Le Chenopodiacee - Orto - De Horto.it

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Le Chenopodiacee

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Le Biete (o Bietole) da costa e da taglio sono ortaggi di cui si consumano rispettivamente le coste carnose e le foglie. Sono fonte di vitamina A, C e K  e di sali minerali (ferro e potassio). Contengono anche una certa quantità di acido ossalico, non adeguato a coloro che soffrono di calcoli renali.  
La Bieta è una pianta erbacea dicotiledone biennale ma coltivata come annuale. Le foglie grandi, ovali, lisce o bollose, presentano un picciolo carnoso bianco, giallo o rosso, che rappresenta la parte che si consuma. L’infiorescenza è una spiga, mentre il frutto è un glomerulo con 4-5 semi.
La Bieta è di origine mediterranea e già al tempo dei Romani se ne conoscevano varietà con coste diversamente colorate. Nell’arco della storia, dalla Bieta si sono ottenute le Erbette.

















Dizionario

Etimologia:Beta=dal latino Beta=Bietola;vulgaris=dal latino vulgus=volgo,di grande diffusione,comune;cicla=dal latino cyclus=ciclo,in riferimento al ciclo biennale della pianta

Varietà di Bieta

Colore della costa
La costa può essere bianca, rossa, gialla,arancione,verde. In genere le Biete colorate hanno una costa più sottile rispetto a quelle bianche, ma sono molto decorative.Le Biete colorate vengono a volte classificate come Beta vulgaris var. cycla subsp. flavescens.




Parte della pianta consumata
Si distinguono le Biete da Costa e da taglio (Erbette). Tra le biete da taglio alcune varietà sono utilizzate come baby leaf,ossia sono raccolte quando giovani per insalate.

Foglie
Possono essere più o meno lisce o bollose.Le varietà bollose resistono maggiormente al freddo e possono essere coltivate in inverno eventualmente sotto tunnel.




Ciclo colturale
Il ciclo colturale della Bieta comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine che si accrescono gradualmente fino ad arrivare alla dimensione adeguata per il raccolto.Quindi fioriscono e infine appassiscono. In natura il ciclo si ripete che la germinazione dei nuovi semi.
 
A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) della Bieta può essere precoce (Biete da taglio),medio-precoce (raccolto estivo),medio-tardivo(raccolto autunnale) e tardivo (raccolto invernale).

Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato, eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è quindi Franco-Sabbiosa,oppure Franca.
pH neutro o subacido,cioè 6,0-7,0 con un valore ottimale di 6,5.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale della Bieta può raggiungere i 30 cm
di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm.

Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 30°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole/Mezzombra




Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Bieta necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a letame, stallatico e/o compost ben maturi.
Concimazione - Evitare un eccessivo apporto di azoto che incrementerebbe l'accumulo di nitrati dannosi alla salute.
I Fertilizzanti idonei per la Bieta sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K a basso titolo di N.
Volendo fornire sostanza organica,possono
risultare utili i concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard
elencati in figura.Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha
(15g/m2);per il Fosforo e per il Potassio la dose standard dipende
dalla dotazione presente nel suolo.
In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi:un 50% subito prima dell’impianto, ed il rimanente in copertura.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – con stallatico e/o compost ben
maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) -  poco Azoto
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 15 giorni dal raccolto.


Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la
soluzione nutritiva.La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi.

Semina / Trapianto
Semina : le Biete da costa si seminano da marzo a luglio in semenzaio aperto o in contenitori alveolari interrando in ogni alveolo 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina. Il trapianto in campo si effettua quando le piantine hanno 4-5 foglie. Oppure si possono seminare direttamente in campo a postarelle. Il sesto di  impianto è 40 cm tra le file e 30 cm sulla fila. Le Biete da taglio si seminano a spaglio sempre da marzo a luglio in pieno campo o a file distanti 20 cm tra loro.Le Biete si seminano in luna calante e per non far montare le piante a seme occorre non seminare o trapiantare con temperature troppo basse. Per un fabbisogno di 16 kg di Biete da costa occorrono 30 piante. In un metro quadro si possono collocare 8 piante di Bietola da Costa.1 grammo di semenza corrisponde a circa 60 semi (glomeruli).
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione

Consociazioni: la Bieta si può consociare con Lattuga,Carota,Cavoli, Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione della Bieta sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni un'altra orticola non appartenente alle Chenopodiacee.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere costante,con  frequenti interventi irrigui a bassi volumi di adacquamento.Per le Biete seminate in primavera irrigare subito dopo la semina per favorire la germinazione,mentre per quelle seminate in autunno irrigare subito 5 giorni prima della semina e subito dopo la semina.Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc
per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in
tabella.(Kc=0,50 per i primi   15gg;Kc=1,05 per i seguenti 25gg; Kc=1,05 per ulteriori 20gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 23mm,cioè 23L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico per l'intero ciclo colturale pari a quello in tabella.



Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamare con paglia o con telo pacciamante plastico nero.

Raccolto e Conservazione
Man mano che le coste delle Biete si sviluppano, si raccolgono quelle più esterne. Le Erbette si tagliano alla base e poi ricacciano.
Le Biete da costa possono svernare in campo eventualmente protette con tessuto non tessuto o sotto tunnel. Le erbette si consumano fresche.





Utilizzo
In cucina cotte.










La Barbabietola ( detta anche Bietola da Orto) è un ortaggi di cui si consuma la radice carnosa. E’ fonte di vitamina B e sali minerali (ferro e potassio). Contiene antociani che rafforzano le vene capillari e ferro che è utile contro l’anemia. Essendo notoriamente ricca di zuccheri, non è adatta ai diabetici.
La Barbabietola è una pianta erbacea dicotiledone biennale ma coltivata come annuale. La radice è un fittone ingrossato. Le foglie sono grandi e venate di rosso. L’infiorescenza è una spiga con fiorellini verdi e con 5 petali. Il frutto è costituito da due acheni contenenti i semi. Più propriamente il seme è un glomerulo costituito
di più semi saldati assieme. La riproduzione avviene tramite i semi.
La Bieta è di origine mediterranea e già al tempo dei Greci e dei Romani si utilizzava come alimento e come medicinale. Nell’ Ottocento ebbe inizio la produzione di zucchero da parte dei francesi. La Barbabietola da zucchero è una Beta varietà saccharifera mentre quella ad uso alimentare è var. cruenta. Esiste poi la Barbabietola da foraggio (Beta vulgaris var. crassa), mentre la Beta vulgaris var. cycla rappresenta la Bieta da coste.




Dizionario
Etimologia:Beta=dal latino Beta=Bietola;vulgaris=dal latino vulgus=volgo,di grande diffusione,comune;cruenta=dal latino cruentus=colo sangue,in riferimento al colore della radice

Varietà di Barbabietola
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :
Forma della radice
Può essere tonda,piatta,allungata,cilindrica,conica.
 


Colore della polpa
Può essere rossa-violacea, gialla, bianca o con screziature circolari concentriche.
La barbabietola bianca ha sapore più delicato e non macchia le mani quando tagliata.


Tipo di seme
Può essere plurigerme o monogerme. Il primo tipo si ottiene dalle infiorescenze a spiga ed essendo un glomerulo con più semi  saldati tra loro, si ottengono più piantine che vanno poi diradate. Grazie ad accurate selezioni di Barbabietola a fiore singolo e non a infiorescenza, si sono ottenuti i semi monogerme dai quali si ottengono singole piantine. Oggi il secondo tipo di seme è quello più richiesto in commercio


Dolcezza
Essendo ricca di zuccheri,la Barbabietola può essere più o meno dolce. Il grado di dolcezza si misura in Brix °Bx

Colore della Foglia
Generalmente le foglie della Barbabietola sono verdi con nervature e picciolo più o meno rossi.In alcune varietà le foglie sono interamente rosse e in questo caso sono spesso utilizzate cotte come gli spinaci.


Ciclo colturale
Il ciclo colturale della Barbabietola comincia con la semina seguita dalla germogliazione delle piantine.La radice si accresce gradualmente fino ad arrivare alla dimensione adeguata per il raccolto.Quindi le pinate fioriscono e infine appassiscono. In natura il ciclo si ripete che la germinazione dei nuovi semi.
A seconda della varietà,il ciclo colturale (e quindi la raccolta) della Barbabietola può essere precoce,medio-precoce ,medio-tardivo e tardivo.



Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato, eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è quindi Franco-Sabbiosa,oppure Franca.
pH neutro o subacido,cioè 6,0-7,0 con un valore ottimale di 6,5.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale della Barbabietola può raggiungere i 30 cm
di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm.

Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 30°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole/Mezzombra



Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - La Barbabietola necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subacida. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo alcalino si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a stallatico e/o compost ben maturi.Evitare il letame altrimenti le radici si biforcano.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi (che assicurano l’apporto di azoto, fosforo e potassio) la Barbabietola necessita di boro.Essendo la Barbabietola un ortaggio da radice particolare importanza riveste il tenore in Fosforo.
I Fertilizzanti idonei per la Barbabietola sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K ,con alto titolo in Fosforo e un concime che fornisca  boro.
Volendo fornire sostanza organica,possono
risultare utili i concimi organo-minerali.

I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha
(15g/m2);per il Fosforo e per il Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo.In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.L’apporto di azoto, se supera le 60 unità, è ammesso solo se frazionato in almeno due interventi.

Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto e Boro; Fosforo; Potassio
Post-emergenza (fase vegetativa) -  poco Azoto
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 15 giorni
dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli
opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di microelementi come il Boro.



Semina / Trapianto
Semina : le Barbabietole si seminano da marzo a maggio in semenzaio aperto o in contenitori alveolari (per ogni alveolo si introducono 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina), oppure direttamente in campo con sesto d’impianto di 30 cm tra le file e 20 cm sulla fila. Se la varietà è plurigerme occorre diradare le piantine. Le Barbabietole si  seminano in luna calante. Per accelerare la  germinazione lasciare i semi in acqua per un giorno.Per un fabbisogno di 18 kg di Barbabietole occorrono 70 piante. In un metro quadro si possono collocare 20 piante.1 grammo di semenza corrisponde  a circa 50 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 20°C. I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: la Barbabietola si può consociare con Lattuga,Sedano,Cavoli, Cipolla.
Rotazioni: la coltivazione della Barbabietola sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni un'altra orticola non appartenente alle Chenopodiacee.




Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere costante,con  frequenti interventi irrigui a bassi volumi di adacquamento.Per le Barbabietole seminate in primavera irrigare subito dopo la semina per favorire la germinazione,mentre per quelle seminate in autunno irrigare subito 5 giorni prima della semina e subito dopo la semina.Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc     
per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella.(Kc=0,50 per i primi 15gg;Kc=1,05 per i seguenti 25gg; Kc=1,05 per ulteriori 20gg e Kc=0,95 per gli ultimi 10gg).
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 23mm,cioè 23L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico per l'intero ciclo colturale pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamatura con paglia.

Raccolto e Conservazione
Le Barbabietole si raccolgono quando la radice è a completo sviluppo, in genere 3-4 mesi dopo la semina e le foglie cominciano appassire.
Le Barbabietole si conservano in locale fresco e asciutto in cassette con sabbia umida recidendo le foglie.

Utilizzo
In cucina cotte o al forno.In alcune varietà le foglie possono essere utilizzate cotte come gli spinaci.










Lo Spinacio è un ortaggio di cui si consumano le foglie. E’ fonte di vitamina A e C, sali minerali, acido folico e luteina. Lo Spinacio contiene anche una certa quantità di ossalati, non adeguati a coloro che soffrono di calcoli renali.  
Lo Spinacio è una pianta erbacea dicotiledone biennale ma coltivata come annuale ed è inoltre dioica, cioè esiste una ‘’pianta maschio’’ e una ‘’pianta femmina’’. Le foglie sono disposte a rosetta con forma ovale o appuntita. L’infiorescenza è una spiga con fiorellini verdi che danno un grappolo di frutti contenenti i semi. La riproduzione avviene tramite i semi.

Gli Spinaci si consumavano già 2000 anni fa in Persia e furono successivamente esportati in Sicilia dagli Arabi.







Dizionario
Etimologia:Spinacia=dall'arabo isbinãkh=Spinacio;oleracea=dal latino oleraceus=erbaceo oppure olus=verdura

Varietà di Spinacio
Le varietà si distinguono per le seguenti caratteristiche :

Tipo di foglia
Può essere liscia, bollosa (o Savoy type) o semi-bollosa (semi-savoy). Le varietà con foglia più stretta e appuntita si dicono di tipologia orientale,le altrd di tipologia europea.







Utilizzo
Si distinguono Spinaci da consumo fresco, da surgelati, da industria. Per Spinacino si intende uno Spinacio raccolto allo stadio giovanile quando le foglie sono piccole e tenere e consumabili crude come baby leaf.Alcune varietà sono particolarmente adatte alla coltivazione come Spinacino.

