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Le Solanacee

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Il Peperone è un ortaggio di cui si consumano i frutti ricchi di vitamina C. E’ detto anche Peperone dolce per distinguerlo dal Peperoncino piccante.
Il Peperone è una pianta erbacea dicotiledone perenne nei Paesi d’origine e annuale alle nostre latitudini. Le radici sono fascicolate e il fusto, legnoso alla base, è alto un metro e con foglie ellittiche,appuntite e lisce. I fiori, ermafroditi, emergono all’ascella delle foglie, sono bianchi e solo alcuni fruttificano. Il frutto è una bacca di forma, dimensione e colore dipendente dalla varietà e con un grosso peduncolo. All’interno si trova il torsolo costituito da una placenta fibrosa alla quale sono ancorati i semi piatti e gialli.
 
Il Peperone proviene dal Sud-America e fu esportato in Europa dopo la scoperta dell’America. Più precisamente deriva dai Peperoncini classificati come Capsicum annuum, ma non contengono capsaicina che rende il Peperoncino piccante e non dolce.        
      
Dizionario

Etimologia: Capsicum=dal greco κάπτω (kapto)= mordere, pungere, per il sapore piccante dei frutti; annuum= dal latino annus =anno,in riferimento alla durata del ciclo vegetativo
Frasi idiomatiche: ‘’ Avere il naso come un Peperone’’ - Si suol dire di naso grosso e rosso o paonazzo
“Diventare rosso come un Peperone” -  Si suol dire di persona che arrossisce in viso dalla vergogna o per timidezza.


Varietà di Peperone
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Tipologia e forma:     

½ lungo o Typ. Lamuyo : lunghezza di 14 - 15 cm
















¾ lungo : lunghezza di almeno16 cm












Quadrato o Typ. Blocky o California
















Conico o Typ. Corno di Toro e Corno di Capra
















Typ. Topepo o Tomato Pepper











Typ. Friariello : a questa categoria appartengono  anche Dulce Italiano e Padròn spagnoli



Typ. Sigaretta e a Spirale







Typ. Cuneo o a Trottola : a questa categoria appartengono anche  Morròn e Morro de Vaca spagnoli



Typ. Snack










Varietà italiane








Varietà spagnole: oltre a Dulce Italiano, Padròn, Morròn e Morro de Vaca, anche Piquillo e Najerano















Varietà ungheresi:
o   Bianco
o   Kàpia






           
   






Colore
            












Dolcezza: la dolcezza si misura in Brix mentre la piccantezza in Scoville








Pezzatura




Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Peperone comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione,ossia variando di colore dal verde al rosso. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa.pH 5,5-7,0, cioè neutro o sub-acido.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Peperone può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
 
Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole





Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Peperone necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - Il Peperone necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Peperone necessita di azoto,fosforo, potassio e calcio e magnesio.
I Fertilizzanti idonei per il Peperone sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 160Kg/ha (16g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina – Azoto; Fosforo; Potassio;Calcio,Magnesio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Azoto;Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti  solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina: a febbraio-marzo in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina).Il trapianto si effettua a maggio quando le piantine hanno emesso 5 foglie. Se nel frattempo le piantine negli alveoli sono cresciute troppo, le si rinvasa in  vasetti più grandi. Il sesto d’impianto di 50 cm tra le file e 30 cm sulla fila. I peperoni si seminano in luna crescente. Per un fabbisogno di 4 kg di peperoni occorrono 20 piante. In un metro quadro si possono collocare 2 piante. Un grammo di semenza corrisponde  a circa 150 semi.
L’auto-produzione dei semi si può effettuare quando i frutti sono ben maturi pulendoli dalla placenta con acqua e lasciati asciugare all’ombra. Occorre però accertarsi che i semi non provengano da piante ibride F1 o da piante cresciute in vicinanza ad altre varietà di Peperone o di Peperoncino perché si potrebbero ottenere piante anche molto diverse da quelle da cui si sono prelevati i semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C. I semi germinano dopo 9 giorni. Per facilitare la germinazione si immergono in acqua non fredda per un giorno e si asciugano poi con carta assorbente.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: Il Peperone si può consociare con lattuga,cavoli e broccoli.
Rotazioni: la coltivazione del Peperone sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.





Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,60 per i primi 25gg; Kc=1,05 per i seguenti 35gg;Kc=1,05 per ulteriori 40gg e Kc=0,8 per gli ultimi 20gg).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero e la rincalzatura che facilita l’emissione di radici avventizie.
  • Sfemminellatura - si eliminano i getti all’ascella delle foglie.   
  • Scacchiatura - eliminare i primi due frutti per ottenere una pianta più robusta e produttiva.   
  • Tutoraggio – le piante necessitano di sostegni per non cedere sotto il peso dei frutti. Si possono utilizzare tre metodi :
1-      Per ogni pianta si possono utilizzare paletti alti almeno 150 cm e disinfettati.  
2-       Per ogni fila di piante si collocano alle estremità due paletti ben ancorati al terreno e un paletto supplementare ogni 150 cm da quelli alle estremità. Per ogni fila di paletti si tendono due o più fili di ferro plastificato o corde plastificate sempre ben tese. I Peperoni vengono poi fissati alle corde con della rafia man mano che crescono.
3-      Per ogni fila di piante si collocano alle estremità due paletti ben ancorati al terreno e si tende un filo di ferro plastificato o una corda plastificata sempre ben tesa. I Peperoni vengono poi fissati alla giusta distanza a corde verticali fissate ad una estremità alla corda precedentemente descritta e all’altra estremità al terreno con dei puntali muniti di occhiello.

