La Concimazione Fogliare - Orto - De Horto.it

Vai ai contenuti

La Concimazione Fogliare

MENU
CONCIMAZIONE FOGLIARE

La Concimazione fogliare è una tecnica integrativa di somministrazione delle sostanze nutritive attraverso gli organi aerei delle colture quali foglie,fusti e,in misura minore frutti,gemme e fiori. In genere viene utilizzata per fornire microelementi,fondamentali per la biologia vegetale ma fitotossici anche se solo leggermente in eccesso.
La Concimazione fogliare risulta particolarmente utile quando:
  • la disponibilità degli elementi nutritivi nel terreno è ostacolata da pH troppo alcalino o troppo acido
  • la disponibilità degli elementi nutritivi è ostacolata da un elevato contenuto di argilla e/o sostanza organica nel terreno
  • l’assorbimento è ostacolato da malattie dell’apparato radicale,da terreni asfittici e da terreni con salinità elevata.
  • le richieste nutritive sono particolarmente elevate in determinate fasi fenologiche
  • certi nutrienti assorbiti dalle radici presentano bassa mobilità all’interno della pianta.
     
Meccanismi di Assorbimento


Nonostante le foglie siano rivestite dalla cuticola costituita da sostanze idrofobe (come le cere)tra le sue cellule si trovano dei pori che permettono la comunicazione tra la superficie esterna della foglia e la parete cellulare delle cellule vegetali. I pori sono formati da sostanze in grado di legarsi all’acqua garantendone una certa permeabilità.
Inoltre la cuticola non è continua anche per la presenza di tricomi(peli)e,nella pagina inferiore,soprattutto per la presenza degli stomi.
Le vie di penetrazione della cuticola sono essenzialmente due:molecole senza carica attraversano la cuticola per diffusione e in maniera inversamente proporzionale al loro peso molecolare;le specie ioniche si muovono attraverso i
pori idratati che si possono allargare o restringere in base all'umidità dell'aria.
Una volta attraversata la cuticola,i nutrienti attraversano la membrana plasmatica delle cellule e si diffondono  nel citoplasma per garantire il metabolismo della pianta. In particolare quando le sostanze nutritive in forma ionica attraversano gli spazi vuoti del mesofillo fogliare,vengono poi assorbiti dalle cellule tramite proteine trasportatrici di membrana.Le sostanze nutritive possono passare nel tessuto vascolare della pianta tramite due vie:la via apoplastica ossia attraverso spazi vuoti tra cellule adiacenti e la via simplastica ossia attraverso canali detti plasmodesmi che mettono in comunicazione il citoplasma delle cellule.
Il meccanismo di penetrazione dell’acqua e nutrienti in essa disciolti attraverso gli stomi è ancora poco chiaro,ma è certo che in prossimità di essi la cuticola è più sottile e permeabile.Negli stomi,anche se numerosi,il passaggio diretto dei nutrienti è limitato solo a molecole piccole.


Efficienza dell'assorbimento

L’entità dell’ assorbimento dipende da vari fattori tra i quali:
-Peso molecolare dell’elemento:molecole con basso peso molecolare vengono assorbite più facilmente rispetto a quelle con peso molecolare significativo (per es. lo ione Potassio con PM=39,1 è assorbito maggiormente rispetto al Ferro-EDDHA)
-Carica dello ione:molecole senza carica (come l’Urea)vengono assorbite più facilmente rispetto agli ioni positivi o negativi (come il Calcio e i Fosfati).
-Gli ioni con una sola carica vengono assorbiti più facilmente rispetto agli ioni con più cariche.
-Come per il suolo,anche per le foglie esiste una Capacità
di Scambio Cationico fogliare.Maggiore è  la CSC maggiore è l’ assorbimento (per es. la CSC fogliare del Pomodoro ha valore pari a 58,6meq/100g  e quella del Fagiolo 43meq/100g).
-L’assorbimento dei nutrienti avviene in tempi diversi.
-Una maggiore umidità (70%)e temperature miti (20°C)agevolano l’assorbimento ampliando la larghezza dei pori della cuticola e rendendola meno impermeabile.
-L’irraggiamento solare agevola l’assorbimento poiché provoca l’apertura degli stomi.Tuttavia le gocce di fertilizzante vengono asciugate più velocemente.
-Poca presenza di vento agevola la permanenza della soluzione fertilizzante sulla foglia evitandone l’evaporazione.All’interno della pianta i nutrienti circolano in modo diverso.
-Il Boro presenta in genere bassa mobilità ma può variare a seconda della coltura.
-L’ assorbimento è direttamente proporzionale al tempo di permanenza della soluzione fertilizzante sulla foglia e alla superficie bagnata.
-L’ assorbimento dipende dal pH della soluzione fertilizzante: pH acidi sono migliori per fosforo e zinco,pH neutri per l’urea. In generale è ottimale un pH di 4,5-6.
-Le foglie giovani assorbono più efficacemente rispetto a quelle vecchie.
-Foglie in condizione di stress idrico o malate assorbono in misura molto inferiore e sono soggette a fenomeni di fitotossicità.
-Foglie coriacee e/o cerose assorbono in misura molto inferiore
                         

