Le Leguminose - Orto - De Horto.it

Vai ai contenuti

Le Leguminose

MENU


E’ un ortaggio di cui si consumano i semi previa cottura contenuti nel baccello. Si definiscono anche come Fagioli ‘’da sgusciare’’ per distinguerli dai Fagiolini.  
Il Fagiolo è una pianta erbacea dicotiledone annuale nana o rampicante. Le radici entrano in simbiosi con batteri azoto-fissatori formando dei noduli. Le foglie sono alterne, trifogliate e picciolate. Il fiore è quello tipico delle Leguminose,ossia papilionaceo,con un petalo superiore più grande,chiamato vessillo, da due petali ripiegati che contengono l’ovario (le carene) e da altri due petali laterali che formano le ali. Il colore dipende dalla varietà,ma in genere è bianco,rosa,violetto o bicolore. Il frutto è un legume contenente i semi di forma, colore e grandezza variabile a seconda della cultivar.
In passato in Europa venivano coltivati solo i fagioli del genere Vigna di origine asiatica.
Con la scoperta dell’America tali fagioli vennero soppiantati da quelli del genere Phaseolus.
I Fagioli sono notoriamente ricchi di proteine, ma anche di cromo e composti solforati con azione di controllo della glicemia e trigliceridi. I Fagioli si consumano dopo cottura; se crudi contengono fasina, che causa avvelenamenti soprattutto nei bambini che per non conoscenza pensano che si possano mangiare tal quali.












Dizionario

Etimologia: Phaseolus= fagiolo dal latino;vulgaris=dal latino vulgus=volgo,molto comune
Frasi idiomatiche: ''Cadere a Fagiolo'' - si dice di qualcosa che accade proprio al momento giusto.Ciò deriva dalla fiaba Jack e il Fagiolo magico:Jack,per ordine della madre,andò a vendere una mucca e lungo la strada incontrò un tale che la acquistò non con denaro ma con 5 fagioli magici.La madre,vedendo i Fagioli,si infuriò e li gettò dalla finestra. Il giorno seguente spuntò una enorme pianta di fagiolo e Jack,risalendo sulla pianta,si appropriò di una gallina dalle uova d'oro,sacchi di monete ed un'arpa magica di proprietò di un orco. L'orco si mise quindi ad onseguire minaccioso il ladruncolo Jack,che scese dalla pianta e la abbattè.L'orco cadde rovinosamente a terra e Jack e sua madre vissero nel benessere grazie a quello che era stato sottratto  e alla pianta di fagiolo magico.

Varietà di Fagiolo
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Portamento della pianta
Può essere nano (<60cm) o rampicante (60-300 cm).
Le varietà rampicanti, per precisione, si dicono volubili,cioè si attorcigliano intorno al tutore.


Tipologia:

Borlotto - Tipica varietà con fagioli e baccelli beige screziati di rosso e di medie dimensioni.




Cannellino (o Lingot) - Tipica varietà con baccelli giallognoli e fagioli bianchi di piccole dimensioni.





Coco, Michelet e Soissons - Varietà di origine francese simile al cannellino


Specialità



Ecotipi



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è  Franca. pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Fagiolo può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Forti escursioni termiche causano la cascola dei fiori.
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolo necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere
Ammendanti - Il Fagiolo necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolo necessita   di fosforo e potassio,ma non solfato potassico e prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo sono .
elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per i Fagioli la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatori.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio
Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in coperturaMeno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) -
poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina: in pieno campo a file o postarelle a maggio al Nord e ad aprile al Sud. Il sesto di impianto per le varietà nane è 40 cm tra le file e 25 cm sulla fila ; per le varietà rampicanti è 80 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Per le varietà rampicanti occorre predisporre prima della semina un sistema di tutoraggio delle piante (pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna  crescente. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 2 semi.
Germinazione dei semi :è richiesta una temperatura di 20-25°C. I semi germinano dopo 5 giorni. Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi adagiati su un panno umido ed attendere che emettano la radichetta.




Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Fagiolo si può consociare con Sedano rapa,Pomodoro,Lattuga,Cetriolo e Cavoli. Svantaggiosa la consociazione con Aglio,Finocchio e Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione del Fagiolo sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.



Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante,senza ristagni,in particolare dopo la semina,durante la fioritura e durante la formazione dei baccelli.Carenza idrica durante la fioritura provoca la cascola dei fiori.  
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,40 per i primi 20gg; Kc=1,15 per i seguenti 30gg;Kc=1,15 per ulteriori 40gg e Kc=0,35 per gli ultimi 20gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  33mm per ettaro,cioè 33L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

La tecnica irrigua migliore per il Fagiolo è quella ad aspersione con valori di restituzione idrica indicati in tabella.




Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.  

Raccolto e Conservazione
Raccolto :  quando i baccelli si seccano. Le varietà nane si raccolgono prima delle varietà rampicanti che hanno un ciclo vegetativo più lungo ma producono in misura maggiore.
Conservazione :  i Fagioli si possono essiccare.

Utilizzi
In cucina dopo cottura.







Il Fagiolino è un legume di cui si consuma tutto il baccello prima della completa maturazione e formazione dei semi. Viene denominato anche ‘’Cornetto’’ o ''Fagiolo mangiatutto'' ed è un Fagiolo a tutti gli effetti (Phaseolus vulgaris) anche se non sono i semi ad essere consumati. A differenza di tutti gli altri legumi ha un contenuto proteico basso, ma contiene vitamina A, potassio, fosforo e calcio con proprietà diuretiche ed antigottose.
Il Fagiolino è una pianta erbacea  dicotiledone annuale con radici provviste di tubercoli azoto-fissatori. Il fusto è di altezza variabile con foglie lanceolate e picciolate. L’infiorescenza è un racemo di fiori papilionati, ermafroditi e di colore bianco,violetto o rosa. Il frutto è un baccello di forma e colore dipendente dalla varietà, provvisto di un “filo” fibroso che unisce le due valve e su cui si inseriscono i semi. Questi ultimi sono di colore dipendente dalla varietà e si consumano, insieme al baccello, allo stato embrionale.
Il Fagiolino è originario del Messico ed esportato in Europa dopo la scoperta dell’America.


Dizionario
Etimologia: Phaseolus= fagiolo dal latino;vulgaris=dal latino vulgus=volgo,molto comune; nanus=nano dal latino

Varietà di Fagiolino
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Colore del baccello, che può essere verde, giallo o viola.
Portamento della pianta - nano o rampicante








[image:image-313]
Forma del baccello :
  • allungata e sottile - i classici Fagiolini
  • ricurva e spessa - tipica dello Stortino
  • piatta e larga (Flat Bean erroneamente spesso definiti come taccole).

Fagiolino piatto, Fagiolo     Scarlatto e Taccola sono piuttosto simili





        

Presenza del ''filo''
Sono preferibili le varietà senza filo.




Colore dei semi
In genere è bianco o nero



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolino comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando ancora immaturi, vengono raccolti. Se i baccelli non vengono raccolti,si formano i semi e il ciclo ricomincia l'anno seguente con la loro germinazione.







Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è  Franca. pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Fagiolino può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Forti escursioni termiche causano la cascola dei fiori.
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolino necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere
Ammendanti - Il Fagiolino necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolino necessita di fosforo, potassio e microelementi come rame, molibdeno,zinco e manganese.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Per i Fagiolini la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatori.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 70Kg/ha (7g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) -poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina: in pieno campo a file o postarelle da aprile a giugno. Il sesto di impianto per le varietà nane è 40 cm tra le file e 20 cm sulla fila ; per le varietà rampicanti è 60 cm tra le file e 25 cm sulla fila. Per le varietà rampicanti occorre predisporre prima della semina un sistema di tutoraggio delle piante con pali alti 250 cm e rete. La semina si effettua in luna  crescente. 1 grammo di semenza corrisponde a circa 6 semi.
Germinazione dei semi :è richiesta una temperatura di 20-25°C. I semi germinano dopo 5 giorni. Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi adagiati su un panno umido ed attendere che emettano la radichetta.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Fagiolino si può consociare con Sedano rapa,Pomodoro,Lattuga,Cetriolo e Cavoli. Svantaggiosa la consociazione con Aglio,Finocchio e Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione del Fagiolino sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante,senza ristagni,in particolare dopo la semina,durante la fioritura e durante la formazione dei baccelli.Carenza idrica durante la fioritura provoca la cascola dei fiori.  
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 20gg; Kc=1,05 per i seguenti 30gg;Kc=1,05 per ulteriori 30gg e Kc=0,9 per gli ultimi 10gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua(per un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  33mm per ettaro,cioè 33L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

La tecnica irrigua migliore per il Fagiolino è quella ad aspersione con valori di restituzione idrica indicati in tabella.



Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti almeno 250cm e rete a maglie larghe.  

Raccolto e Conservazione
Raccolto :  quando i baccelli sono immaturi. Le varietà nane si raccolgono prima delle varietà rampicanti che hanno un ciclo vegetativo più lungo ma producono in misura maggiore.
Conservazione :  i Fagiolini si possono surgelare.

Utilizzi
In cucina, previa cottura e dopo aver tolto le punte e il filo. Per mantenerli ben sodi e verdi, si fanno bollire e poi si immergono in acqua fredda per un istante.







E’ un ortaggio di cui si consumano i semi previa cottura contenuti nel baccello (commestibile se raccolto giovane) ed è anche noto come Runner bean. Si differenzia dal Fagiolo comune per il colore generalmente rosso dei fiori (e sono per questo coltivate anche come piante ornamentali) e per il fatto che è una pianta perenne anche se coltivata come annuale . Il Fagiolo scarlatto più diffuso è il Corona (o di Spagna) che ha fiori e semi bianchi.
Il Fagiolo Scarlatto è una pianta erbacea perenne coltivata come annuale alta fino  a tre metri e con radici tuberose. In genere hanno fiori rossi e semi di vario colore oppure fiori e semi bianchi. Il frutto è un baccello largo e piatto, in genere verde ma anche viola.
Il Fagiolo Scarlatto è di origine americana e coltivato inizialmente come pianta da fiore ornamentale.

Dizionario
Etimologia: Phaseolus= fagiolo dal latino;coccineus=dal latino coccinus=scarlatto

Varietà di Fagiolo Scarlatto

Colore dei fiori e dei semi




Colore dei baccelli
·         verde
·         viola

Grandezza dei semi e dei baccelli, dipendenti dalla cultivar.
Portamento della pianta, quasi sempre rampicante.   
Presenza o assenza di “filo”.

Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo Scarlatto comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è  Franca. pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Fagiolo Scarlatto può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Forti escursioni termiche causano la cascola dei fiori.
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolo Scarlatto necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere.
Ammendanti - Il Fagiolo Scarlatto necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolo Scarlatto necessita   di fosforo e potassio,ma non solfato potassico e prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo
Scarlatto sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per i Fagioli la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatori.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio
Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) -poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : in pieno campo a file o postarelle a maggio al Nord e ad aprile al Sud. Il sesto di impianto è 100 cm tra le file e 20 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante (pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente. 500 grammi di semenza corrispondono  a circa 400 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 15°C.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi adagiati su un panno umido ed attendere che emettano la radichetta.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Fagiolo Scarlatto si può consociare con Sedano rapa,Pomodoro,Lattuga,Cetriolo e Cavoli. Svantaggiosa la consociazione con Aglio,Finocchio e Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione del Fagiolo Scarlatto sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante,senza ristagni,in particolare dopo la semina,durante la fioritura e durante la formazione dei baccelli.Carenza idrica durante la fioritura provoca la cascola dei fiori.  
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,40 per i primi 20gg; Kc=1,15 per i seguenti 30gg;Kc=1,15 per ulteriori 40gg e Kc=0,35 per gli ultimi 20gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  33mm per ettaro,cioè 33L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia
  • Consigliabile coprire la proda con rete ombreggiante.

Raccolto e Conservazione
Raccolto :  il raccolto è prolungato, scalare e in estate.
Conservazione : i Fagioli Scarlatti si possono essiccare.

Utilizzi
I Fagioli Scarlatti si utilizzano previa cottura in cucina freschi o essiccati. Anche i baccelli, quando giovani, sono commestibili sbollentati in acqua.








I Fagioli del genere Vigna si coltivano per il consumo dei semi, ma nel caso della specie sesquipedalis si consumano i baccelli giovani come se fossero Fagiolini.I Fagioli Vigna vanno consumati rigorosamente cotti.
Il Fagiolo del genere Vigna è una pianta erbacea dicotiledone con radici a fittone e azoto-fissatrici. Le foglie sono trifogliate e i fiori sono bianchi o violetti. Il frutto è un baccello contenente semi di vario colore a seconda della cultivar.
Il Fagiolo del genere Vigna  ha origine africana e cominciò ad essere coltivato in Asia nel 1000 a.C. Più tardi si diffuse grazie ai Greci e Romani per l’ alto contenuto proteico per essere poi soppiantato dal Fagiolo comune (Phaseolus vulgaris) dopo la scoperta dell’America.

Dizionario
Etimologia: Vigna= in onore del botanico Domenico Vigna;unguiculata=dal latino unguiculus=piccola unghia;sesquipedalis=lungo un piede e mezzo,dal latino sesqui=una volta e mezzo e pes/pedis=piede;angularis=dal latino angulus=angolo; mungo=nome della pianta derivante dal persiano;radiata=dal latino radius=raggio; umbellata=dal latino umbella=ombrello;aconitifolia=simile alla foglia di Aconito,dal latino Aconitum=Aconito e folium=foglia;subterranea=dal latino subterraneus= sotterraneo

Varietà di Fagiolo dall'Occhio
Specie a cui appartengono :

Vigna unguiculata (Fagiolo dall’ Occhio)










Vigna sesquipedalis (Fagiolo Un Metro)










Vigna angularis (Fagiolo azuki)





Vigna mungo(Fagiolo indiano nero)





Vigna radiata (Fagiolo indiano verde)








Vigna umbellata (Fagiolo di riso)





Vigna aconitifolia(Fagiolo falena)      




Vigna subterranea (Arachide Bambara)












Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo dall'Occhio comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è  Franca. pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Fagiolo Dall'Occhio può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Forti escursioni termiche causano la cascola dei fiori.
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolo Dall'Occhio necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere.
Ammendanti - Il Fagiolo Dall'Occhio necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolo Dall'Occhio  necessita di fosforo e potassio,ma non solfa to potassico e prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo   Dall'Occhio sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per i Fagioli la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatori.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : in pieno campo a file o postarelle a maggio al Nord e ad aprile al Sud. Il sesto di impianto è 60 cm tra le file e 30 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante (pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente. 500 grammi di semenza corrispondono  a circa 400 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi adagiati su un panno umido ed attendere che emettano la radichetta.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Fagiolo Dall'Occhio si può consociare con Sedano rapa,Pomodoro, Lattuga, Cetriolo e Cavoli. Svantaggiosa la consociazione con Aglio,Finocchio e Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione del Fagiolo    Dall'Occhio    sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante,senza ristagni,in particolare dopo la semina,durante la fioritura e durante la formazione dei baccelli.Carenza idrica durante la fioritura provoca la cascola dei fiori.  
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,40 per i primi 20gg; Kc=1,05 per i seguenti 30gg;Kc=1,05 per ulteriori 30gg e Kc=0,6 per gli ultimi 20gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  33mm per ettaro,cioè 33L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto : a giugno-luglio. I baccelli dei Fagioli Un Metro si raccolgono quando lunghi 20-30 cm.
Conservazione : i Fagioli si essiccano stendendoli alcuni giorni in luogo ventilato luminoso ma non soleggiato.

Utilizzi
In cucina dopo bollitura.I baccelli Un Metro si consumano freschi dopo averli bolliti come si fa per i Fagiolini.








I Fagioli di Lima, oltre ad essere ricchi di proteine, contengono fibre e sali minerali, in particolare potassio e calcio. Hanno proprietà di controllo della glicemia. I Fagioli di Lima vanno consumati rigorosamente cotti.
Il Fagiolo di Lima è una pianta erbacea dicotiledone con radici fascicolate e azoto-fissatrici. Nei paesi tropicali è perenne, alle nostre latitudini è annuale. I fiori sono a grappolo di colore bianco o giallo e il frutto è un baccello con semi di vario colore a seconda della cultivar.
Il Fagiolo di Lima è originario del Sud America e, dopo la colonizzazione spagnola, si diffuse in Europa.


Dizionario
Etimologia: Phaseolus= fagiolo dal latino;lunatus=simile alla luna dal latino
Varietà di Fagiolo di Lima
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Portamento nano o rampicante
Colore e grandezza del seme



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo di Lima comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è  Franca. pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Fagiolo di Lima può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
Forti escursioni termiche causano la cascola dei fiori.
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolo di Lima necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere.
Ammendanti - Il Fagiolo di Lima necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolo di Lima necessita di fosforo e potassio,ma non solfa to potassico e prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo di Lima sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario  N-P-K a basso titolo di N.  Per i Fagioli la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatori.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli perla soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : in pieno campo a file o postarelle a maggio al Nord e ad aprile al Sud. Poichè i Fagioli di Lima non tollerano il freddo, meglio seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora quando le temperature sono piuttosto elevate. Il sesto di impianto è 100 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante (pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente. 500 grammi di semenza corrispondono  a circa 400 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi adagiati su un panno umido ed attendere che emettano la radichetta.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Fagiolo di Lima si può consociare con Sedano rapa,Pomodoro,Lattuga,Cetriolo e Cavoli. Svantaggiosa la consociazione con Aglio,Finocchio e Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione del Fagiolo di Lima sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose

Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere abbondante,senza ristagni,in particolare dopo la semina,durante la fioritura e durante la formazione dei baccelli.Carenza idrica durante la fioritura provoca la cascola dei fiori.  
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,40 per i primi 20gg; Kc=1,05 per i seguenti 30gg;Kc=1,05 per ulteriori 30gg e Kc=0,6 per gli ultimi 20gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua(per un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  33mm per ettaro,cioè 33L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto : a settembre.
Conservazione : i Fagioli si essiccano stendendoli alcuni giorni in luogo ventilato luminoso ma non soleggiato.

Utilizzi
In cucina dopo bollitura.



Il fagiolo Tepary viene coltivato per i suoi semi, che vengono consumati dopo bollitura.IE' estremamente resistente alla siccità ed alle alte temperature.
Il fagiolo Tepary è una pianta erbacea annuale che può essere rampicante, strisciante o eretta con steli lunghi fino a 4 m. Le foglie sono trifogliate,con apice acuto e alterne.I fiori sono portati in gruppi di 2-5,papilionacei, e possono variare di colore dal bianco al lillaI semi,di vario colore e grandezza (generalmente piccoli), si formano in un baccello compresso dritto o leggermente ricurvo contenente 2-9 semi.
Il fagiolo Tepary è ricco in proteine,fibre e calcio.
I fagioli Tepary sono originari del Nord America e coltivati fin da tempi remoti dalle tribù dei nativi americani.Molte tribù hanno sviluppato un particolare colore di fagiolo specifico per la loro regione.

Dizionario

Etimologia: Phaseolus= fagiolo dal latino;acutifolius=a foglia aguzza dal latino acutus=acuto e folium=foglia




Varietà di Fagiolo Tepary
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Specie di appartenenza:

Phaseolus acutifolius - il più comune
















Phaseolus acutifolius var. latifolius - Presenta semi più piccoli e angolosi.


Luogo e tribù nativa americana di origine
Colore dei semi

Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo Tepary comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.









Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è  Franca. Risente dei terreni argillosi.pH 5,0-8,0, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Fagiolo di Lima può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 40°C
Temperatura ottimale: 25°C / 30°C
Esposizione: Pieno sole




Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolo Tepary necessita di un suolo a reazione da acida ad alcalina,con condizioni ottimali di pH neutro o subacido . Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo e se troppo acido con Calce agricola.
Ammendanti - Il Fagiolo Tepary non necessita di una particolare dotazione di sostanza organica.Si ricorre eventualmente a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolo Tepary necessita di fosforo e potassio.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo Tepary  sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per il Fagiolo Tepary  la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura

Semina / Trapianto
Semina : in pieno campo a file o postarelle a maggio. Poichè i Fagioli Tepary non tollerano il freddo, meglio seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora quando le temperature sono piuttosto elevate. Il sesto di impianto è 80 cm tra le file e 30 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante (pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente. 500 grammi di semenza corrispondono  a circa 400 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi in acqua per un giorno.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Fagiolo Tepary tipicamente si può consociare con Mais e Zucca.
Rotazioni: la coltivazione del Fagiolo Tepary sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose



Irrigazione
Il Fagiolo Tepary è molto resistente alla siccità e necessita di irrigazione solo durante la semina e quando le piante mostrano un notevole stress idrico

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto : Le piante crescono rapidamente e producono fagioli in circa due-tre mesi.
Conservazione : i Fagioli si essiccano stendendoli alcuni giorni in luogo ventilato luminoso ma non soleggiato.

Utilizzi
I semi secchi devono essere lasciati in ammollo in acqua per una notte prima di essere bolliti.








Il Dolico egiziano viene coltivato per i baccelli immaturi e per i semi che sono commestibili, ma solo dopo una accurata bollitura e vari cambi d’acqua di cottura, per eliminare  alcune sostanze tossiche presenti. Il Dolico egiziano è una pianta erbacea annuale , strisciante o volubile,lunga3‒6 m  . Le foglie sono trifoliate con foglioline ovato -romboidali,  acute all'apice, quasi lisce superiormente e pelose inferiormente; piccioli lunghi e sottili.  Infiorescenza a racemo ascellare con molti fiori bianchi, blu o porpora. Baccelli piatti o rigonfi, diritti o ricurvi, verdi spesso arrossati di viola,con 3-6 semi ovoidali di colore e dimensione variabile.
Il Dolico egiziano è originario dell'Africa orientale e meridionale e si è poi  diffuso in molte regioni tropicali asiatiche, soprattutto in India.