Resistenza alla salita a seme (bolting resistence)
Lo Spinacio è una coltura tipicamente autunnale o primaverile,adatto a temperature fresche o miti.A temperature elevate,lo Spinacio tende a fiorire e produrre semi e non è più consumabile.Si sono così sviluppate varietà che,per la loro rapida crescita o la loro resistenza al calore,sono più o meno adatte alla coltivazione estiva.


Ciclo colturale

Si distinguono Spinaci precoci e tardivi, autunno-invernali, primaverili e, seppur raramente, estivi. In genere gli Spinaci autunno-invernali sono a foglia bollosa o semi-bollosa, quelli primaverili-estivi a foglia liscia.




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato, eventualmente con aggiunta di un po’ di sabbia.La tessitura ideale è quindi Franco-Sabbiosa,oppure Franca.
pH neutro o subalcalino,cioè 7,0-7,8 con un valore ottimale di 7,5.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale dello Spinacio può raggiungere i 30 cm
di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm.

Temperatura minima e massima tollerata: -3°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Pieno sole/Mezzombra



Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Lo Spinacio necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subalcalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a stallatico e/o compost ben maturi.
Concimazione - Oltre a compost o stallatico pellettato maturi (che assicurano l’apporto di azoto, fosforo e potassio) lo Spinacio necessita di calcio.
I Fertilizzanti idonei per lo Spinacio sono elencati a fianco.
In alternativa si può utilizzare un concime chimico ternario N-P-K ,con basso titolo in Azoto e un concime che fornisca calcio.
Volendo fornire sostanza organica,possono risultare utili i
concimi organo-minerali.
I quantitativi da utilizzare si possono calcolare con il metodo del Bilancio Previsionale,oppure con il metodo delle Dosi Standard elencati in figura.
Per l'Azoto la dose standard è pari a 150Kg/ha (15g/m2);per il
Fosforo e per il Potassio la dose standard dipende dalla dotazione presente nel suolo.In ogni caso adeguare l'apporto in base alle particolari condizioni e non superare il limite massimo MAS.
L’apporto di azoto, se supera i 100Kg/ha, è ammesso solo  se  frazionato in almeno due interventi.
Meno professionalmente i fertilizzanti si possono distribuire seguendo le istruzioni in etichetta e secondo il seguente calendario:
Concimazione di fondo autunnale – con stallatico e/o compost ben maturi.
Pre-semina –poco Azoto; Fosforo; Potassio;Calcio
Post-emergenza (fase vegetativa) -  poco Azoto
Prima del completo sviluppo - escludere la concimazione a 15 giorni dal raccolto.
Oltre alla classica concimazione al suolo con fertilizzanti solidi,si può anche decidere di utilizzare la tecnica della fertirrigazione e/o la concimazione fogliare.La prima deve essere impostata solo dopo gli opportuni calcoli per la soluzione nutritiva.
La seconda risulta particolarmente utile per la somministrazione di
microelementi come il Calcio.



Semina / Trapianto
Semina : direttamente in campo a spaglio o a file con sesto d’impianto di 20 cm tra le file e 10 cm sulla fila a settembre o a marzo. Lo Spinacio si semina in luna calante. La semina nei mesi caldi porta la pianta a seme. Per quattro persone occorrono almeno 50 piante;se consumati cotti ne occorrono molti di più. 1 grammo di semenza corrisponde  a circa 80 semi.
Germinazione dei semi : è richiesta una temperatura di 18°C.  I semi germinano dopo 4 giorni.

Consociazione e Rotazione
Consociazioni: lo Spinacio si può consociare con fagioli, sedano, porro, piselli, rape. In particolare,poiché bisogna evitare di utilizzare fertilizzanti azotati, l’azoto necessario può rendersi disponibile consociando con leguminose.
Rotazioni: la coltivazione dello Spinacio sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni un'altra orticola non appartenente alle Chenopodiacee,meglio se una Leguminosa.