Raccolto e Conservazione
Raccolto : non appena hanno raggiunto la giusta dimensione e colore varietale. I Peperoni si staccano dalla pianta recidendoli con una forbice. E’ consigliabile raccogliere i primi Peperoni quando sono verdi in modo da favorire una ulteriore fruttificazione.
Conservazione: sott’olio, sott’aceto o surgelati a pezzi dopo averli sbollentati.

Utilizzi

In cucina cotti, crudi, grigliati.







E’ un ortaggio di cui si consumano i frutti piccanti in genere essiccati ed utilizzati come spezia. Contiene quantità più o  meno elevate di capsaicina ed ha proprietà antibiotica e di regolazione del colesterolo. Contiene inoltre molta vitamina C. Non è indicato a coloro che soffrono di ulcera gastrica o disturbi renali.
Il Peperoncino  è una pianta erbacea dicotiledone perenne nei luoghi d’origine e annuale alle nostre latitudini.  I fiori delle varie specie si possono impollinare fra loro dando origine a nuovi ibridi. Il frutto è una bacca di forma, grandezza e colore a seconda della varietà. All’interno della bacca si trovano i semi ancorati ad una nervatura detta placenta e che rappresenta la parte più piccante del peperoncino.
 
Il Peperoncino è originario del Messico ed è coltivato fin dall’epoca degli Atzechi e dei Maya. Fu introdotto in Europa dopo la scoperta dell’America, in particolare nella penisola iberica.


Dizionario

Etimologia: Capsicum=dal greco κάπτω (kapto)= mordere, pungere, per il sapore piccante dei frutti; annuum= dal latino annus =anno,in riferimento alla durata del ciclo vegetativo; chinense=dal latino chinensis,chinense=originario della Cina; frutescens=dal latino frutex= arbusto;baccatum=dal latino bàcca=bacca;pubescens=lanuginoso dal latino




Varietà di Peperoncino
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Specie di appartenenza :
Capsicum annuum - vi appartengono molti Peperoncini tra cui quelli italiani e i Peperoni dolci. Si possono sotto-classificare in :
o    C. annuum var. annum, a cui appartengono, per es. Jalapeno, Poblano.
o    C. annuum var.  abbreviatum,il tipico peperoncino calabrese
o    C. annuum var.  acuminatum, con frutti sottili,allungati,ricurvi (Cayenna)
o    C. annuum var.  cerasiforme, con frutti piccoli e rotondi come ciliegie
o    C. annuum var.  conoides (es. Naso di cane)
o    C. annuum var.  fasciculatum (spesso ornamentali)
o    C. annuum var.  grossum, i tipici Peperoni ungheresi piccanti
o    C. annuum var.  glabriusculum (Chiltepin)
 
Capsicum chinense - vi appartengono Habanero, Carolina Reaper e altri Peperoncini piccantissimi.    
Capsicum frutescens - tra i più noti vi appartengono Tabasco e Malagueta
Capsicum baccatum - tra i più noti vi appartiene Aji
Capsicum pubescens - tra i più noti vi appartiene Rocoto

Forma, grandezza e colore, che sono molto differenti in base alla varietà.







Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Peperoncino comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione,ossia variando di colore dal verde al rosso. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.









Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa.pH 5,5-7,0, cioè neutro o sub-acido.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Peperoncino può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole





Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Peperoncino necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - Il Peperoncino necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Peperoncino necessita di azoto,fosforo, potassio e calcio e magnesio.
I Fertilizzanti idonei per il Peperoncino sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina – Azoto; Fosforo; Potassio;Calcio,Magnesio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Azoto;Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti  solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.


Semina / Trapianto
Semina:a marzo in semenzaio caldo a 25°C e trapianto a fine maggio quando le piantine sono alte 15 cm. Il sesto d’impianto è di 70 cm tra le file e 50 cm sulla fila ma molto spesso si preferisce coltivare diverse specie in vaso o piccoli cassoni. Se si coltiva in  vaso, questo deve avere un diametro di 18-20 cm con uno strato di 2cm di pietrisco o argilla espansa sul fondo e riempito di terriccio universale e un po’ di terra da giardino. Le irrigazioni devono essere adeguate e come concime si possono utilizzare fertilizzanti liquidi per piante da orto a basso titolo di azoto.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 6 giorni.


Consociazione e Rotazione
Consociazioni: il Peperoncino molto spesso si coltiva da solo
Rotazioni: la coltivazione del Peperoncino sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.


Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,60 per i primi 25gg; Kc=1,05 per i seguenti 35gg;Kc=1,05 per ulteriori 40gg e Kc=0,8 per gli ultimi 20gg).
Sospendere l'irrigazione 3-4 giorni prima raccolto.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.



Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero e la rincalzatura che facilita l’emissione di radici avventizie.
  • Se coltivati in vaso le cure sono ridotte al minimo indispensabile.


Raccolto e Conservazione
Raccolto : in estate. Molto spesso è sufficiente coltivare un paio di piante per avere a disposizione il Peperoncino per lungo tempo
Conservazione: essiccati, sott’olio o sott’aceto.