Dizionario
Etimologia: Lablab= antico nome egiziano in riferimento al rumore sordo dei semi all'interno del legume secco;purpureus=dal greco πορφύρεος (porphýreos)= di colore rosso porpora

Varietà di Dolico Egiziano

Colore del fiore:
Rosa
Viola/Lavanda
Bianco


Colore del baccello:
verde con sfumature viola
viola


Colore dei semi:
Bianchi, crema, marrone chiaro, marrone scuro, rossi, neri o screziati.


Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Dolico comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa,Franca e Franco-Argillosa. pH 5,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale del Dolico può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 30°C
Esposizione: Pieno sole. Intollerante all'ombreggiatura .



Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Dolico necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere.
Ammendanti - Il Dolico necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Dolico necessita di fosforo,potassio e zolfo ,ma non prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per il Dolico sono  elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per il Dolico la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che è azotofissatore,anche se non eccellente.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora quando le temperature sono piuttosto elevate. Il sesto di impianto è 100 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante con pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 25°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi adagiati su un panno umido ed attendere che emettano la radichetta.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : Il Dolico tipicamente si consocia con il Mais.
Rotazioni: la coltivazione del Dolico sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose



Irrigazione
Il Dolico è tollerante alla siccità, ma perde le foglie se è prolungata.Tollera brevi periodi di forti precipitazioni  ma solo con ottimo drenaggio . Fornire una irrigazione leggera ogni giorno. In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto: A seconda della varietà si raccolgono da 50-60 giorni dalla semina all'autunno.I baccelli si raccolgono prima che diventino fibrosi. La resa dei baccelli verdi varia da 5 a 8 t/hamentre quella dei semi da 1 a 2,5 t/ha.
Conservazione : i semi si essiccano stendendoli alcuni giorni in luogo ventilato luminoso ma non soleggiato.

Utilizzi
I semi essiccati maturi sono commestibili se ben bolliti, cambiando più volte l'acqua. Sono tossici se ingeriti in grande quantità provocando vomito, respiro affannoso, spasmi e convulsioni. Per tale motivo è preferibile consumare i baccelli verdi immaturi usati come le taccole sempre però ben cotti e cambiando più volte l'acqua.
Il Dolico è anche apprezzato per i suoi fiori e per i baccelli ornamentali o come pianta da sovescio.



La Clitorea ternatea (Fagiolo dal fiore blu o Butterfly pea) è una  Leguminosa di cui si consumano non i semi ma i giovani baccelli e soprattutto i fiori essiccati che conferiscono un colore blu a cibi e bevande.E' una pianta erbacea rampicante perenne nei luoghi d'origine e coltivata come annuale alle nostre latitudini. Cresce fino a 3 metri di lunghezza.Le foglie sono ellittiche ed ottuse e possono essere cotte e usate come verdure. I fiori papilionacei sono molto decorativi per il loro colore blu elettrico con macchie giallo chiaro e prodotti in gran numero durante l’estate e l’autunno. Alcune varietà producono fiori bianchi e rosa. Il nome del genere Clitorea deriva dal fatto che i fiori ricordano la forma dei genitali femminili. Il frutto è un baccello commestibile con sei-dieci semi.
Clitorea ternatea contiene triterpenoidi , glicosidi flavonolici , antociani e steroidi. Possiede proprietà antiossidanti,antimicrobiche,antipiretiche,antinfiammatorie,analgesiche,diuretiche,antidiabetiche, ansiolitiche e antidepressive.
Clitorea ternatea è originaria dell' Indonesia ed è considerata un fiore sacro in India.

I fiori di Clitorea come colorante    naturale
I fiori essiccati di Clitorea possiedono la particolare proprietà di tingere i liquidi in cui vengono immersi conferendo una colorazione dipendente dal pH del liquido.Chimicamente si comportano come indicatori naturali di pH. In acqua (pH neutro=7) i fiori conferiscono colore blu. Aggiungendo del limone,il pH diventa acido e il colore vira al porpora. Aggiungendo ulteriore limone,il pH gradualmete diventa ancora più acido e il colore vira fino al rosso.Se al posto dell'acqua,i fiori vengono immersi in un tè all'ibisco che è rosso,il colore vira al porpora derivante dalla combinazione del colore rosso del tè all'Ibisco con il colore blu della Clitorea.
Inoltre,il mantenimento del colore è facilitato da basse temperature(ghiaccio) e bassa esposizione alla luce.

Dizionario
Etimologia: Clitorea= dal greco κλιτορίς (clitorís)= clitoride: per la forma del fiore; ternatea=dell'Isola di Ternate nell'arcipelago delle Molucche

Varietà di Clitorea ternatea

Si distinguono per il fiore che può essere singolo o doppio e per il colore che tipicamente è blu,ma può anche essere viola,rosa,rosso,giallo e bianco.




Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Clitorea comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si esegue il raccolto. Se i fiori non vengono raccolti,si formano i frutti ,cioè i baccelli che,quando giovani, possono essere  raccolti e consumati. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ricco,umido ma ben drenato, eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franca. pH 6,0-7,5, con un valore ottimale di 7.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Clitorea può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: -5°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
La Clitorea ternatea non sopravvive alle lunghe gelate, ma le piante ben lignificate riescono a tollerare anche temperature inferiori agli 0°C, emettendo nuova vegetazione in primavera.
Esposizione: Pieno sole o mezz’ombra

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Clitorea necessita di un suolo a reazione  neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se è troppo acido con Calce agricola,senza eccedere.
Ammendanti - La Clitorea necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Clitorea necessita di fosforo e potassio,ma non solfa to potassico e prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per la Clitorea sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Clitorea la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatori.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora in maggio-giugno quando le temperature sono superiori a 10-15°C. Il sesto di impianto è 100 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante con pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente.Si può coltivare anche in vaso.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi devono essere messi a bagno per 24 ore in acqua e poi scarificati, ossia strofinati con carta vetrata.Germinano entro due settimane.Le giovani piante si trapiantano quindi in un vaso più grande e appena le radici escono dai fori si mettono a dimora.

Consociazione e Rotazione
In genere la Clitorea si coltiva da sola.

Irrigazione
Il terreno va mantenuto sempre leggermente umido e si deve evitare di lasciarlo asciugare completamente.In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Per le varietà rampicanti occorrono tutori alti 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia
  • Necessaria la protezione nei mesi invernali
  • Potatura:cimare i rami più sviluppati per mantenere la pianta più bassa e ordinata.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: I baccelli si raccolgono immaturi. I fiori si raccolgono poco dopo la semina.
Conservazione : i fiori si essiccano stendendoli alcuni giorni in luogo ventilato luminoso ma non soleggiato.

Utilizzi
Il fiore essiccato è utilizzato come colorante alimentare per colorare il riso o per preparare tè o cocktail colorati.Il fiore può essere utilizzato anche per tingere le fibre naturali. I giovani baccelli vengono mangiati come verdura.







Il Fagiolo Spada (Sword Bean) è un Legume di cui si consumano i baccelli e i semi che possono però essere velenosi se consumati in grandi quantità o se non vengono preparati correttamente,ossia bolliti più volte in acqua che deve essere eliminata dopo ogni utilizzo.
Il Fagiolo Spada è una pianta erbacea annuale volubile, quasi eretta, che cresce fino a 10 metri. Le foglie sono lucide, trifogliate.I fiori,che sbocciano da aprile a ottobre sono papilionacei, rosa-bianchi.I baccelli sono verdi e molto grandi,lunghi anche 30cm e larghi 5 cm,con 10- 15 fagioli ellittici di colore marrone,rosa, bianco e rossastro.
I Fagioli Spada sono una buona fonte di proteine, energia, fibre, vitamina A e carboidrati.
Il Fagiolo Spada si ritiene abbiano avuto origine nell'Asia orientale e che i semi siano stati esportati  in molte zone tropicali.

Dizionario
Etimologia: Canavalia= da kanavali,denominazione del Malabar,che significa 'rampicante della foresta';gladiata=dal latino gladius=spada;ensiformis=dalla forma a spada dritta ,dal latino ensis=spada dritta e forma=aspetto; cathartica=dal greco  καθαρτικός (katharticòs) = purgativo

Varietà di Fagiolo Spada
Del Fagiolo Spada le specie tipiche sono la gladiata con semi bruno-rossastri,la ensiformis (Jack Bean) con semi bianchi e la cathartica con baccelli corti e semi bruni.


Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo Spada comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.








Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ricco,umido ma ben drenato, eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franca. pH 5,5-6,5, con un valore ottimale di 6.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Canavalia può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
Temperatura ottimale: 20°C / 25°C
La Canavalia non sopravvive alle gelate.
Esposizione: Mezz’ombra con sei ore di sole al giorno



Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Canavalia necessita di un suolo a reazione tendenzialmente acida . Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo senza eccedere.
Ammendanti - La Canavalia necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Canavalia necessita di fosforo e potassio,ma non solfato potassico e prodotti con calcio che rendono duri i semi.
I Fertilizzanti idonei per la Canavalia  sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Canavalia la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora in maggio-giugno quando le temperature sono superiori a 10-15°C. Il sesto di impianto è 150 cm tra le file e 100 cm sulla fila. Occorre predisporre  un  robusto sistema di tutoraggio delle piante con pali con rete, pali a  piramide o pali a tenda. Il metodo migliore è il primo perché  garantisce una migliore aerazione. La semina si effettua in luna crescente.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi devono essere messi a bagno per 24 ore in acqua.Germinano entro due settimane..

Consociazione e Rotazione
In genere la Canavalia si coltiva da sola.

Irrigazione
Irrigare abbondantemente dopo la semina o trapianto.Il terreno va mantenuto sempre leggermente umido e si deve evitare di lasciarlo asciugare completamente.In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Occorrono tutori alti almeno 3 metri e rete a maglie larghe.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto: I baccelli si raccolgono immaturi. I semi si raccolgono 100 giorni dopo la semina.
Conservazione : i Fagioli Spada devono essere consumati prima della essiccazione poichè da secchi non possono essere sbucciati per limitare la tossicità.

Utilizzi
I giovani baccelli vengono mangiati stufati come verdura.I semi hanno un sapore simile alle fave,ma, devono essere tenuti in ammollo in acqua per un giorno,sbucciati e cotti in acqua bollente per 2-3 volte eliminando ogni volta l'acqua di cottura.






Il Caiano è una pianta arbustiva perennante, coltivata come annuale, alta fino a quatto metri e con foglie          alterne,composte da tre foglioline lanceolate.I numerosi fiori papilionacei sono disposti in racemi e di colore giallo,striato di bruno. I frutti sono baccelli schiacciati,  acuminati, pubescenti, con 2-5 semi ovali o rotondi di colore variabile a seconda della varietà,dal beige chiaro al marrone scuro.
I semi contengono molte proteine come metionina ,  lisina e triptofano.La pianta può essere infestata dalla cocciniglia Kerria lacca dalla quale si ottiene una gommalacca pregiata.
Coltivato in India fin dall'antichità,venne poi introdotto nell'Africa nord-orientale,in particolare in Egitto.Attraverso la tratta degli schiavi approdò in America nel 1600.