Irrigazione
L'irrigazione in generale deve essere costante,con  frequenti interventi irrigui a bassi volumi di adacquamento soprattutto per le varietà estive per non far salire le piante a seme e meglio per infiltrazione laterale.Evitare assolutamente i ristagni idrici.
Per una programmazione accurata dell'irrigazione adottare il Metodo del Bilancio Idrico tenendo presente che i valori di Kc per le diverse fasi fenologiche sono calcolate dal grafico e in tabella (Kc=0,70 per i primi 20gg;Kc=1 per i seguenti 20gg; Kc=1per ulteriori 15gg e Kc=0,95 per gli ultimi 5gg)..
In alternativa,dai valori del tenore in sabbia e argilla del suolo il volume irriguo totale si ricava dalla cheda irrigua (per un terreno con tessitura tendenzialmente franco-sabbiosa(per es.15% di argilla e 70% di sabbia,l'apporto massimo di acqua per ettaro e per l'intero ciclo colturale risulta pari a 23mm,cioè 23L per metro quadro di terreno coltivato).
In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamare con paglia.

  • Consigliabile allestire una rete ombreggiante in estate.
  • In inverno proteggere con tunnel di plastica.


Raccolto e Conservazione
Gli Spinaci si raccolgono scalarmente recidendo foglie esterne più grandi o recidendo la pianta intera (che poi ricaccia).
Gli Spinaci svernano se protetti con tessuto non tessuto. In alternativa si possono surgelare.

Utilizzo
In cucina cotti o crudi.





L’Agretti è una pianta nota anche come Barba dei Frati o Roscano. Si consumano le foglie giovani filiformi ricche di sali minerali.
L’Agretti è una pianta annuale alofita, cioè cresce spontanea nelle aree costiere dove il terreno è ricco di sale. La pianta in completo sviluppo è un cespuglio con infiorescenze che emergono alla base delle foglie. La riproduzione avviene tramite i semi.
L’Agretti ha origini mediterranee e il nome scientifico Salsola soda deriva dal fatto che in passato si bruciava la pianta adulta per ottenere ceneri ricche appunto di carbonato di sodio  detto comunemente soda.


Dizionario
Etimologia:Salsola=dal latino Salsus=Salato,in riferimento alla capacità dell'Agretti di sopportare condizioni saline;soda=dall’arabo suwwād,nome di una pianta che cresce vicino alle coste, dalle cui ceneri si ricava il carbonato di sodio


Varietà di Agretti
L'Agretti vero e proprio è la Salsola soda,ma esiste anche un'altra specie commestibile denominata Salsola komarowii,o più comunemente Salicornia giapponese.Un'altra Salicornia è quella europaea.


Ciclo colturale

Dopo la semina e il germogliamento,la pianta si sviluppa sino a diventare simile ad un'erbe carnosa ed è a questo punto che si raccoglie.In seguito la pianta si sviluppa ulteriormente ramificandosi e fiorendo. Con la formazione dei semi il ciclo ricomincia.






Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato,con aggiunta di sabbia.La tessitura ideale è quindi Franco-Sabbiosa.
pH neutro,subacido o subalcalino,cioè 6,5-7,5 con un valore ottimale di 7,0.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale dell'Agretti può raggiungere i 20 cm di profondità.
Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm.
L'Agretti è molto resistente alla salinità del suolo.

Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - L’ Agretti necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra, subacida o subalcalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola e se troppo basico si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a stallatico e/o compost ben maturi.
Concimazione - Si ricorre solo ad ammendanti come compost o stallatico pellettato maturi.Evitare concimi troppo ricchi di azoto perché l’ Agretti tende ad accumulare nitrati dannosi alla salute.L'apporto di calce o gesso fornisce una adeguata quantità di calcio.



Semina / Trapianto
Semina: dal momento che l’Agretti cresce spontaneo nelle zone costiere dove il clima è mite, si semina in primavera a file direttamente in campo con sesto d’impianto di 20 cm sulla fila e tra le file. Dal momento che si raccoglie allo stadio giovanile, è consigliabile seminare scalarmente per ottenere un raccolto continuo e in luna indifferente anche se di solito si preferisce la fase crescente.
L'Agretti si può anche coltivare in vaso come se fosse semplice erba.
Germinazione dei semi: prima di seminare occorre tenere in acqua i semi per una notte.

Consociazione e Rotazione
L'Agretti si coltiva da solo oppure con Brassicacee quali il Broccolo,la Rapa,il Cavolo oppure con il Pomodoro.
La coltivazione dell'Agretti sulla stessa proda si può effettuare dopo aver coltivato per 2 anni un'altra orticola non appartenente alle Chenopodiacee.