Utilizzi
In cucina come spezia, per olio piccante, ripieni e anche nel cioccolato.


La Patata è un ortaggio di cui si consumano i tuberi. Contiene molti sali minerali e amido. Non è indicata per coloro che possiedono glicemia alta. Inoltre è bene non consumarla quando germoglia poiché viene accumulata solanina che è una sostanza tossica. Le patate colorate sono ricche di antociani ad azione antiossidante.La Patata è una pianta erbacea dicotiledone annuale alta circa 70 cm con radici ramificate da cui originano i tuberi. Il tubero è costituito da una estremità ancorata alla radice e che si chiama ombelico e da gemme dette occhi che possono essere superficiali o infossate. La buccia del tubero e la polpa (detta pasta) hanno colore dipendente dalle varietà. Il fusto è eretto con foglie composte. L’infiorescenza è un corimbo e i singoli fiori sono bianchi o violetti. Raramente si sviluppano i frutti che sono bacche sferiche contenenti piccoli semi che si utilizzano solo per ottenere nuove varietà.
La Patata ha origini Sud-Americane ed arrivò in Spagna nel 1500. Dalla Francia si diffuse poi in tutta Europa soprattutto nel 1800, ma in Italia per molto tempo non trovò particolare apprezzamento perché, come per altre Solanacee,si riteneva fosse tossica. Solo in seguito la coltivazione si diffuse soprattutto nelle zone montane.
     
Dizionario

Etimologia: Solanum=dal latino sólor=alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;tuberosum=dal latino tuber=tubero





Varietà di Patata
Si distinguono per:
Colore della buccia che può essere
o   beige-giallo
o   rosso
o   rosa
o   viola più o meno scuro
o   bicolore e macchiettata      
Colore della polpa (pasta) che può essere  
o   gialla più o meno intensa
o   bianca
o   rossa
o   viola e blu-viola








 
Altri caratteri distintivi: pigmentazione degli ‘’occhi’’, colore dei fiori, forma, colore e grandezza delle gemme.


Utilizzo in cucina  
o   Cotte (da insalata, per purea e gnocchi)
o   fritte
o   frittura industriale (chips)
o   produzione di amido (o fecola)
 
Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Patata comincia con la semina dei tuberi seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce per poi appassire quando i tuberi sono pronti per il raccolto. Se i tuberi non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la loro germinazione .
Le Patate possono avere ciclo colturale precocissimo(3 mesi), precoce (4 mesi) e tardivo (5 mesi)






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa o Franca. pH 6,0-7,0, cioè neutro o sub-acido.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Patata può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 20°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole





Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Patata necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Patata necessita di una abbondante dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Patata necessita di azoto,fosforo, potassio e calcio.
I Fertilizzanti idonei per la Patata sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 170Kg/ha (17g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina – Azoto; Fosforo; Potassio;Calcio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Azoto;Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti  solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.


Semina / Trapianto
Semina: a marzo in pieno campo (settembre al Sud) impiantando i tuberi se sono piccoli o dimezzando quelli grandi prestando attenzione che abbiano almeno 3 gemme e dopo che il taglio si è asciugato. Il sesto d’impianto è di 60 cm tra le file e 30 cm sulla fila. Le patate si seminano in luna calante. Anche se si possono impiantare le patate acquistate nei supermercati, è preferibile utilizzare le cosiddette patate da semina che sono esenti da virus. Per lo stesso motivo occorre evitare di utilizzare una parte dei tuberi che vengono raccolti dopo coltivazione. Per il fabbisogno di quattro persone occorre un appezzamento di 80 m² ed è per
questo che negli orti familiari la Patata è poco coltivata (è più economico acquistarle). Ad ogni modo 10 m² danno 20 Kg di Patate.

Germinazione dei tuberi : le Patate si possono far germogliare meglio mettendole in un locale luminoso per un mese a 10°C.


Consociazione e Rotazione
Consociazioni: La Patata in genere si coltiva da sola, ma si può consociare con fagiolo, mais, pisello, cavoli.
Rotazioni: la coltivazione della Patata sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche. Sospendere l'irrigazione a 20 giorni dal raccolto.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 30gg; Kc=1,15 per i seguenti 35gg;Kc=1,15 per ulteriori 50gg e Kc=0,75 per gli ultimi 30gg).
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 15% di argilla e 70% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  20mm per ettaro,cioè 20L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

La tecnica irrigua migliore per la Patata è quella a goccia con valori di restituzione idrica indicati in tabella.
Ammettendo,per esempio, di coltivare 3 file di Patate lunghe 10m, durante la fase di formazione dei tuberi,si avrà:
2,4mm/gg· (10m · 3file)=72 Litri di acqua irrigua al giorno.





Pratiche agronomiche supplementari
Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno. La rincalzatura o la pacciamatura con paglia impedisce l’inverdimento dei tuberi.

Pacciamatura con telo nero ha il vantaggio di non dover ricorrere al diserbo manuale e alla rincalzatura.  Dopo aver lavorato la proda, si stende il telo, si praticano fori alla giusta distanza e quando è il momento della raccolta, si recidono le piante e si leva il telo. Le Patate pacciamate in questo modo sono di ottimo aspetto ma si conservano meno.        