Dizionario
Etimologia: Cajanus/Cajan= da katjang,nome  malese  he significa fagiolo

Varietà di Fagiolo Caiano
Si distinguono per il colore del seme fresco o essiccato.Anche il baccello può essere diversamente colorato ma sempre con un verde predominante.



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Caiano comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.







Suolo e Fattori climatici
Terreno - Il Caiano si adatta a vari tipi di suolo,ma la tessitura ideale è Franco-Sabbiosa,Franca e franco-Argillosa.Il drenaggio deve essere ottimo.pH 5,0-7,0, con un valore ottimale di 6.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Caiano può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 30°C
La Canavalia non sopravvive alle gelate.
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Caiano necessita di un suolo a reazione tendenzialmente acida . Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo senza eccedere.
Ammendanti - Il Caiano necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Caiano necessita di fosforo,potassio e zinco
I Fertilizzanti idonei per il Caiano  sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per il Caiano la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che è azotofissatore.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora in maggio-giugno quando le temperature sono superiori a 15°C. Il trapianto può risultare un processo delicato poichè le radici del Caiano sono fittonanti.Il sesto di impianto è 50 cm tra le file e 40 cm sulla fila. Il Caiano essendo arbustivo può essere coltivato liberamente a terra oppure sostenuto con pali e rete.La semina si effettua in luna crescente.In un metro quadrato si possono coltivare 6 piante.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.Le piantine emergono 2-3 settimane dopo la semina e la crescita è lenta fino allo sviluppo del fittone.

Consociazione e Rotazione

Il Caiano si coltiva da solo oppure consociato con arachidi e mais.




Irrigazione
Irrigare abbondantemente dopo la semina o trapianto.
Il Caiano è molto resistente alla siccità e  poco tollerante ai terreni umidi.In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto: I baccelli si raccolgono immaturi. I semi si raccolgono 3-4 mesi dopo la semina.
Conservazione : i Fagioli del Caiano si possono essiccare.

Utilizzi
I semi presentano un gusto simile a quello della soja e si possono cucinare come tutti gli altri legumi.I baccelli immaturi si consumano come i Fagiolini.
La pianta del Caiano può essere infestata dalla cocciniglia Kerria lacca,nociva alla coltura,ma spesso volutamente desiderata per ottenere una gommalacca pregiata.




La Mucuna è un Legume utilizzato più per alcune sue proprietà medicinali che per il consumo,sebbene sia commestibile a certe condizioni.Il nome della specie ''pruriens'' e il nome comune ''Fagiolo di velluto'' si riferiscono alla fitta peluria urticante che ricopre i baccelli.
La Mucuna è un arbusto rampicante volubile annuale lungo fino 15 m. I giovani fusti e foglie sono ricoperti di peli, ma allo stato adulto la pianta è in genere glabra.Le foglie sono tripennate,ovali,con apici appuntiti.  L'infiorescenza è un racemo ascellare pendulo lungo fino a 30 cm con fiori violacei o bianchi. I baccelli sono oblunghi,di forma più o meno sigmoidea,rivestiti di peli fitti di colore giallo-arancio,bianco o castano chiaro e contengono fino a sette semi appiattiti, quasi rotondi e di colore variabile.
I peli sono fortemente irritanti e pruriginosi a causa del contenuto in Mucunaina,un alcaloide. Tutta la pianta, ma soprattutto i semi, contengono la L-dopa (levodopa),un aminoacido precursore della Dopamina, che a dosi elevate è tossica,ma possiede anche la proprietà di essere un farmaco di elezione contro il morbo di Parkinson.
La Mucuna è nativa dell'Africa tropicale e dell'Asia.

Dizionario
Etimologia: Mucuna= nome derivante dai popoli amazzonici;pruriens=dal latino prurio=che prude

Varietà di Fagiolo di Velluto

La specie tipica di Mucuna è la varietà pruriens.Tuttavia esistono molte altre varietà che differiscono per colore dei fiori,forma dei baccelli e dimensione,numero e colore dei semi.



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Mucuna comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Fagioli. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ricco,umido ma ben drenato, eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa,Franca e Franco-Argillosa. pH 5,0-7,0, con un valore ottimale di 6.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Caiano può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 30°C
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Mucuna necessita di un suolo a reazione tendenzialmente acida . Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo senza eccedere.
Ammendanti - La Mucuna necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Mucuna necessita di fosforo e potassio.
I Fertilizzanti idonei per la Mucuna  sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Mucuna la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile perla somministrazione di microelementi

Semina / Trapianto
Semina : seminare in semenzaio caldo in contenitori alveolari ad aprile e trapiantare a dimora in maggio-giugno.La Mucuna richiede tutoraggio con pali e rete oppure coltivazione a pergola.Il sesto di impianto è 100 cm tra le file e 80 cm sulla fila.100 semi corrispondono 60-80g di peso. La semina si effettua in luna crescente.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.


Consociazione e Rotazione

La Mucuna si coltiva da sola oppure consociato con mais.



Irrigazione
Irrigare abbondantemente dopo la semina o trapianto.
La Mucuna è molto resistente alla siccità e  poco tollerante ai terreni umidi.In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto: la fioritura è stimolata da temperature notturne di 21 ºC e il raccolto si esegue scalarmente 100–280 giorni dopo l'inizio della fioritura.La Mucuna muore 45-60 giorni dopo aver prodotto il seme.
Conservazione : i Fagioli della Mucuna si possono essiccare.

Utilizzi
I baccelli immaturi e i semi in essi contenuti vengono messi a bagno per 48 ore e si getta l'acqua;poi si lasciano bollire in diversi cambi d'acqua che deve essere gettata ogni volta oppure si lasciano bollire in acqua per un'ora e si cuociono in pentola a pressione per 20 minuti.






E’ una pianta rampicante tropicale di cui si consuma tutto : semi, foglie, fiori, baccelli e radici. Il colore dei fagioli e la forma è  variabile. Tutte le parti contengono  vitamina A e C, ferro e calcio, proteine. I fagioli contengono tocoferoli (vit. E) ad azione antiossidante.                  
Il Fagiolo alato è una pianta erbacea tuberosa dicotiledone perenne ma coltivata come annuale e rampicante. Lo stelo in genere è verde, mentre la forma delle foglie è variabile. I fiori sono azzurri. Il baccello ha bordi longitudinali arricciati, aspetto pruinoso, colore variabile (verde,crema, rosa e viola) e anche i semi hanno forma e colore variabile (bianco, marrone, crema).
Il Fagiolo alato è originario della Papua Nuova Guinea dove ne esistono diverse varietà. Si è poi diffuso nei paesi con clima equatoriale, come Thailandia e Filippine

Dizionario
Etimologia: Psophocarpus= dal greco ψόφος (psóphos)= rumore,e da καρπός (carpόs) = frutto: per i frutti che a maturità si aprono scoppiettando;tetragonolobus=dal greco  τετρᾰγονος (tetrágonos)= quadrangolare e da λοβός (lobόs)= siliqua, baccello: per il legume quadrangolare

Varietà di Fagiolo alato

Le varietà si distinguono per il colore dei baccelli e dei semi.



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Fagiolo alato comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che contenti i semi quando a maturazione. Dalla pianta si possono raccogliere sia i fiori,sia i baccelli sia i semi. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ricco,umido ma ben drenato, con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa,Franca e Franco-Argillosa. pH 6,0-7,0, con un valore ottimale di 6,5.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. L'apparato radicale della Fagiolo alato può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 18°C / 35°C
Temperatura ottimale: 25°C / 30°C
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Fagiolo alato necessita di un suolo a reazione tendenzialmente acida . Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo senza eccedere.
Ammendanti - Il Fagiolo alato necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Fagiolo alato necessita di fosforo e potassio.
I Fertilizzanti idonei per il Fagiolo alato  sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per il Fagiolo alato la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.Per l'Azoto la dose standard è pari a 50Kg/ha (5g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.

Semina / Trapianto
Semina : in genere, quando la temperatura è sufficientemente alta, si seminano a dimora i semi già germinati. Il sesto d’impianto è di 150 cm tra le file e 60 cm sulla fila. La semina si effettua in luna crescente.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi si fanno germinare dopo averli scarificati in superficie con carta abrasiva e messi in ammollo in acqua per un giorno.In questo modo la germinazione avviene in una settimana.Consigliabile applicare un fungicida come "Captan" come conciante.


Consociazione e Rotazione

Il Fagiolo alato si coltiva da sola oppure consociato con mais.



Irrigazione
Irrigare regolarmente per mantenere il terreno umido ma senza ristagni.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella

Pratiche agronomiche supplementari
  • Poiché le piante crescono inizialmente non molto velocemente, eliminare le malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia
  • Tutoraggio - necessita di tutori alti almeno 3 metri e rete.

Raccolto e Conservazione
Raccolto:i baccelli si raccolgono a tre mesi dalla semina, quando sono lunghi circa 2,5 cm.
Conservazione : i semi possono essere essiccati.

Utilizzi
I semi vanno cotti per almeno due ore. I baccelli giovani si consumano crudi o cotti. Le foglie si cucinano come gli spinaci. I tuberi si consumano cotti.








La Fava è un ortaggio di cui si consumano i grossi semi contenenti proteine, vitamina B1, B3 e B12 e sali minerali quali fosforo, magnesio e ferro.
La Fava è una pianta erbacea dicotiledone annuale con radice a fittone e radici laterali provvisti di tubercoli azoto-fissatori. Il fusto è eretto,internamente cavo, alto anche più di un metro con foglie picciolate, alterne, grigio-verdi, pruinose e pennato-composte. L’infiorescenza è un racemo emergente
all’ascella delle foglie con fiori a cinque petali bianchi striati di nero. Il frutto è un lungo baccello carnoso verde con all’interno un tessuto spugnoso bianco e contenente da 4 a 8 grossi semi.
La Fava, originaria del Mediterraneo, viene coltivata fin dall’epoca degli antichi Egizi, Greci e Romani ma probabilmente si trattava del Favino. La Fava var. major è apparsa solo nel 500 d.C.

Dizionario
Etimologia: Vicia= Veccia dal latino;faba=dal greco φἄβα (fába)= fava

Varietà di Fava
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Specie di appartenenza:

Vicia faba major – Fava che produce semi appiattiti e grossi (1.000 semi pesano circa 2 K g) ed utilizzata per il consumo umano.



Vicia faba minor – Favino, con semi tondi e piccoli (1.000 semi pesano meno di 700 g) ed utilizzata per praticare il sovescio e nell’alimentazione del bestiame.






Vicia faba equina -Favetta, con semi appiattiti di media grandezza (1.000 semi pesano circa 1 Kg) ed utilizzata per l’alimentazione del bestiame ma anche dell’uomo come granella fresca inscatolata o surgelata.




Colore dei semi che può essere  bianco, verde o violetto.




Grandezza del baccello e numero di semi contenuti (da 4 a 9-10).
Portamento della pianta che può essere indeterminato ( la pianta cresce fino al massimo di altezza consentito dalla varietà) o determinato (la pianta arresta il suo sviluppo con una infiorescenza all’apice).
Fotoperiodo in base al quale si hanno varietà a giorno lungo (le più diffuse) e a giorno corto ( in genere varietà molto precoci, seminabili anche a settembre al Sud).

Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Fava comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando immaturi o secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia le Fave. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.
Ciclo colturale della Fava può essere precoce, semi-tardivo e tardivo.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,profondo, ben drenato.La tessitura ideale è Franca e Franco-Argillosa. pH=6,8-8,0, con un valore ottimale di 7.Terreni acidi con pH <6 causano sviluppo stentato, colorazione verde pallida e basse produzioni.
La Fava tollera un tenore in Calcare attivo nel suolo anche elevato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi. La Fava è moderatamente sensibili alla salinità, con una soglia di tollerabilità di 1,6 mS/cm, L'apparato radicale della Fava può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 35°C
Temperatura ottimale: 20°C / 30°C
Esposizione: Pieno sole
Basse temperature o molto elevate causano la cascola dei fiori.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Fava necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutro o alcalino . Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola.
Ammendanti - La Fava necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Fava  necessita di potassio e calcio.
Il fabbisogno in fosforo non è particolarmente significativo.
I Fertilizzanti idonei per la Fava sono  elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Fava la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 40Kg/ha (4g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile perla somministrazione di microelementi

Semina / Trapianto
Semina : in pieno campo a file o postarelle a marzo al Nord e in autunno al Sud. Il sesto di impianto è 60 cm tra le file e 50 cm sulla fila. La semina si effettua in luna crescente. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 1 seme.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi in acqua per un giorno.Preferibile conciare i semi con prodotti rameici.


Consociazione e Rotazione
Consociazioni : La Fava si può consociare con Sedano rapa,Pomodoro,Lattuga,Cetriolo e Cavoli. Svantaggiosa la consociazione con Aglio,Finocchio e Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione della Fava sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.

Irrigazione
La Fava è discretamente tollerante all'aridità,ma richiede una buona irrigazione al momento della fioritura e ingrossamento dei baccelli.Stress idrici provocano scarso sviluppo della pianta, fioritura anticipata e riduzione di numero e peso dei semi.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 20gg; Kc=1,15 per i seguenti 30gg;Kc=1,15 per ulteriori 35gg e Kc=1,1 per gli ultimi 15gg).In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e
argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franca,per es 20% di argilla e 50% di sabbia, l'apporto di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari ad una media di  33mm per ettaro,cioè 33L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia
  • Cimatura – consiste nell’eliminare, dopo la fioritura, gli ultimi 5-10 cm dell’apice della pianta. Per quanto non strettamente necessaria tale operazione in genere aumenta la precocità di raccolta e la grandezza dei baccelli ed elimina gli afidi che si annidano all’apice delle piante.



Raccolto e Conservazione
Raccolto: per il consumo fresco, la raccolta si esegue scalarmente a partire da maggio quando i semi sono sufficientemente ingrossati, ma ancora molto acquosi e teneri.Per le colture da granella secca, la raccolta si esegue quando i baccelli presentano una colorazione scura.
Conservazione : le Fave possono essere essiccate o surgelate dopo averle scottate in acqua bollente per 1 minuto e mezzo. Alcune varietà sono particolarmente adatte alla surgelazione.

Utilizzi
In cucina






E’ un ortaggio di cui si consumano i semi contenuti nei baccelli. Contengono proteine, zuccheri, potassio,calcio, ferro e vitamina B9 ed E.
Il Pisello è una pianta erbacea dicotiledone annuale e in base all’altezza può essere nana, semi-nana (mezza-rama) o rampicante. La radice è un fittone con radici secondarie munite di tubercoli azoto-fissatrici. Il fusto è stretto, angoloso, con foglie opposte, pennate e a margine intero; quelle basali sono amplessicauli e quelle terminali si trasformano in cirri. L’infiorescenza è un racemo che emerge all’ascella delle foglie e i fiori papilionati sono in genere bianchi e grandi. Il frutto è un baccello pruinoso di lunghezza e colore variabile contenente da 4 a 10 semi anch’essi di grandezza, forma e colore variabile.
Il Pisello , originario del Mediterraneo, viene coltivato fin dalla preistoria ma in realtà è comparso solo nel Medioevo in seguito a mutazione spontanea del Pisum arvense.

Dizionario
Etimologia: Pisum= Pisello in latino; sativum=dal latino sativus=coltivato
Frasi idiomatiche:‘’Essere una principessa sul pisello’’ – Deriva da una fiaba di Andersen secondo la quale una regina decise di far sposare il figlio con una vera principessa.Una notte una ragazza bussò alla porta del castello dicendo di essere una vera principessa e fu invitata a dormire nella stanza. La regina decise di prepararle il letto mettendo un pisello verde sotto una serie di 20 materassi. La mattina dopo la regina le chiese come avesse dormito e la ragazza rispose di non essere riuscita ad addormentarsi perchè nel letto c’era qualcosa di molto duro che le aveva dato fastidio per tutta la notte. La regina capì quindi che solo una vera principessa poteva avere la capacità di sentire la presenza di un pisello sotto tutti quei materassi e ordinò di celebrare il matrimonio.
Essere una principessa sul pisello è divenuto un modo di dire per descrivere un atteggiamento altezzoso e snob.

Varietà di Pisello
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Portamento della pianta - Può essere nano (≤ 60 cm), mezza-rama (da 60 cm a 120 cm) e rampicante (> 120 cm)
Tipologia e specie:
A grano liscio



A grano liscio rugoso




Typ. Afila o semi-leafless




Typ.  Roveja (Pisum sativum var. arvense)











Utilizzo

  • mercato fresco
  • per surgelazione e industria conserviera
  • proteico





Ciclo colturale
Il Ciclo colturale del Pisello comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando ancora immaturi,vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Piselli. Se i baccelli non vengono raccolti,si seccano insieme ai semi ed il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.
A seconda della durata del ciclo colturale si distinguono Piselli precoci (raccolto a 90 giorni dalla semina),semi-precoci (raccolto a 140 giorni dalla semina)e tardivi  (raccolto a 240 giorni dalla semina)

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ricco, ben drenato e non sabbioso .La tessitura ideale è Franca. pH 6,0-7,0, con un valore ottimale di 6,5.Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato per evitare l’insorgenza di clorosi.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
Il Pisello è molto sensibile alla salinità del suolo. L'apparato radicale del Pisello può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 30°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Nei primi stadi di sviluppo il Pisello può tollerare anche temperature inferiori a 0°C. Temperature oltre i 30°C determinano aborti e cascola fiorale.
Esposizione: Pieno sole o Mezz’ombra.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Pisello necessita di un suolo a reazione subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola,se troppo alcalino con Gesso agricolo.
Ammendanti - Il Pisello necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Pisello  necessita di potassio e fosforo.
I Fertilizzanti idonei per il Pisello  sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per il Pisello la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che è azotofissatore.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 10Kg/ha (1g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi

Semina / Trapianto
Semina : a marzo al Nord e in autunno al Sud direttamente in campo a file o postarelle. Il sesto d’impianto per i piselli nani è 40 cm tra le file  e 30 cm sulla fila ; 70 cm tra le file e 60 cm sulla fila per i mezza-rama e 100 cm tra le file  e 80 cm sulla fila per i rampicanti. E’ consigliabile una semina scalare per avere un raccolto prolungato. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 4 semi. A seconda della varietà in un metro quadro si possono coltivare 80-100 piante.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 15-20°C,ma la germinazione avviene anche a soli 4°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi in acqua per un giorno.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni : il Pisello si può consociare con Lattuga,Carota,Rapa e Cavoli.
Rotazioni: la coltivazione del Pisello sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.



Irrigazione
L'irrigazione deve essere abbondante  soprattutto in fase di fioritura senza ristagni d’acqua e senza bagnare le foglie.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,50 per i primi 20 giorni;Kc=1,15 per gli altri 30 giorni;Kc=1,15 per ulteriori 35 giorni;Kc=1,1 per gli ultimi 15
giorni).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia
  • Tutoraggio - le varietà rampicanti richiedono tutori alti almeno 2 metri e rete a maglie larghe. Anche per le varietà nane e mezza-rama si utilizzano tutori (alti 1 metro) con rete per non far strisciare le piante sul terreno.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: da aprile a giugno quando nel baccello si intravedono i semi maturi.
Conservazione : Alcune varietà sono particolarmente adatte alla surgelazione.Si possono anche essiccare


Utilizzi
In cucina cotti.






Le Taccole sono piselli di cui si consuma anche il baccello. Contengono vitamina C, K, B1 e B6 e ferro, potassio e magnesio.
La Taccola è una pianta strettamente correlata al Pisello, di cui però si consumano anche i baccelli oltre ai semi che possono essere presenti solo allo stato embrionale o ben formati. Il baccello è commestibile perchè privo della pergamena interna fibrosa. La pianta resiste molto bene al freddo al punto tale che si può coltivare a fine inverno anche grazie al ciclo colturale precoce (un mese circa).
A parte la conformazione del baccello, le Taccole sono piante botanicamente e storicamente uguali a quelle del Pisello. Da precisare che gli studi di genetica effettuati da Mendel furono svolti su Taccole della varietà macrocarpon e non sui Piselli.

Dizionario
Etimologia: Pisum= Pisello in latino; sativum=dal latino sativus=coltivato;saccharatum=
dal greco σάκχἄρ, -αρος (sácchar, -aros )=zucchero,dolce

Varietà di Taccola
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Colore del baccello che può essere verde più o meno scuro o viola.




Tipologia e specie

Taccola a baccello tenero (Pisum sativum var. saccharatum): hanno baccelli piatti con pareti sottili. Baccelli e semi vengono mangiati quando sono molto giovani.



Taccola a baccello carnoso o Pisello a schiocco Sugar Snap (Pisum sativum var. macrocarpon) : hanno baccelli arrotondati con pareti spesse del baccello. Baccelli e semi vengono mangiati prima della maturità.

Typ. Afila o semi-leafless: le foglie sono trasformate in cirri.  



Typ. Capucijner  (Pisum sativum var. arvense): pisello a schiocco con baccello viola.



Portamento della pianta che può essere nano (≤ 60 cm), mezza-rama (da 60 cm a 120 cm) e rampicante (> 120 cm)

Ciclo colturale

Il Ciclo colturale della Taccola comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che vengono raccolti quando ancora immaturi. Se i baccelli non vengono raccolti,si seccano insieme ai semi ed il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ricco, ben drenato e non sabbioso .La tessitura ideale è Franca. pH 6,0-7,0, con un valore ottimale di 6,5.Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato per evitare l’insorgenza di clorosi.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
La Taccola è molto sensibile alla salinità del suolo. L'apparato radicale della Taccola può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 30°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Nei primi stadi di sviluppo la Taccola può tollerare anche temperature inferiori a 0°C. Temperature oltre i 30°C determinano aborti e cascola fiorale.
Esposizione: Pieno sole o Mezz’ombra.