Irrigazione
Saltuaria,quando il terreno è asciutto e senza creare ristagni.In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamatura con paglia.
  • Consigliabile allestire una rete ombreggiante in estate.
  • In inverno proteggere con tunnel di plastica.

Raccolto e Conservazione
Le foglie giovani e tenere si recidono alla base o si estirpa l’intera pianta a circa un mese dalla semina quando alta circa 20 cm. Se si recide,L'Agretti ricaccia per successivi raccolti.
L'Agretti si consuma fresco oppure dopo bollitura nel congelatore.In campo non resiste al gelo.

Utilizzo
In cucina cotti.











L’Atriplice è una pianta erbacea annuale alta oltre un metro con fusto eretto,angoloso e portamento piramidale.Foglie triangolari,acute, intere o poco sinuose,con margine liscio o con qualche dente.In estate, gli steli si allungano,si ramificano e producono infiorescenze con fiori verdastri o rossastri.I semi sono minuti e neri raccolti in una infruttescenza membranacea.
L’Atriplice è originario dell’Asia centrale (Mongolia), e si è poi diffuso in Europa e Nord America. Noto fin dagli antichi Romani, se ne faceva particolarmente uso nel Medioevo,ma poi fu rimpiazzato dallo Spinacio.Attualmente viene spesso coltivato nei Paesi dell’Est Europa ed è molto ricercato in ambito gastronomico.
Le foglie di Atriplice hanno proprietà diuretiche e lassative.

Dizionario
Etimologia: Atriplex=dal latino triplex=triplice,in riferimento alla forma triangolare delle foglie; capacità hortensis: in latino significa orticolo,in riferimento alla coltivazione dell'Atriplice negli orti.





Varietà di Atriplice
In linea generale si possono distinguere le seguenti varietà:
Atriplex hortensis var. alba - foglie verde chiaro
Atriplex hortensis var. Green Orach -steli robusti e foglie verdi
Atriplex hortensis var. rubra - steli, foglie e infiorescenze rossastre

Oltre alle varietà si sono ottenute diverse cultivars


Ciclo colturale

Dopo la semina e il germogliamento,la pianta si sviluppa fino a raggiungere le dimensioni adatte al raccolto.In seguito la pianta si sviluppa ulteriormente fiorendo. Con la formazione dei semi il ciclo ricomincia.




Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa.
pH neutro o subalcalino,cioè 7,0-7,8 con un valore ottimale di 7,5.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo può anche assumere valori superiori a 10 g/Kg.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale dell'Atriplice può raggiungere i 30 cm
di profondità. Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm.
L'Atriplice sopporta bene la salinità del suolo

Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 25°C
Esposizione: Pieno sole


Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - L'Atriplice necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subalcalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola e se troppo basico si corregge con Gesso agricolo.

Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a letame,stallatico e/o compost ben maturi.
Concimazione - Si ricorre solo ad ammendanti come compost.letame o stallatico pellettato maturi.Evitare concimi troppo ricchi di azoto perché l'Atriplice tende ad accumulare nitrati dannosi alla salute.



Semina / Trapianto
Semina:l'Atriplice si semina a marzo-aprile in contenitori alveolari interrando in ogni alveolo 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina. Il trapianto in campo si effettua ad aprile. Oppure si può seminare direttamente in campo a marzo a postarelle. Il sesto di impianto è 40 cm tra le file e 40 cm sulla fila. L'Atriplice si semina in luna calante.
Germinazione dei semi: I semi germinano dopo 20 giorni ad una temperatura minima di 10-15°C.


Consociazione e Rotazione

In genere l'Atriplice si coltiva da solo oppure con il Pomodoro.




Irrigazione
L'Atriplice sopporta bene la siccità ma è preferibile che l'irrigazione sia regolare altrimenti la pianta monta a seme.Evitare comunque ristagni idrici. In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitativo massimo idrico pari a quello in tabella.

Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamatura con paglia.
  • Cimare spesso le piante per evitare che vadano a seme.

Raccolto e Conservazione
Si raccolgono le foglie frequentemente, man mano che si sviluppano,rendendo possibile un secondo raccolto dopo circa 4 settimane. Una volta raccolte, le foglie appassiscono dopo poche ore. Vanno, quindi, consumate molto rapidamente. In alternativa, le foglie possono essere congelate come gli spinaci.