Raccolto e Conservazione
Raccolto : in genere a giugno-luglio al Nord e uno-due mesi prima al Sud,quando le piante ingialliscono e la buccia del tubero non si spella con le dita. Si scalza la pianta utilizzando una forca-vanga e le patate raccolte si lasciano al sole per un giorno. Per le patate novelle le piante si estirpano in anticipo subito dopo fioritura. Occorre prestare attenzione che nel terreno non rimangano tuberi che possono attrarre patogeni.
Conservazione: in un locale fresco e buio per non favorire la germogliazione. La temperatura idonea è 5-6°C e l’umidità dell’80%.


Utilizzi
In cucina : cotte, fritte, al forno, per purea, per gnocchi. E’ possibile consumarle con la buccia.




La Melanzana è un ortaggio di cui si consumano i frutti previa cottura. Contiene in gran parte acqua e quantitativi non elevati di calcio, ferro, Vitamina A e C e antociani.
La Melanzana è una pianta erbacea dicotiledone annuale alta fino ad un metro con fusto eretto e lignificato alla base e con foglie grandi, ovate e lungamente picciolate. I fiori stellati e peduncolati, spesso in grappoli, sono viola o bianchi e producono frutti di colore, forma e grandezza dipendenti dalla varietà. Il frutto (una bacca) è avvolto all’estremità superiore dal calice dei fiori, a volte spinoso.I semi sono giallognoli.
La Melanzana ha origine asiatica-orientale e fu introdotta in Europa nel 1300 solo come pianta ornamentale. Il nome scientifico, infatti, significa mela insana poiché si riteneva fosse tossica. Il suo consumo come ortaggio cominciò nel 1500.


Dizionario

Etimologia: Solanum=dal latino sólor= alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;melongena=dal greco μῆλον (mélon) =pomo





Varietà di Melanzana
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Forma,Colore e Tipologia del frutto

Lunga o Allungata,Nera o Viola,tipologia Riminese (Solanum melongena var. serpentinum)













Mezza-lunga,Ovale e Tonda-ovale (Solanum melongena var. esculentum)










Tonda nera(var. esculentum) e Tonda viola (tipologia Violetta o Violetta di sicilia)

















Lunga, Mezza-lunga od Ovale bianca striata di viola









Bianca con sfumature rosa





Bianca




Baby o Mini :  in genere sono le piccole melanzane da patio nere,striate o bianche (Solanum melongena var. ovigerum)



Lunga e stretta o a stringa




Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Melanzana comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.








Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa.pH 5,5-7,0, con un valore ottimale di 6,8.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Melanzana può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole





Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Melanzana necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Melanzana necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Melanzana necessita di azoto,fosforo, potassio e calcio,magnesio , manganese e boro.
I Fertilizzanti idonei per la Melanzana sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 250Kg/ha (25g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.  
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina – Azoto; Fosforo; Potassio;Calcio,Magnesio,Manganese,Boro
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Azoto;Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti  solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina :a febbraio-marzo in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari  (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina). Il trapianto si effettua a maggio. Se nel frattempo le piantine negli alveoli sono  cresciute troppo, le si rinvasa in vasetti più grandi. Il sesto d’impianto è di 70 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Le melanzane si seminano in luna crescente. Per un fabbisogno di 10 kg di melanzane occorrono 15 piante. In un metro  quadro si possono collocare 2 piante. Un grammo di semenza corrisponde  a circa 200 semi.
 
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C. I semi germinano dopo 6 giorni.


Consociazione e Rotazione
Consociazioni : La Melanzana si può consociare con lattuga,finocchio,cavoli.
 
Rotazioni: la coltivazione della Melanzana sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.La siccità provoca la produzione di frutti molto amari.  
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,60 per i primi 10gg; Kc=1,15 per i seguenti 45gg;Kc=1,15 per ulteriori 40gg e Kc=0,8 per gli ultimi 25gg).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

La tecnica irrigua migliore per la Melanzana è quella a goccia con valori di restituzione idrica indicati in tabella.
Ammettendo,per esempio, di coltivare 3 file di Melanzane lunghe 10m, durante la fase di raccolta in Luglio,si avrà:
21,7L/m· (10m · 3file)=651 Litri di acqua irrigua.



Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.
  • Rincalzatura : facilita l’emissione di radici avventizie.
  • Tutoraggio : le melanzane richiedono tutori alti 200 cm.     
  • Sfemminellatura (scacchiatura): si eliminano i getti all’ascella delle foglie.
  • Diradamento frutti:  eliminare i primi due frutti per ottenere una pianta più robusta e produttiva   
  • Sfogliatura: eliminare le foglie basali ingiallite.
  • Cimatura: eliminare la cima e le ramificazioni laterali per stimolare l’emissione di nuovi germogli e prolungare la fruttificazione. Contemporaneamente somministrare concimi azotati e abbondanti irrigazioni.
         
Raccolto e Conservazione
Raccolto : le Melanzane si raccolgono quando sono della giusta grandezza. Le melanzane bianche  si raccolgono quando grandi come un uovo altrimenti si riempiono di semi. Le melanzane a stringa si raccolgono quando lunghe 10 cm.
Conservazione: le Melanzane si possono conservare sott'olio.

Utilizzi
In cucina. Le melanzane bianche hanno vago sapore di funghi.