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Taccola necessita di un suolo a reazione subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola,se troppo alcalino con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Taccola necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, La Taccola necessita di potassio e fosforo.
I Fertilizzanti idonei per la Taccola sono  elencati a fianco.In alternativa sim può  utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Taccola la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che è azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono  risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio  Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 10Kg/ha (1g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi

Semina / Trapianto
Semina : a marzo al Nord e in autunno al Sud direttamente in campo a file o postarelle. Il sesto d’impianto per la Taccola nana è 40 cm tra le file  e 30 cm sulla fila ; 70 cm tra le file e 60 cm sulla fila per le mezza-rama e 100 cm tra le file  e 80 cm sulla fila per le rampicanti. E’ consigliabile una semina scalare per avere un raccolto prolungato. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 4 semi. A seconda della varietà in un metro quadro si possono coltivare 80-100 piante.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 15-20°C,ma la germinazione avviene anche a soli 4°C.I semi germinano in una settimana.Per anticipare la germogliazione si possono tenere i semi in acqua per un giorno.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni :la Taccola si può consociare con Lattuga,Carota,Rapa e Cavoli.
Rotazioni: la coltivazione del Pisello sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.


Irrigazione
L'irrigazione deve essere abbondante  soprattutto in fase di fioritura senza ristagni d’acqua e senza bagnare le foglie.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,50 per i primi 20 giorni;Kc=1,15 per gli altri 30 giorni;Kc=1,15 per ulteriori 35 giorni;Kc=1,1 per gli ultimi 15 giorni).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia
  • Tutoraggio - le varietà rampicanti richiedono tutori alti almeno 2 metri e rete a maglie larghe. Anche per le varietà nane e mezza-rama si utilizzano tutori (alti 1 metro) con rete per non far strisciare le piante sul terreno.

Raccolto e Conservazione
Raccolto: quando hanno raggiunto la dimensione varietale.
Conservazione : Le Taccole sono adatte alla surgelazione.




Utilizzi
In cucina, appena scottate e dopo aver eliminato l’eventuale “filo”.






Il Cece è un  legume di cui si consumano i semi ricchi di proteine.
Il Cece è una pianta erbacea dicotiledone annuale prostrata e alta anche un metro, con radici che presentano i classici tubercoli azoto-fissatori. Le foglie sono imparipennate e a margine dentato. I fiori, papilionati, sono in genere bianchi. Il frutto è un legume oblungo, pubescente e con 1-2 semi di grandezza, forma e colore variabile.
Il Cece è una leguminosa antica, originaria del Medio-oriente e coltivata nel Mediterraneo dall’età del bronzo e in America solo dal 1500.


Dizionario
Etimologia: Cicer= da latino cicer, ciceris =cece;arietinum=dal latino aries=ariete

Varietà di Cece
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Gruppo di appartenenza e cioè:

  • Kabuli (C. arietinum var. macrosperma) – portamento eretto della pianta,fiore bianco, seme grande, color crema e sferico. E’ il tipo più diffuso in Italia.
  • Desi (C. arietinum var. microsperma) – portamento semi-prostrato della pianta, fiore colorato, semi piccoli, di diversi colori e angolosi.

Colore dei semi




Ciclo colturale

Il Ciclo colturale del Cece comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Ceci. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ben drenato,senza ristagni,con una discreta presenza di argilla e non calcareo .La tessitura ideale è Franco-Argillosa o Franca. pH 6,5-8,0, con un valore ottimale di 7.Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato per evitare l’insorgenza di clorosi.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
Il Cece è molto sensibile alla salinità del suolo. L'apparato radicale del Cece può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 30°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Temperature oltre i 30°C determinano aborti e cascola fiorale.
Esposizione: Pieno sole.

Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Cece necessita di un suolo a reazione neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola,se troppo alcalino con Gesso agricolo.
Ammendanti - Il Cece necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Cece necessita di potassio e fosforo.
I Fertilizzanti idonei per il Cece sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per il Cece la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che è azotofissatore.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 40Kg/ha (4g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

Semina / Trapianto
Semina : a inizio primavera quando la temperatura è circa di 10°C ma in meridione è possibile seminare alcune varietà in autunno. Il sesto di impianto è di 50 cm tra le file e 20 cm sulla fila.1 grammo di semenza corrisponde  a circa 3 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi germinano in una settimana.



Consociazione e Rotazione
Consociazioni :il Cece si può consociare con Sedano,Lattuga,Rapa.
Rotazioni: la coltivazione del Cece sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 1 anno altre orticole non appartenente alle Leguminose.



Irrigazione
Il Cece è tollerante alla siccità ma l'irrigazione deve essere abbondante  soprattutto in fase di fioritura senza ristagni d’acqua.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,40 per i primi 20 giorni;Kc=1 per gli altri 30 giorni;Kc=1 per ulteriori 60 giorni;Kc=0,35 per gli ultimi 40 giorni).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella


La tecnica irrigua migliore per il Cece è quella a goccia con valori di restituzione idrica indicati in tabella.
Ammettendo,per esempio, di coltivare 3 file di Ceci lunghe 10m, durante la fase di raccolta in Giugno,si avrà:
27L/m· (10m · 3file)=810 Litri di acqua irrigua 1 volta alla settimana.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto: in estate quando le piante ingialliscono. Le piante si lasciano seccare al sole e si battono con un bastone per far uscire i ceci dai baccelli.
Conservazione : essiccati, in sacchetti di tela appesi.

Utilizzi

In cucina per zuppe, risotti, ecc. I Ceci si possono consumare anche freschi.




La Lenticchia è un  legume di cui si consumano i semi ricchi di proteine.
La Lenticchia è una pianta erbacea dicotiledone alta 50 cm con foglie alterne, paripennate a e margine intero. L’infiorescenza è un racemo di fiori bianchi striati di rosa. Il frutto è un legume romboidale e con 1-2 semi lenticolari di grandezza e colore variabile.
La Lenticchia è una leguminosa antiche, originaria del Medio-oriente e coltivata nel Mediterraneo dall’età del bronzo e in America solo dal 1500.

Dizionario
Etimologia: Lens=dal latino lens, lentis= lente;culinaris=dal latino culina= cucina
Frasi idiomatiche: ‘’Vendersi per un piatto di Lenticchie’’ – L’origine risale all’episodio biblico in cui Giacobbe ottenne l’importante diritto di primogenitura da Esaù dando in cambio a quest’ultimo,tornato stanchissimo e affamato dalla campagna,un piatto di umili lenticchie.

Varietà di Lenticchia
Si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Specie di appartenenza e cioè:

L. culinaris var. macrosperma – pianta con fiori pigmentati e seme grande.
L. culinaris var. microsperma - pianta con fiori e baccelli più piccoli e semi piccoli e sferici.




Colore dei semi





Ciclo colturale

Il Ciclo colturale della Lenticchia comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia le Lenticchie. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto,ben drenato,fertile,senza ristagni e non calcareo .La tessitura ideale è Franca. pH 6,5-8,0, con un valore ottimale di 7.Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato per evitare l’insorgenza di clorosi.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
La Lenticchia è  sensibile alla salinità del suolo. L'apparato radicale della Lenticchia può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 0°C / 30°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Temperature oltre i 30°C determinano aborti e cascola fiorale.
Esposizione: Pieno sole.


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Lenticchia necessita di un suolo a reazione neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola,se troppo alcalino con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Lenticchia necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Lenticchia necessita di potassio e fosforo.
I Fertilizzanti idonei per la Lenticchia sono
elencati a fianco.In alternativa si può  utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Lenticchia la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono  risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 40Kg/ha (4g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

Semina / Trapianto
Semina : a inizio primavera quando la temperatura è circa di 10°C ma in meridione è possibile seminare alcune varietà in autunno. Il sesto di impianto è di 50 cm tra le file e 20 cm sulla fila.1 grammo di semenza corrisponde  a circa 3 semi.

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi germinano in una settimana.




Consociazione e Rotazione
La Lenticchia in genere si coltiva da sola
Irrigazione
La Lenticchia è poco tollerante alla siccità e l'irrigazione deve essere abbondante  soprattutto in fase di fioritura senza ristagni d’acqua.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,40 per i primi 20 giorni;Kc=1 per gli altri 30 giorni;Kc=1 per ulteriori 60 giorni;Kc=0,3 per gli ultimi 40 giorni).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia

Raccolto e Conservazione
Raccolto: in estate quando le piante ingialliscono. Le piante si lasciano seccare al sole e si battono con un bastone per far uscire i semi dai baccelli.
Conservazione : essiccati, in sacchetti di tela appesi.

Utilizzi
In cucina per zuppe, risotti, ecc.Le Lenticchie a seconda delle varietà si possono cucinare direttamente o dopo averle lasciate in acqua per una nottata.




La Cicerchia è un  legume di cui si consumano i semi ricchi di proteine.
La Cicerchia è una pianta erbacea dicotiledone  annuale, semi-prostrata, alta 50-60 cm e non pubescente. Le foglie sono pennate e opposte e i fiori, papilionati, sono in genere bianchi, blu ma anche di altri colori. Il frutto è un legume oblungo e con 2-5 semi di grandezza e colore variabile.
La Cicerchia è una leguminosa antica, originaria del Medio-oriente e coltivata nel Mediterraneo dall’età del bronzo e in America solo dal 1500.





Dizionario
Etimologia: Lathyrus=dal greco λάθυρος (láthyros)=veccia; sativus=coltivato dal latino

Varietà di Cicerchia
Si distinguono solo per lievi variazioni di colore e grandezza dei semi.



Ciclo colturale
Il Ciclo colturale della Cicerchia comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia le Cicerchie. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - povero,pietroso,privo di umidità ed assolutamente senza ristagni idrici.La tessitura ideale è Sabbioso-Franca,Franco-sabbiosa e Franca. pH 6,5-8,0, con un valore ottimale di 7;non tollera i terreni acidi. L'apparato radicale della Cicerchia può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 35°C
Temperatura ottimale: 25°C /30°C
Esposizione: Pieno sole.






Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Cicerchia necessita di un suolo a reazione neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola,se troppo alcalino con Gesso agricolo.
Ammendanti - La Cicerchia non necessita particolarmente di sostanza organica.
Concimazione - La Cicerchia    necessita di potassio e fosforo.
I Fertilizzanti idonei per la Cicerchia    sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per la Cicerchia la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 40Kg/ha (4g/m2);per il fosforo e Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo. In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto,ed il rimanente in copertura
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

Semina / Trapianto
Semina : a inizio primavera quando la temperatura è circa di 10°C ma in meridione è possibile seminare alcune varietà in autunno. Il sesto di impianto è di 50 cm tra le file e 20 cm sulla fila.1 grammo di semenza corrisponde  a circa 3 semi.

Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.I semi germinano in una settimana.



Consociazione e Rotazione
La Cicerchia in genere si coltiva da sola
Irrigazione
La Cicerchia è molto tollerante alla siccità e l'irrigazione deve essere molto scarsa.
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Pacciamare con paglia

  • Raccolto e Conservazione
    Raccolto: in estate quando le piante ingialliscono. Le piante si lasciano seccare al sole e si battono con un bastone per far uscire i semi dai baccelli.
    Conservazione : essiccati, in sacchetti di tela appesi.

    Utilizzi
    In cucina per zuppe, risotti, ecc.  Le Cicerchie necessitano obbligatoriamente di ammollo in acqua per una notte prima di essere consumate.