Utilizzo

Le foglie tenere si utilizzano in cucina subito dopo il raccolto, crude o cotte come gli spinaci di cui hanno un sapore simile.Le cultivar a foglie rosse non perdono il colore dopo la cottura.









E’ una pianta di cui si consumano le foglie tenere con proprietà depurative  e antianemiche. Non è indicata a coloro che soffrono di gotta e reumatismi.
Il Farinello Buon-Enrico è una pianta erbacea perenne tipica delle zone montane. Dal rizoma sotterraneo emerge il fusto con foglie alterne verde scuro e di aspetto farinoso. L’infiorescenza è una spiga con fiori verdi ermafroditi. I frutti sono capsule contenenti un seme.
Il Farinello Buon-Enrico, pur essendo di origine sud-europea, veniva e viene tutt’oggi particolarmente coltivato nel Regno Unito al posto degli spinaci. Attualmente è molto ricercato in ambito gastronomico.

Dizionario
Etimologia:Chenopodium= dal greco χήν (chen)«oca» e πόδιον(podion)« piccolo piede», per la somiglianza delle foglie con le zampe d’oca ;Bonus-henricus=dal latino in riferimento ad  Enrico IV di Navarra, chiamato dai francesi “Le bon Henry” e che fu un protettore dei botanici



Varietà di Farinello
Oltre al Farinello comune esiste anche una cultivar a foglie variegate.

Ciclo colturale

Dopo la semina e il germogliamento,la pianta si sviluppa fino a raggiungere le dimensioni adatte al raccolto.In seguito la pianta si sviluppa ulteriormente fiorendo e formando il rizoma. Con la formazione dei semi e il germogliamento del rizoma l'anno successivo,il ciclo ricomincia.





Suolo e Fattori climatici
Terreno - sciolto e ben drenato.La tessitura ideale è Franco-Sabbiosa.
pH neutro o subalcalino,cioè 7,0-7,5 con un valore ottimale di 7,0.
Il tenore in Calcare attivo nel suolo è bene non superi i 10g per Kg di terreno esaminato.La quantità di Sostanza organica è bene sia pari all' 1,5-3,0% e costituita da ammendanti ben maturi.
L'apparato radicale del Farinello può raggiungere i 30 cm di profondità.
Consigliabile lavorare il terreno per ulteriori 10cm.

Temperatura minima e massima tollerata: 5°C / 25°C
Temperatura ottimale: 15°C / 20°C
Esposizione: Pieno sole





Correttivi,Ammendanti e Fertilizzanti
Correzione dell'acidità - Il Farinello necessita di un suolo a reazione tendenzialmente neutra o subalcalina. Di conseguenza se il pH del suolo è troppo acido si corregge con Calce agricola e se troppo basico si corregge con Gesso agricolo.
Ammendanti - La dotazione in sostanza organica deve essere buona ricorrendo eventualmente a letame,stallatico e/o compost ben maturi.
Concimazione - Si ricorre solo ad ammendanti come compost.letame o stallatico pellettato
maturi.Evitare concimi troppo ricchi di azoto perché il Farinello tende ad accumulare nitrati dannosi alla salute.






Semina / Trapianto
Il Farinello si semina a ottobre in contenitori alveolari interrando in ogni alveolo 2-3 semi per poi lasciare una sola piantina. Il trapianto in campo si effettua ad aprile. Oppure si può seminare direttamente in campo a marzo a postarelle. Il sesto di impianto è 80 cm tra le file e 50 cm sulla fila.




Consociazione e Rotazione
Il Farinello si coltiva da solo ed essendo una pianta perenne le rotazioni non si effettuano.

Irrigazione
Regolare,senza creare ristagni.In mancanza di analisi del suolo,si ammette un quantitavo massimo idrico pari a quello in tabella.


Pratiche agronomiche supplementari
  • Eliminazione delle malerbe.
  • Rottura della crosta superficiale del terreno.
  • Eventuale pacciamare con paglia.

Raccolto e Conservazione
Si raccolgono le foglie in primavera-estate e si lascia poi ricrescere la pianta. E’ consigliabile cominciare a raccogliere a partire dal secondo anno dalla semina.
Essendo una pianta perenne sverna in campo senza problemi.

Utilizzo

Le foglie tenere si utilizzano in cucina lessate, ma anche crude in insalata. Hanno un sapore simile a quello degli spinaci.








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