La Morella comune e le piante simili Wonderberry e Huckleberry vengono a volte coltivate per i piccoli frutti neri a maturazione completa che contengono sali minerali e soprattutto antociani. Il sapore è simile al Pomodoro o alla Melanzana ma meno piacevole. Ad ogni modo vanno consumati con una certa attenzione.
La Morella comune è una pianta con morfologia estremamente variabile, a tal punto da creare una certa confusione tassonomica. In genere è una pianta erbacea annuale con fiori bianchi riuniti in racemi e il frutto è una bacca verde quando acerba e nera a maturità divisa in logge che ospitano semi. In altri casi è una pianta suffrutrice perennante con fiori violacei,infiorescenza a ombrella
e bacche rosse o gialle.
La Morella è una pianta molto comune e infestante di orti, vigneti e campi coltivati. È nota fin dall’antichità ed era utilizzata come pianta medicinale.







Dizionario

Etimologia: Solanum=dal latino sólor= alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;nigrum=dal latino niger =nero;retroflexum=dal latino retroflexus=piegato all'indietro; scabrum= dal latino scaber=ruvido



Varietà di Morella
Oltre alla Morella comune,si possono descrivere:
Wonderberry, noto anche come Sunberry o Solanum x burbankii, è una pianta arbustiva che produce fiori bianchi seguiti da molti piccoli frutti blu scuro- nerastri a maturità.
 
Huckleberry, noto anche come Mirtillo da giardino, viene a volte classificato come S. melanocerasum o come S. nigrum var. guineense. E’una pianta annuale che produce fiori bianchi seguiti da grappoli di frutti viola scuro- nerastri a maturità e più grandi di quelli del Wonderberry.

Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Morella comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa. pH 7,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Temperatura minima e massima tollerata: 16°C / 32°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole




Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Morella necessita di un suolo a reazione neutra o sub-alocalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola.
Ammendanti - La Morella necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Morella necessita di azoto,fosforo, potassio e calcio. .
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.

Semina / Trapianto
Semina: a febbraio-marzo in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina). Il trapianto si effettua a maggio quando le piantine hanno emesso 5 foglie.
Una pianta può produrre anche 1 Kg di bacche.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C. I semi germinano dopo 9 giorni.


Consociazione e Rotazione
Consociazioni : la Morella in genere si coltiva da sola.
Rotazioni: la coltivazione della Morella sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.

Raccolto e Conservazione
Raccolto:quando le bacche sono completamente nere, in genere a settembre-ottobre.
Conservazione: le bacche di Morella si consumano fresche.

Utilizzi





Il Pomodoro è un ortaggio di cui si consumano i frutti ricchi di zuccheri, potassio, vitamina C e A. In particolare sono ricchi di licopene e altri carotenoidi ad azione antiossidante.
Il Pomodoro  è una pianta erbacea dicotiledone perenne nelle zone di origine e annuale alle nostre latitudini con radici  fascicolate e fusto eretto ad accrescimento continuo (pianta indeterminata) o a portamento cespuglioso (pianta determinata). Le foglie sono pennatosette, alterne e con un caratteristico aroma. L’infiorescenza è un racemo di fiori gialli, mentre il frutto è una bacca di colore, grandezza e forma dipendenti dalla varietà. I semi sono gialli e a disco piatto.
Il Pomodoro è originario delle Ande ed è coltivato fin dall’epoca degli Aztechi e dei Incas. Fu introdotto in Europa dopo la scoperta dell’America ma solo come pianta ornamentale perché si riteneva fosse velenoso. Il nome Pomodoro, cioè pomo dorato, deriva dal fatto che il Pomodoro originario era giallo e non rosso. Solo nel ‘700 si cominciò a consumare il Pomodoro come ortaggio da mensa e per conserve.  

Dizionario
Etimologia: Solanum=dal latino sólor= alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;lycopersicum=dal greco λύκος( lýcos)= lupo e dal latino  malus pérsica=pesco: pesco del lupo, poichè il pomodoro era ritenuto velenoso






Varietà di Pomodoro
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Colore : i più svariati. In genere il Pomodoro è prima verde e poi gradualmente rosso, ma vi sono varietà che diventano color cioccolato, varietà che sono gialle (come i pomodori antichi), varietà che passano dal quasi bianco al crema, varietà rosa, arancioni, verdi e striate.Dal punto di vista commerciale, i Pomodori da mensa si raccolgono prima dell’invaiatura (quando sono a verde),o ad invaiatura allo stadio iniziale o ad invaiatura completa (quando sono a rosso). L’invaiatura è il graduale passaggio dal verde al rosso. I Pomodori da industria si raccolgono sempre a invaiatura completa.


Portamento della pianta :
  • Indeterminato - il fusto e i rami hanno crescita continua.
  • Semi-determinato – via di mezzo tra l’indeterminato e il determinato
  • Determinato – portamento cespuglioso con fusto centrale e rami laterali che interrompono la crescita dopo un determinato numero di infiorescenze.