    Pianta di cui si consumano i grossi semi ricchi di proteine. Ha proprietà antipertensive e di regolazione del colesterolo e glicemia. Da non confondere con le varietà ornamentali e da cucinare tramite rigorosa bollitura.
    Il Lupino Bianco è una pianta erbacea dicotiledone annuale e alta anche 150 cm, con radice fittonante e numerose radici laterali con tubercoli azoto-fissatori. Le foglie sono alterne, palmate e composte da foglioline lanceolate. L’infiorescenza è un grosso racemo con fiori bianchi e il frutto è un legume pubescente con 5-6 semi bianchi, grossi e lenticolari.
    Il Lupino Bianco viene coltivato fin dall’antichità sia nei Paesi mediterranei sia in Sud-America, non solo a scopo alimentare ma anche come pianta da sovescio. Nel 1900 si sono cominciate a selezionare varietà dolci senza alcaloidi di Lupino blu e giallo.

    Dizionario
    Etimologia: Lupinus=dal latino lúpus= lupo ;albus=dal latino albus =bianco; pilosus= dal latino pílus =pelo; luteus=giallo dal latino

    Varietà di Lupino Commestibile
    Si distinguono per la specie di appartenenza:

    Lupinus albus – il più coltivato in Italia, con fiori bianchi e semi del peso fino a 1 grammo.







    Lupinus pilosus – utilizzato per ottenere un surrogato del caffè. I fiori sono blu e i semi pesano fino a 250 grammi.







    Lupinus luteus – fiori gialli, profumati e semi con peso fino a 150 mg





    Ciclo colturale
    Il Ciclo colturale del Lupino comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando secchi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi,ossia i Lupini. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





    Suolo e Fattori climatici
    Terreno - sciolto,ricco, ben drenato e con un pò di sabbia.La tessitura ideale è Sabbioso-Franca,Franco-sabbiosa e Franca. Per il Lupino bianco il pH deve essere neutro, cioè 7; per il Lupino blu e giallo deve essere acido,cioè 6,0. L'apparato radicale della Cicerchia può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
    Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 30°C
    Temperatura ottimale: 20°C /25°C
    Tranne il Lupino giallo, gli altri sono sensibili al gelo e alla siccità.
    Esposizione: Pieno sole o Mezzombra.




    Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
    Correzione dell'acidità - Il Lupino necessita di un suolo a reazione neutra o acida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
    Ammendanti - Il Lupino necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
    Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, il Lupino  necessita di potassio e fosforo.
    I Fertilizzanti idonei per il Lupino  sono elencati a fianco.            La somministrazione di Azoto non si considera per il fatto che il Lupino è fortemente azotofissatore.
    In alternativa si può utilizzare un concime chimico binario P-K.
    Volendo fornire sostanza organica, possono   risultare utili i concimi organo-minerali.
    I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
    Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
    Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
    Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
    Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
    Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
    Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

    Semina / Trapianto
    Semina : a ottobre al Sud, a marzo al Nord e in modo da ottenere 15 piante al metro quadro distanziate di 40 cm.
    Germinazione dei semi : con basse temperature, i semi germinano con difficoltà. E’ per tale motivo che la semina si esegue in autunno o a fine inverno.



    Consociazione e Rotazione
    Il Lupino in genere si coltiva da solo.

    Irrigazione
    L'irrigazione deve essere abbondante  soprattutto in fase di fioritura senza ristagni d’acqua.
    Dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 70% di sabbia e 15% di argilla,l'apporto di acqua risulta pari ad una media di 22mm per ettaro,cioè 22L per metro quadro di terreno coltivato).
    In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

    Pratiche agronomiche supplementari
    • Eliminazione delle malerbe.
    • Rottura della crosta superficiale del terreno.
    • Pacciamare con paglia

    Raccolto e Conservazione
    Raccolto: a luglio quando la pianta comincia a seccare. In genere le piante si lasciano al sole sul campo per un paio di giorni.
    Conservazione : essiccati, in sacchetti di tela appesi.

    Utilizzi
    In cucina, dopo scrupoloso lavaggio in acqua e bollitura. L’acqua di cottura deve essere eliminata.





    La Soia è un ortaggio di cui si consumano i grossi semi molto ricchi di proteine, in particolare lisina, carboidrati e acidi grassi.
    La Soia è una pianta erbacea dicotiledone annuale alta 60 cm con foglie trifogliate e ricoperta da peluria bruna. I fiori sono violetti. Il frutto è un legume con 2-4 semi grossi di colore variabile.
    La Soia è di origine orientale e la coltivazione in Europa cominciò solo nel 1800. In molti Paesi viene coltivata la Soia ogm, da noi vietata, che è resistente ai diserbanti. La Soia Edadame è una varietà di Soia coltivabile alle nostre latitudini.









    Dizionario
    Etimologia: Glycine= dal greco γλῠκύς (glycýs)= dolce;max=dal latino maximus=più grande

    Varietà di Soia Edadame
    Si distinguono per il colore del seme:



    Ciclo colturale
    Il Ciclo colturale della Soia Edadame comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli che,quando ancora immaturi, vengono raccolti e sgusciati per estrarne i semi. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.






    Suolo e Fattori climatici
    Terreno - sciolto,ricco, ben drenato e con un pò di sabbia.La tessitura ideale è Sabbioso-Franca,Franco-sabbiosa Franca e Franco-Argillosa. pH 5,5-8,0, con un valore ottimale di 6,5.Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato per evitare l’insorgenza di clorosi.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari al 2,0-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
    La Soia edadame è moderatamente tollerante alla salinità del suolo (fino a valori di 5 dS/m). L'apparato radicale della Soia edadame può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
    Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 35°C
    Temperatura ottimale: 20°C /25°C
    Esposizione: Pieno sole.


    Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
    Correzione dell'acidità - La Soia edadame necessita di un suolo a reazione  subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
    Ammendanti - La Soia edadame necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
    Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, la Soia edadame necessita di potassio e fosforo.
    I Fertilizzanti idonei per la Soia edadame sono elencati a fianco.      La somministrazione di Azoto non si considera per il fatto che la Soia edadame è fortemente azotofissatrice. In alternativa si può utilizzare un concime chimico binario P-K.
    Volendo fornire sostanza organica, possono  risultare utili i concimi organo-minerali.
    I quantitativi da utilizzare si possono  calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
    Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
    Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
    Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
    Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
    Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
    Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

    Semina / Trapianto
    Semina : a maggio direttamente in campo con sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 5 cm sulla fila. In un metro quadro si possono coltivare circa 30 piante. 400g di semenza corrispondono a circa 1000 semi.
    Germinazione dei semi : dopo 8-9 giorni. La germinazione è accelerata  tenendo i semi in ammollo in acqua per una notte.



    Consociazione e Rotazione

    La Soia edadame in genere si coltiva da sola oppure con Mais.



    Irrigazione
    L'irrigazione deve essere abbondante  soprattutto in fase di fioritura senza ristagni d’acqua.
    Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella(Kc=0,50 per i primi 20 giorni;Kc=1,15 per gli altri 30 giorni;Kc=1,15 per ulteriori 60 giorni;Kc=0,5 per gli ultimi 25 giorni)
    .In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla Scheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa,per es 70% di sabbia e 15% di argilla,l'apporto di acqua risulta pari ad una media di 23mm per ettaro,cioè 23L per metro quadro di terreno coltivato).In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.
    La tecnica irrigua migliore per Soia edadame è quella a goccia con valori di restituzione idrica indicati in tabella.






    Pratiche agronomiche supplementari
    • Eliminazione delle malerbe.
    • Rottura della crosta superficiale del terreno.
    • Pacciamare con paglia

    Raccolto e Conservazione
    Raccolto: in genere a due mesi dalla semina, quando i semi immaturi sono verdi.
    Conservazione : essiccati, in sacchetti di tela appesi.

    Utilizzi
    In cucina dopo bollitura di 5 minuti. Dalla comune Soia (non la Edadame) si ricava anche farina, olio e latte di soia.








    E’ una leguminosa annuale di cui si consumano i semi, generalmente dopo tostatura, contenuti in baccelli legnosi sotterranei. E’ ricca di  proteine (soprattutto arginina) , olio  (acido oleico) e zinco, potassio, magnesio.
    L’Arachide è una pianta erbacea dicotiledone annuale, cespitosa, alta 50 cm, con radice fittonante e numerose radici laterali con tubercoli. Le foglie sono opposte, paripennate, composte da quattro foglioline.I fiori sono papilionati, gialli con venature rosse. Avvenuta la fecondazione, il peduncolo fiorale si allunga, l’ovario si interra e si sviluppa il legume che è oblungo, indeiscente, suberoso e con strozzature che separano le logge contenenti i semi. I semi sono in genere da due a cinque e di forma cilindrica ricoperti da una cuticola friabile bruno-rossa.
    L’Arachide coltivata deriva dall’incrocio di arachidi selvatiche sud-americane, conosciute fin prima della scoperta
    dell’America. L’America è il principale paese produttore.




    Dizionario
    Etimologia: Arachis= dal greco ἄρακίς (arakís)= pianta delle leguminose; hypogaea=sotterranea dal greco  ὑπο- (hypo-) =sotto e da γῆ (ge)= terra

    Varietà di Arachide
    Si distinguono per le seguenti caratteristiche :

    Tipologia e specie:



    Runner (Arachis hypogaea) – utilizzate per il burro d’Arachidi.




    Virginia (Arachis hypogaea) – utilizzate per snack e per il burro d’Arachidi.



    Spanish (Arachis fastigata) – utilizzate per snack e per il burro d’Arachidi.
    Valencia (Arachis fastigata) – utilizzate per snack


      
    Utilizzo

    • Snack
    • Burro
    • Olio

    Ciclo colturale
    Il Ciclo colturale dell'Arachide comincia con la semina seguita dalla germogliazione e accrescimento delle piante.In seguito la pianta fiorisce e,dopo,la fecondazione, il peduncolo fiorale si allunga, l’ovario si interra e si sviluppa il baccello sotterraneo che,quando secco, viene raccolto e sgusciato per estrarne i semi,ossia le Arachidi. Se i baccelli non vengono raccolti,il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi.





    Suolo e Fattori climatici
    Terreno - sciolto, sabbioso ed assolutamente senza ristagni idrici.La tessitura ideale è Sabbioso-Franca,Franco-sabbiosa e Franca. pH 6,0-7,0, con un valore ottimale di 6,5. L'apparato radicale dell'Arachide può raggiungere i 40 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm e  coltivare su filari rialzati.
    Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
    Temperatura ottimale: 25°C /30°C
    Esposizione: Pieno sole.






    Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
    Correzione dell'acidità - L'Arachide necessita di un suolo a reazione subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
    Ammendanti - L'Arachide necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
    Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,l'Arachide necessita di potassio,fosforo e magnesio.
    I Fertilizzanti idonei per l'Arachide sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.  Per l'Arachide la somministrazione di Azoto è limitata per il fatto che sono azotofissatrice.
    Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
    Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
    Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
    Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
    Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
    Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
    Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

    Semina / Trapianto
    Semina : in aprile- maggio direttamente in campo.Il sesto d’impianto è 40 cm tra le file e 30 cm sulla fila.I semi si interrano con la loro pellicina rossa. Per la semina non sono adatte le arachidi commerciali poiché sono tostate. Le Arachidi si seminano in luna crescente.
    Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C.La germinazione può essere favorita stendendo i semi su un panno umido.


