Le Aromatiche ed Officinali
MENU
Le Piante Aromatiche
Le piante aromatiche contengono sostanze gradevoli al gusto e all’olfatto e sono usate soprattutto fresche,per insaporire senza alterare troppo il sapore delle pietanze e che spesso aggiunte nei piatti verso la fine della cottura o a cottura ultimata.
Molto spesso hanno anche proprietà officinali ma generalmente solo a dosi significative. Alcune,se utilizzate in eccesso possono essere persino tossiche. Per esempio,il Dragoncello è una tipica pianta aromatica utilizzata in cucina e con proprietà digestive,ma se assunto in grande quantità può causare problemi neurologici e aborto.
La caratteristica principale delle piante aromatiche consiste nel fatto che in esse sono contenuti Oli essenziali responsabili del buon profumo e delle proprietà salutari,ma anche delle controindicazioni tossiche. Gli Oli essenziali delle aromatiche si utilizzano in aromaterapia e sono ottenuti per distillazione degli organi della pianta in cui sono contenuti.
La Progettazione delle Aree aromatiche


Il Suolo e l'Esposizione per le Aromatiche

Per quanto riguarda l'esposizione,per alcune aromatiche deve essere in pieno sole,mentre per altre in mezzombra. Tutte devono essere rigorosamente protette dal vento.
Molte Aromatiche si possono coltivare anche in vaso o cassoni.In Commercio si possono trovare terricci specifici per le Aromatiche,utili soprattutto per la coltivazione in vaso.
Gli Ammendanti e i Concimi

Generalmente le Aromatiche non sono molto esigenti per quel che riguarda la concimazione.In genere è sufficiente somministrare concimi organici come stallatico,compost,farina d'ossa,cenere,ecc.Solo in casi eccezionali si può ricorrere anche a concimi chimici ternari a basso titolo di Azoto.
La Semina e altre Tecniche riproduttive
In linea generale,le Aromatiche possono essere suddivise in piante erbacee (di solito annuali) e in piante semi-legnose a portamento più o meno arbustivo (di solito perenni).Le prime vengono assai spesso seminate direttamente in campo in file o a postarelle o in semenzaio in contenitori alveolari per poi essere trapiantate a dimora con il corretto sesto d'impianto (oppure si possono acquistare). Nel caso della semina diretta si procede in seguito ad un adeguato diradamento.
Le Aromatiche perenni invece si acquistano presso i garden centers oppure,se si ha già a disposizione almeno una pianta,tramite tecniche di riproduzione vegetativa come:

una lastra di vetro o sacchetti di polietilene trasparente per mantenere elevata l'umidità e si lascia a mezzombra. Dopo un certo periodo di tempo la talea emette le radici e i nuovi germogli.Per essere certi di avere un buon esito,conviene ottenere più di una talea,alcune delle quali anche cimate nella porzione superiore.
Le talee erbacee si fanno generalmente in primavera,mentre le talee legnose nella tarda estate.



Il Fabbisogno idrico
La necessità di acqua varia a seconda dell'Aromatica coltivata.In genere occorre una buona irrigazione subito dopo la semina o il trapianto,mentre in seguito è sufficiente mantenere il terreno appena umido. Alcune Aromatiche invece prediligono un suolo piuttosto asciutto. In ogni caso sono da evitare molto attentamente i ristagni idrici.
Pratiche Agronomiche supplementari
Pacciamatura - Utile per impedire la crescita delle malerbe e mantenere il suolo umido. In genere si utilizza materiale organico come paglia o erba sfalciata.
Rottura della crosta superficiale e diserbo manuale - Se non si pratica la pacciamatura occorre diserbare estirpando le malerbe manualmente e rompendo la crosta del suolo con un sarchiello.
Ombreggiamento - Alcune Aromatiche richiedono mezzombra soprattutto in estate. Si possono utilizzare reti ombreggianti.

germogliazione e formare una struttura armoniosa a cespuglio. La potatura deve essere leggera,senza tagliare la parte lignificata.Le piante aromatiche erbacee con la fioritura perdono il loro aroma, e quindi è bene eliminare i boccioli fiorali.