     

Tipologia a pianta indeterminata
 
  • Insalataro o da mensa o da mercato o da consumo fresco



Typ. Tondo
 





























Typ. a Grappolo
















Typ. Cuor di Bue (Oxeheart) - forma a cuore e piuttosto grandi
 
Typ. Canestrino – forma a canestro con solcature più o meno profonde














Typ. Costoluto-Marmande – con solcature profonde







Typ. Beef (> 300g) - Superbeef (da 300g a 1kg)














Typ. Allungato












Typ. San Marzano












Typ. a Corno






Typ. da Serbo o Fiaschetto










  • Cocktail (20-40g)


Typ. Ciliegino o Cherry






































Typ. Datterino o Mini e Midi Plum
Typ . Minimarzano
Typ. Mini Periforme
































Tipologia a pianta semi-determinata:


Tipologia a pianta determinata:

    
              
  • Da industria conserviera   

Frutti ovali o quadrati
 
Per concentrato, da pelati, per passato, per succo,per cubettati, per polpa,per salsa










Inserzione del frutto sul picciolo :
Jointed – il frutto si stacca con il calice e il picciolo
Jointless – il frutto si stacca senza picciolo


 
Dolcezza : si esprime in Brix (°Bx) e si misura con uno strumento detto rifrattometro. Fino a 4 °Bx la dolcezza è scarsa, da 4 a 6 è media, da 6 a 10 è  buona e da 10 a 14 è eccellente. In genere i Pomodori più dolci sono quelli da cocktail (ciliegino e datterino).



Conservazione post-raccolta :
  • LSL Long Shelf Life
  • ESL (Extended Shelf Life)
 

Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Pomodoro comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.







Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa.pH 6,0-7,0, con un valore ottimale di 7,0.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Pomodoro può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole





Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Pomodoro necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - Il Pomodoro necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Pomodoro  necessita di azoto,fosforo, potassio,calcio,magnesio,manganese e molibdeno .
I Fertilizzanti idonei per il Pomodoro sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 130Kg/ha (13g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 100 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina – Azoto; Fosforo; Potassio;Calcio,Magnesio,Manganese,Molibdeno
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Azoto;Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti  solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina :a febbraio-marzo in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina). Se nel frattempo le piantine negli alveoli sono cresciute troppo, le si rinvasa in vasetti più grandi. Il trapianto si effettua a maggio. Il sesto d’impianto è di 80 cm tra le file e 60 cm sulla fila. I Pomodori indeterminati e semi-determinati richiedono tutori alti almeno 250 cm nel primo caso e 150 cm nel secondo. E’ possibile anche utilizzare solo due pali ben fissati a terra e stendere una corda dalla quale far discendere altre corde verticali per ancorare le piante. I Pomodori si seminano in luna crescente. In un metro quadro si possono collocare 2 piante. Un grammo di semenza corrisponde  a circa 300 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C. I semi germinano dopo 9 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Pomodoro si può consociare con rapanello,sedano,broccoli,lattuga,cipolla.Non consociare con cetriolo,finocchio e fagioli.
Rotazioni: la coltivazione del Pomodoro sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.Periodi di siccità alternati con irrigazione abbondante causano la spaccatura dell’epidermide del Pomodoro (cracking).
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,60 per i primi 30gg; Kc=1,15 per i seguenti 40gg;Kc=1,15 per ulteriori 45gg e Kc=0,7 per gli ultimi 30gg).
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per  un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  34mm per ettaro,cioè 34L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.
La tecnica irrigua migliore per  il Pomodoro è quella a goccia con valori di restituzione idrica indicati in tabella.
Ammettendo,per esempio, di coltivare con trapianto il 20 Aprile,3 file di Melanzane lunghe 10m , durante la fase in cui il 25% dei frutti è maturo,si avrà:
2,3mm/m· (10m · 3file)=69 mm di acqua irrigua.



Pratiche agronomiche supplementari

Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
Pacciamare con telo nero o paglia. In commercio esiste anche un telo pacciamante di colore bianco che riflette la luce e favorisce la maturazione dei Pomodori.

Rincalzatura : facilita l’emissione di radici avventizie.   
 





Sfemminellatura (scacchiatura): nelle piante indeterminate si eliminano i getti all’ascella delle foglie staccandoli con le dita.







Diradamento frutti: nelle piante indeterminate, per ottenere Pomodori più     grandi si può o eliminare alcuni fiori o eliminare alcuni frutti, in genere quelli più vicini allo stelo della pianta.




Defogliazione : per favorire la maturazione dei frutti, si possono recidere le foglie a loro più vicine,lasciandone a sufficienza per la sopravvivenza della pianta.  





Cimatura : quando la pianta si sviluppa troppo in altezza, è conveniente cimarla per concentrare le energie sulla produzione  e maturazione dei frutti. Non si effettua per le varietà determinate e semi-determinate.






Raccolto e Conservazione
Raccolto : il Pomodoro si raccoglie dopo circa 80 giorni dal trapianto, ma dipende dalla varietà.
Conservazione: il Pomodoro si può conservare essiccato o trasformato in salsa.

Utilizzi
In cucina e per succhi.


E’ una pianta di cui si consumano i frutti che sono piccoli ma dolci. Rispetto al Pomodoro normale è più ricco di licopene e vitamina  C, ed ha quindi maggiori proprietà antiossidanti.
Il Pomodoro Ribes è un pomodoro selvatico annuale con portamento cespuglioso  originario del Sud-America.       





Dizionario

Etimologia: Solanum=dal latino sólor= alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;pimpinellifolium:dal genere Pimpinella  e dal latino folium=foglia: con foglie simili a quelle di Pimpinella




Varietà di Pomodoro Ribes



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Pomodoro ribes comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.
Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Ammendanti - Il Pomodoro Ribes necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Pomodoro Ribes necessita di azoto,fosforo, potassio.