    Consociazione e Rotazione
    L' Arachide in genere si coltiva da sola o con Pomodori.



    Irrigazione
    L'irrigazione deve essere regolare e abbondante fino alla fioritura. Interromperla prima del raccolto.
    In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

    Pratiche agronomiche supplementari
    • Eliminazione delle malerbe.
    • Rottura della crosta superficiale del terreno.
    • Pacciamare con paglia

    Raccolto e Conservazione
    Raccolto: in settembre-ottobre quando le piante ingialliscono. Le piante si lasciano seccare al sole.
    Conservazione : Le Arachidi possono essere tostate,anche n forno a microonde per 20 minuti.

    Utilizzi
    Come frutta secca e per il burro e l’olio di arachidi. Il burro di arachidi si ricava macinando le arachidi e impastando con olio vegetale (spesso di palma), sale e zucchero.








    E’ una pianta rampicante di cui si consumano i tuberi. Il resto della pianta è tossico per la presenza di rotenone (un insetticida). I tuberi contengono carboidrati, proteine, fosforo e calcio.
    La Patata messicana, o Jicama, è una pianta erbacea perenne dicotiledone rampicante fino a 5 metri di altezza. Le radici sono provviste di grossi tuberi commestibili giallognoli e con polpa color crema. Lo stelo è angolare, legnoso alla base e coperto di peluria bruna. Le foglie sono alterne, trifogliate, picciolate e l’infiorescenza è un racemo di fiori lilla. I frutti sono baccelli piatti con 6-12 semi, tomentosi all'esterno. I semi sono piatti, gialli, bruni o rossi.
    La Patata messicana è appunto originaria del Messico e venne esportata in Oriente dagli spagnoli.

    Dizionario
    Etimologia: Pachyrhizus= con radici ingrossate dal greco παχύς (pachýs)= grosso, grasso e da ῥίζα (rhíza)= radice ;erosus=dal latino  eródo =rodere,rosicchiato

    Varietà di Jicama
    Si distinguono per la specie di appartenenza che presentano tuberi di diversa grandezza :
    • Pachyrhizus erosus - Noto come Jicama messicano,è la varietà più comune.
    • Pachyrhizus ahipa - Noto come Jicama andino,ha una consistenza più lattiginosa .
    • Pachyrhizus tuberosus - Noto come Jicama dell'Amazzonia, cresce come arbusto.


    Ciclo colturale
    Il Ciclo colturale della Jicama comincia con la semina,o più comunemente con la germogliazione dei tuberi. Dopo l'accrescimento, la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli.Il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi provenienti dai baccelli oppure da nuovi tuberi.






    Suolo e Fattori climatici
    Terreno - sciolto, sabbioso,umido ma senza ristagni idrici.La tessitura ideale è Sabbioso-Franca,Franco-sabbiosa e Franca. pH 6,8,0-7,5, con un valore ottimale di 7,0. L'apparato radicale della Jicama può superare il metro di lunghezza ma è sufficiente lavorare il terreno fino a raggiungere i 60 cm di profondità.
    Temperatura minima e massima tollerata: 10°C / 35°C
    Temperatura ottimale: 25°C /30°C
    Esposizione: Pieno sole.







    Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
    Correzione dell'acidità - La Jicama necessita di un suolo a reazione neutra. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola,se troppo alcalino con Gesso agricolo.
    Ammendanti - La Jicama necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
    Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi,la Jicama necessita di potassio e fosforo.
    I Fertilizzanti idonei per la Jicama sono elencati a fianco.In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N. Fertilizzanti ad alto contenuto di azoto stimolano la crescita di foglie e steli a discapito dei tuberi.
    Volendo fornire sostanza organica, possono risultare utili i concimi organo-minerali.
    Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
    Concimazione di fondo autunnale – Con stallatico e/o compost ben maturi.
    Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
    Post-emergenza (fase vegetativa) - poco Azoto
    Fase vegetativa - Fosforo; Potassio
    Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 30 giorni dal raccolto.

    Semina / Trapianto
    Semina : si semina in contenitori alveolari in semenzaio caldo a marzo e si effettua il trapianto in campo un mese dopo. Più semplicemente, si interrano i tuberi con sesto d’impianto di 70 cm tra le file e 40 cm sulla fila.
    Germinazione dei semi : viene facilitata immergendo i semi in acqua per una notte. A 20°C la germinazione avviene in circa due settimane.



    Consociazione e Rotazione
    La Jicama si coltiva da sola.

    Irrigazione
    La Jicama non tollera i ristagni idrici ma richiede annaffiature costanti che impediscano al terreno di seccarsi.
    In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

    Pratiche agronomiche supplementari
    • Eliminazione delle malerbe.
    • Rottura della crosta superficiale del terreno.
    • Pacciamare con paglia
    • Tutoraggio - Essendo una pianta rampicante, la Jicama necessita di tutori alti almeno 3 metri.
    • Potatura - Cimare la pianta a 2 metri e rimuovere i fiori per ottenere una crescita contenuta ed una migliore produzione di tuberi.



    Raccolto e Conservazione
    Raccolto: i tuberi si raccolgono a 5-6 mesi dalla semina,prima che si formino i baccelli e prima delle gelate d’autunno quando il fogliame è morto. I tuberi con un diametro minore di 15cm sono più morbidi e più gustosi.
    Conservazione : i tuberi si conservano per due mesi in un luogo fresco e buio.Le piante di Jicama non sopravvivono all'aperto durante l'inverno.In primavera i tuberi possono essere ripiantati per far crescere nuove piante di jicama.

    Utilizzi
    I tuberi si consumano, tagliati a bastoncini e privati della buccia, crudi se giovani e lessati se maturi. Il sapore è dolce. Anche la buccia dei tuberi di jicama è tossica, quindi è fondamentale rimuovere tutta la buccia prima del consumo.






    Di questa pianta dai fiori molto decorativi, si possono consumare sia i tuberi sia i fagioli ricchi di proteine e amido sia i fiori.
    Il Glicine Tuberoso è una pianta erbacea perenne decidua con fusti volubili che raggiungono i quattro metri di lunghezza. L’infiorescenza è un grappolo pendulo con fiori rosa-rossi profumati. Se il clima è sufficientemente caldo, si sviluppano baccelli contenenti semi commestibili. Come tutte le leguminose, le radici sono azoto-fissatrici.
    I tuberi contengono circa tre volte il contenuto proteico di una patata,amido, calcio e ferro. Possiedono proprietà ipotensive,anti-colesterolo e antiossidante.
    E’ originario del Nord America ed utilizzato dai nativi fin da epoca antica. Si diffuse in Europa
    nel 1600 ma fu poi soppiantata dalla coltivazione della Patata anche se essa contiene una quantità assai minore di proteine.

    Dizionario
    Etimologia: Apios= dal greco ἄπιος (ápios)= pera: per la forma degli ingrossamenti tuberosi dei rizomi;americana=dal latino americanus= americano




    Varietà di Glicine tuberoso
    Si distinguono per la specie di appartenenza:
    • A. americana - noto anche come Amrican groundnut,è la varietà più comune.
    • A. fortunei- noto come Hodoimo in Giappone, è non è molto produttivo ma i tuberi sono grandi.
    • A. priceana-noto anche comeTraveller's Delight o Price's Groundnut, è la varietà meno comune.


    Ciclo colturale
    Il Ciclo colturale del Glicine tuberoso comincia con la germogliazione dei tuberi. Dopo l'accrescimento, la pianta fiorisce e si originano i frutti,cioè i baccelli.Il ciclo ricomincia l'anno seguente con la germinazione dei nuovi semi provenienti dai baccelli oppure da nuovi tuberi.







    Suolo e Fattori climatici
    Terreno - L'Apios in natura cresce lungo le rive di fiumi e laghi, in terreni argillosi ben drenati moderatamente calcari. La tessitura ideale è Sabbioso-Franca,Franco-sabbiosa e Franca. pH 5,0-8,0 con un valore ottimale di 7,0. L'apparato radicale dell'Apios  può raggiungere i 50 cm di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10 cm.
    Temperatura minima e massima tollerata: 15°C / 35°C
    Temperatura ottimale: 25°C /30°C
    Esposizione: Mezzombra nelle zone con estati calde;pieno sole nelle zone con estati miti.





    Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
    Correzione dell'acidità - L'Apios cresce in suoli di varia a reazione  subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo mentre se troppo acido con Calce agricola.
    Ammendanti - L'Apios necessita di una buona dotazione di sostanza organica.Si ricorre quindi  a letame, stallatico e/o  compost ben maturi.
    Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi, l'Apios necessita di potassio e fosforo.
    I Fertilizzanti idonei per l'Apios sono elencati a fianco.La somministrazione di Azoto non si considera per il fatto che l'Apios è fortemente azotofissatrice.In alternativa si può utilizzare un concime chimico binario P-K.
    Volendo fornire sostanza organica, possono   risultare utili i concimi organo-minerali.

    Semina / Trapianto
    Semina : Si interrano i tuberi in autunno o a marzo-aprile a 100 cm di distanza l’uno dall’altro. Le piante necessitano di tutori alti 3 metri. La propagazione per seme è molto rara poichè le piante spesso formano baccelli che contengono semi piccoli e non vitali. Inoltre i fiori presentano un meccanismo protettivo che impedisce l'impollinazione da parte degli insetti.





    Consociazione e Rotazione

    L'Apios si coltiva da sola oppure con Mais e Topinambur.




    Irrigazione
    L'Apios nel suo ambiente naturale cresce lungo i corsi d'acqua.Se coltivato in pieno sole richiede annaffiature regolari o irrigazione a goccia.
    In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

    Pratiche agronomiche supplementari
    • Eliminazione delle malerbe.
    • Rottura della crosta superficiale del terreno.
    • Pacciamare con paglia
    • Tutoraggio - Essendo una pianta rampicante, l'Apios necessita di tutori alti almeno 3 metri.
    • L'Apios è una pianta che può diventare invasiva.

    Raccolto e Conservazione
    Raccolto: i tuberi si raccolgono a 2-3 anni dall'impianto,in genere in autunno. I tuberi crescono in superficie e sono quindi facilmente estraibili.Durante l'inverno proteggere con uno spesso strato di foglie.Ogni pianta  produce anche 2 Kg di tuberi.
    Conservazione : i tuberi si conservano come le Patate in un ambiente fresco, umido e buio e immersi in sabbia umida.In frigorifero si conservano per lungo tempo.

    Utilizzi
    I tuberi si mangiano cotti  ed hanno un sapore di patata e nocciola. Si consumano lessati, fritti, o grigliati . I semi si consumano come i normali fagioli e anche i fiori sono edibili.
    4.0 / 5
    1 recensione
    0
    1
    0
    0
    0
    Inserisci la tua valutazione:
    Privacy Policy
    Cookie Policy
    © Copyright 2023 by De Horto.it
    La copia e/o la riproduzione anche di sole parti del sito è consentita solo previa autorizzazione scritta dell'Autore
    Torna ai contenuti