Condizioni operative
 
Non è necessaria una particolare apparecchiatura poichè le soluzioni fogliari possono essere applicate tramite nebulizzatori.
  • Non applicare i prodotti prima di una pioggia perchè verrebbero ovviamente dilavati.
  • Eseguire la concimazione fogliare al mattino presto o nel tardo pomeriggio poichè l'umidità è maggiore e le foglie sono in uno stato di pieno turgore con i pori ben aperti.
  • Operare in totale assenza di vento
  • Irrigare le piante un giorno prima della nebulizzazione, per evitare che la pianta soffra per stress idrico
 
 
Fertilizzanti fogliari

Sono formulati in modo tale da essere facilmente solubili in acqua ed assorbiti dai tessuti vegetali e sono quindi in forma liquida,polvere e/o microcristallina con elevata purezza,basso indice di salinità,assenza di cloro e compatibilità con fitofarmaci .Alcuni sono consentiti in agricoltura biologica.
Generalmente con tali fertilizzanti vengono apportati Ferro,Manganese,Zinco,Boro e Rame ma anche macro e meso-elementi.I microelementi sono quasi sempre in forma chelata.
Sangue fluido - rinverdente naturale,apporta ferro complessato  con la molecola dell’emoglobina consentendo un’azione contro la clorosi ferrica.Apporta anche azoto organico prontamente disponibile. Gli interventi si eseguono in genere ogni 10 giorni alla dose di 250g/500L.Permesso in agricoltura biologica.
Borlanda fluida - contenente potassio,generalmente con dosaggio di 1-2 ml/L.Permessa in agricoltura biologica.
Concimi azotati - rappresentati molto spesso da una miscela di Azoto nitrico,ammoniacale e ureico con l'aggiunta di un inibitore della nitrificazione(3,4 DMPP) con la funzione di ridurre le perdite di azoto per dilavamento e volatilizzazione. Si utilizzano durante le fasi di crescita vegetativa generalmente con un dosaggio di 150÷300 ml/100litri.Non sono permessi in agricoltura biologica.
Concimi potassici - contengono spesso potassio carbonato e si utilizzano durante le fasi le fasi produttive generalmente con un dosaggio di 100-200g/100litri.Non sono permessi in agricoltura biologica.
Fosfito di potassio - apporta fosforo e potassio e stimola le difese endogene della pianta.Generalmente si eseguono 2-4 interventi ogni 15 giorni alla dose di 200-300g/100L. Non è permesso in agricoltura biologica.
Solfato Potassico idrosolubile - si utilizza nelle fasi successive alla allegagione e durante le fasi di maturazione dei frutti generalmente con un dosaggio di 400÷800 g/100litri.Non è permesso in agricoltura biologica.
Zolfo - sospensione liquida di zolfo elementare di dimensioni estremamente ridotte che garantisce un’ampia area di contatto.Si utilizza durante le fasi le fasi di crescita vegetativa e produttive generalmente con un dosaggio di 100÷150 ml/100litri.Permesso in agricoltura biologica.
Solfato di magnesio - aumenta la mobilità degli ioni dei fluidi interni della pianta ed accelera  la traslocazione di Calcio e Boro all’interno dei frutti. Diminuisce il punto di congelamento della linfa, aumentando la resistenza della pianta al freddo e agisce anche come filtro per la protezione contro i raggi UV.Generalmente si eseguono 2-4 interventi ogni 15 giorni alla dose di 200ml/100L. Non è permesso in agricoltura biologica.
Calcio chelato -  l'agente complessante è in genere il ligninsolfonato d’ammonio,molecola organica di origine vegetale,molto stabile alla luce e quindi molto indicato per concimazioni fogliari. Generalmente si eseguono 2-3 interventi ogni 8 giorni alla dose di 300ml/100L. Non è permesso in agricoltura biologica.
Magnesio chelato - l'agente complessante è in genere il ligninsolfonato d’ammonio e gli interventi si eseguono in genere ogni 8 giorni alla dose di 200ml/100L durante la fruttificazione. Non è permesso in agricoltura biologica.
Boro etanolammina - il Boro è complessato con etanolammina, molecola organica che stabilizza il principio attivo, migliorandone l’assorbimento.In genere si eseguono 2-3 trattamenti durante le fasi di pre-fioritura e allegagione  alla dose di 70-150ml/100L.Permesso in agricoltura biologica.
Manganese chelato -  l'agente complessante è in genere il ligninsolfonato d’ammonio. Generalmente si eseguono interventi ogni 15 giorni alla dose di 180g/100L. Permesso in agricoltura biologica.
Zinco chelato - l'agente complessante è in genere il ligninsolfonato d’ammonio e gli interventi si eseguono in genere ogni 15 giorni alla dose di 80-150g/100L. L'altro agente complessante utilizzato è l'EDTA ma in questo caso si sospendono le applicazioni 3 settimane prima del raccolto poichè conferisce un sapore amaro.Permessi in agricoltura biologica.
Ferro chelato - l'agente complessante è in genere DTPA che è in grado di migliorare l’assorbimento del ferro da parte dei tessuti fogliari ed è altamente fotostabile. Utile per la cura e prevenzione della clorosi ferrica.Gli interventi si eseguono in genere ogni 10 giorni alla dose di 130-160ml/100L.Permesso in agricoltura biologica.
Rame chelato - l'agente complessante è in genere l' EDTA che fornisce un’eccellente penetrazione e  traslocazione e attraverso i vasi linfatici.Da utilizzare ogni tre settimane solo in caso di bisogno alla dose di 200-250 ml/1ooL.Permesso in agricoltura biologica.
Molibdeno - solubile in acqua e spesso in miscela con altri microelementi,si utilizza alla dose di 200-400g/100L.Permesso in agricoltura biologica.