Semina / Trapianto
Semina :a marzo-aprile in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) e trapianto a maggio con sesto d’impianto di 100 cm sia tra le file sia sulla fila.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 26°C. I semi germinano dopo 8 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Pomodoro Ribes si può consociare Aglio, Basilico, Cavolo, Lattuga, Prezzemolo, Ravanello, Spinacio     
Rotazioni: la coltivazione del Pomodoro Ribes sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.
  • Rincalzatura : facilita l’emissione di radici avventizie.
  • Tutoraggio : il Pomodoro Ribes richiede tutori alti 200 cm.     
  • Sfemminellatura (scacchiatura): non necessaria.
        
Raccolto e Conservazione
Raccolto : in estate e inizio autunno. La pianta è estremamente produttiva.

Utilizzi
In cucina.




E’ una pianta di cui si consumano i frutti che sono piccoli e hanno sapore di pomodoro e amarena.
Il Pomodoro Litchi è un pomodoro selvatico annuale spinoso originario del Sud-America. I frutti sono bacche rosse con polpa gialla inserite in un guscio verde spinoso.



Dizionario

Etimologia: Solanum=dal latino sólor= alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;sisymbriifolium:dal genere Sisymbrium e dal latino folium=foglia: con foglie simili a quelle di Sisymbrium




Varietà di Pomodoro Litchi


Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Pomodoro litchi comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.
Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Ammendanti - Il Pomodoro Litchi necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Pomodoro Litchi necessita di azoto,fosforo, potassio.

Semina / Trapianto
Semina :a marzo-aprile in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina) e trapianto a maggio con sesto d’impianto di 100 cm tra le file e 50 cm sulla fila.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 18°C. I semi germinano dopo 10 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Pomodoro Litchi si può consociare Aglio, Basilico, Cavolo, Lattuga, Prezzemolo, Ravanello, Spinacio     
Rotazioni: la coltivazione del Pomodoro Litchi sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.
  • Rincalzatura : facilita l’emissione di radici avventizie.
  • Tutoraggio : il Pomodoro Litchi richiede tutori alti 200 cm.     
  • Sfemminellatura (scacchiatura): non necessaria.
        
Raccolto e Conservazione
Raccolto : quando il frutto si stacca dal picciolo con facilità.

Utilizzi
In cucina.



E’ una pianta perenne ma coltivata come annuale  di cui si consumano i frutti dal sapore di pera,melone e mango, ricchi di vitamina C, A e K e sali minerali come ferro, potassio e magnesio. Ha proprietà antipertensive, antiossidanti e di controllo della glicemia.
Il Pepino è una pianta erbacea dicotiledone alta 60-80 cm con foglie lanceolate e fiori viola o bianchi striati di viola ermafroditi riuniti in una infiorescenza a racemo. Il frutto è una bacca,tipicamente tonda e gialla con striature viola, ma forma, grandezza e colore dipende dalla varietà.
 
E’ originario delle Ande e venne introdotto negli USA solo nel 1800.

Dizionario

Etimologia: Solanum=dal latino sólor= alleviare, per le proprietà medicamentose di alcune piante di questo genere;muricatum=dal latino múrex =conchiglia della porpora con numerose punte spinose




Varietà di Pepino
Si distinguono per il colore della buccia, per le dimensioni e la forma.



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Pepino comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto, fertile e umido ma ben drenato. pH neutro, cioè 7.
Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Ammendanti - Il Pepino necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Pomodoro Litchi necessita di azoto,fosforo, e soprattutto potassio.

Semina / Trapianto
Semina :poiché non resiste al gelo, si coltiva in vaso da collocare in ambiente riscaldato durante l’autunno-inverno, ma in genere si coltiva come annuale. Un grammo di semenza corrisponde a circa 900 semi; tuttavia è preferibile acquistare alcune piantine e riprodurle per talea. Solo in Meridione si può coltivare in pieno campo a marzo con sesto d’impianto di 150 cm tra le file e 50 cm sulla fila.
Riproduzione per talea – oltre che per seme, il Pepino si può riprodurre prelevando in primavera talee di rami giovani di un anno lunghe 20 cm e mettendole in un vaso con terriccio da semina umido. Il trapianto si effettua dopo un mese. La riproduzione per talea garantisce che le caratteristiche siano uguali a quelle della pianta madre, cosa che non è assicurata utilizzando i semi.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Pepino si coltiva da solo

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno,se coltivato in pieno campo.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.
  • Collocare le piante in mezz’ombra e riparate dal vento. Nelle zone con inverni rigidi proteggere la pianta (coltivata in vaso) in un locale con temperatura almeno di qualche grado sopra lo zero (ma in genere si preferisce rinnovare le piante in primavera).

Raccolto e Conservazione
Raccolto : in estate, quando i frutti emanano un piacevole aroma e virano di colore.
Conservazione : a temperatura ambiente si conserva per due settimane; a 5°C per due mesi.

Utilizzi
Si consuma fresco con la buccia, la polpa ed i piccoli semi interni, anche in insalata. Oppure si possono preparare confetture, gelati, succhi.



Dell’Alkekengi si consumano le piccole bacche mature. Contiene vitamina A,C , ferro, potassio e zinco. Ha proprietà diuretiche ed antiossidanti.                              
Viene coltivato anche a scopo ornamentale.
L’Alkekengi è una pianta erbacea dicotiledone rizomatosa perenne o annuale. Il fusto è eretto, ramificato e alto anche un metro. Le foglie sono ovali e verdi mentre i fiori sono piccoli,  bianchi o giallognoli con un calice pergamenaceo simile a una piccola lanterna prima verde, poi arancione che avvolge il frutto. Il frutto è una bacca grande come una ciliegia e arancione.
 
L'Alkekengi ha origini asiatiche e, per le sue proprietà medicinali è coltivata fin dall'antichità.

Dizionario

Etimologia: Physalis:dal greco φῡσᾰλέο(physaléos)= pieno d'aria per il calice dalla forma di palloncino;alkekengi:dall'arabo al-kākanj = pianta utilizzata  nella medicina persiana




Varietà di Physalis :
si distinguono per la specie di appartenenza
P. alkekengi – il comune Alkekengi coltivato negli orti.
P. pruinosa - Ciliegia di terra - ha sapore di uva spina.
P. minima - Ciliegia pigmea - ha sapore di pomodoro ciliegino.
P. peruviana - Alkekengi peruviano -  frutti della stessa forma dell’ Alkekengi ma con un calice beige, fiori gialli con macchie rosso-brune  e pianta arbustiva più alta. Molto utilizzato in pasticceria.
P. pubescensAlkekengi annuale – pianta annuale, vischiosa, con frutti giallo-verdi. Fiori gialli maculati.
P. ixocarpaTomatillo - produce una bacca molto più grossa, verde (o gialla, rossa , viola) sempre rivestita da un calice dello steso colore della bacca e con forma simile a quello dell’ Alkekengi.



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale dell' Alkekengi comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa.pH 5,5-7,0, con un valore ottimale di 6,8.
Temperatura minima e massima tollerata: 18°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - L'Alkekengi necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - L'Alkekengi necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, l'Alkekengi necessita di azoto,fosforo, potassio e boro.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.

Semina / Trapianto
Semina:  a febbraio-marzo in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina). Il trapianto si effettua ad aprile-maggio, quando
 
alte 40 cm. Il sesto d’impianto è di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila.1 grammo di semenza corrisponde a circa 1000 semi.
 
È coltivabile anche in vaso.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C. I semi germinano dopo un paio di settimane. Consigliabile disinfettare i semi immergendoli in acqua e prodotti rameici.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : L'Alkekengi si coltiva da solo.
Rotazioni: la coltivazione dell'Alkekengi sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.
  • In alcuni casi la pianta sopravvive all’inverno se protetta con tessuto non tessuto.
        
Raccolto e Conservazione
Raccolto : le bacche sono mature verso settembre-ottobre, in genere a 5-6 mesi dal trapianto. Per le piante perennanti la fruttificazione avviene a partire dal secondo anno. Una singola pianta può produrre più di 100 bacche.
Conservazione: seccate, le bacche si conservano sott’aceto. Far completamente maturare alcune bacche per ottenere nuovi semi da utilizzare per coltivazioni successive.

Utilizzi
In cucina nel cioccolato fuso, freschi o per preparare confetture. Il sapore ricorda quello del lampone, del pomodoro o dell’uva spina.





Dizionario

Etimologia: Physalis:dal greco φῡσᾰλέο(physaléos)= pieno d'aria per il calice dalla forma di palloncino;ixocarpa=dal greco ἰξός (ixos)= vischio, e da καρπός (carpόs)= frutto: dai frutti vischiosi




Varietà di Tomatillo :

Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Tomatillo comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e dai fiori originano i frutti che vengono raccolti alla giusta maturazione. Se i frutti non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa, Franca o Franco-Argillosa.pH 5,5-7,0, con un valore ottimale di 6,8.
Temperatura minima e massima tollerata: 18°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Tomatillo necessita di un suolo a reazione neutra o sub-acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - Il Tomatillo necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Tomatillo necessita di azoto,fosforo, potassio e boro.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.

Semina / Trapianto
Semina: a febbraio-marzo in semenzaio caldo utilizzando contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina). Il trapianto si effettua ad aprile-maggio, quando alte 40 cm. Il sesto d’impianto è di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila.1 grammo di semenza corrisponde a circa 1000 semi.
È coltivabile anche in vaso.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C. I semi germinano dopo un paio di settimane. Consigliabile disinfettare i semi immergendoli in acqua e prodotti rameici.



Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Tomatillo si coltiva da solo.
Rotazioni: la coltivazione del Tomatillo sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni altre orticole non appartenente alle Solanacee.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere molto abbondante senza ristagni.Evitare di bagnare le foglie con possibile insorgenza di malattie crittogamiche.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe e rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Consigliabile la pacciamatura con telo nero o paglia.
  • In alcuni casi la pianta sopravvive all’inverno se protetta con tessuto non tessuto.
       
Raccolto e Conservazione
Raccolto : le bacche sono mature verso settembre-ottobre, in genere a 5-6 mesi dal trapianto. Per le piante perennanti la fruttificazione avviene a partire dal secondo anno. Una singola pianta può produrre più di 100 bacche.
Conservazione: seccate, le bacche si conservano sott’aceto. Far completamente maturare alcune bacche per ottenere nuovi semi da utilizzare per coltivazioni successive.

Utilizzi
In cucina
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