Formulati fogliari particolari

Biostimolanti - prodotti generalmente organici che migliorano la resistenza agli stress climatici,idrici, nutritivi e da fitopatologie. Il meccanismo di azione si basa sull’incremento del metabolismo delle piante,regolando la produzione di ormoni,di fattori di crescita,ecc.
Contengono molto spesso aminoacidi di origine animale (plasma e idrolizzati proteici)e/o vegetale (estratti d'alga) con l'aggiunta a volte di auxine,gibberelline, betaine,ecc.Il contenuto in aminoacidi contenuto nel prodotto viene a volte descritto tramite un Aminogramma.
Tra le alghe che vengono utilizzate le più comuni sono l'Ascophyllum nodosum,l'Ecklonia maxima e Macrocystis integrifolia.
L'acido jasmonico e gli jasmonati sono fitormoni che agiscono come biostilomanti e come elicitori.Sono estratti dal Gelsomino e regolano la crescita e lo sviluppo delle piante e la difesa contro stress fisici,chimici e biotici.
Poiché le condizioni di stress vengono diminuite, la pianta rafforza le pareti cellulari producendo salicilati, ormoni vegetale inibitori della crescita. I salicilati sono quindi antagonisti degli jasmonati ed attualmente si stanno studiando prodotti che rendano compatibili i due composti.

Tensioattivi - riducono la tensione superficiale delle gocce delle soluzioni nutritive aumentandone la permanenza sulle foglie.
Bagnanti - sono una categora di tensioattivi che aumentano la superficie di contatto tra goccia e foglia, riducendo lo scorrimento superficiale e formando un velo liquido.
Collanti/Adesivanti - favoriscono l'adesività del prodotto sulla sulla superficie delle foglie diminuendone il dilavamento e la evoaporazione.
Umidificanti - mantengono l’umidità sulla superficie delle foglie in modo tale che le soluzioni nutritive
possano penetrare dentro la pianta evitando la cristallizzazione
Antitraspiranti - formano un film protettivo sulla superficie delle foglie limitando la perdita in acqua ma garantendo gli scambi gassosi.
Penetranti/Veicolanti - favoriscono una rapidapenetrazione del prodotto nei tessuti vegetali e la loro mobilità all'interno della pianta.
Elicitori - sostanze che stimolano uno stato di stress inducendo una risposta biochimica di difesa nella pianta.Alcuni elicitori simulano in particolare uno stress salino.




4.0 / 5
1 recensione
0
1
0
0
0
Inserisci la tua valutazione:
Privacy Policy
Cookie Policy
© Copyright 2023 by De Horto.it
La copia e/o la riproduzione anche di sole parti del sito è consentita solo previa autorizzazione scritta dell'Autore
Torna ai contenuti