Protezione invernale - Proteggere dal freddo con paglia.Alcune piante perenni non sono resistenti al freddo e devono passare la stagione fredda in vaso in locali luminosi e freschi.
Il Raccolto
Le Piante Aromatiche si raccolgono in periodi e con modalità dipendenti dall'organo prelevato:
Foglie - se fresche si raccolgono in primavera o,se possibile,a fine estate, quando la pianta ha una seconda fase di
crescita e in una giornata asciutta.
Foglie e steli - si raccolgono poco prima che la pianta fiorisca e a mezzogiorno, quando il loro contenuto di olio essenziale è al massimo.
Fiori - si raccolgono al mattino, dopo che la rugiada si è asciugata, ma prima che i fiori siano sciupati dal sole.
Frutti secchi - Si raccolgono a completo sviluppo compresi i semi.
Semi - Si raccolgono nel tardo pomeriggio recidendo l'intero stelo e si lasciano ulteriormente seccare in un sacchetto di carta. I semi dei frutti secchi vengono raccolti quando i frutti sono completamente maturi.
Rizomi, tuberi e bulbi - Si raccolgono da una pianta di 2-3 anni, dopo il disseccamento della parte aerea.
Piante erbacee intere - Si raccolgono all’inizio della fioritura o subito prima in giornate asciutte, prive di rugiada. Si
recidono ad alcuni centimetri dal suolo e si privano delle zone secche o ingiallite o malate.
La Conservazione

Il tempo di essiccazione varia a seconda della parte utilizzata:8-10 giorni per le foglie; 3-4 giorni per i fiori.
In genere si consiglia di rinnovare il prodotto come minimo ogni anno e la quantità di 1Kg è più che sufficiente.
Da 1 kg di foglie ed erbe intere si ottengono circa 150 grammi di droga secca; da 1 kg di rami si ottengono circa 400 grammi di droga secca.
Il prodotto essiccato si conserva poi in barattoli di vetro sterilizzati con acqua bollente.
In commercio esistono appositi essiccatori.
I Costituenti delle Piante Aromatiche

Fenilpropani - Sono rappresentati in particolare dall'eugenolo,umbelliferone e dalle cumarine. Le cumarine sono responsabili dell'azione fototossica di alcune ombrellifere.Il contatto con le foglie di quese piante seguito da un'esposizione solare può provocare un arrossamento molto intenso della pelle.
Acidi idrossicinnamici - Sono rappresentati in particolare dall'acido caffeico
Flavonoidi - Sono rappresentati in particolare da quercetina,antocianosidi,catechine,isoflavoni.Sono composti
che rafforzano i vasi sanguigni e hanno proprietà antinfiammatorie. Alcuni sono diaforetici o diuretici, migliorano la circolazione della pelle e dei reni.
Terpeni - Sono rappresentati in particolare dai costituenti degli oli essenziali,quali il mentolo,il timolo,geraniolo, mircene, la canfora, il limonene,ecc.
Si tratta di composti volatili,dal profumo gradevole e proprietà benefiche ad eccezione di alcuni come il tujone, sospettato di essere neurotossico.
Diterpeni - Sono rappresentati dai principi amari delle Labiate e dallo Steviolo.
Triterpeni - Sono rappresentati in particolare dalla glicirrizina, il principio dolce della liquirizia, e gli acidi olenolici. Le saponine sono triterpeni legati a zuccheri. Hanno proprietà tensioattive, emulsionante comportandosi come saponi naturali. Questa proprietà li rendono purificanti ed emollienti ed utili per il trattamento dei problemi della pelle. Le saponine vengono utilizzate anche come espettoranti e per combattere le affezioni delle vie respiratorie.
Tetraterpeni - Sono rappresentati dai carotenoidi, responsabili del colore di molti frutti (licopene, beta-carotene ) e fiori (luteolina). Alcuni di essi hanno azione provitaminica.
Polifenoli - sono composti caratterizzati da proprietà antiossidante,antibatterica,antivirale, anticancerogenica e antinfiammatoria.Un polifenolo è il resorcinolo.
Tannini - Sono derivati dell'acido tannico ed hanno proprietà antinfiammatoria, antisettica, emostatica. Sono composti caratterizzati dal sapore astringente.
Sesquiterpeni - Una classe importante è quella dei lattoni sesquiterpenici, che rappresentano i principi amari
delle Composite.Un rappresentante è il farnesolo.
Mucillagine e gomme - Hanno un'azione emolliente e vengono usate per tossi secche, stomaco e intestino irritato.
Resine - Sono sostanze appiccicose contenenti un olio volatile. secreta dalle piante come protezione contro le infezioni.
Salicilati - Sono analgesici, antisettici e antinfiammatori.
Oli essenziali - La maggior parte delle erbe che contengono oli essenziali sono antisettiche, antinfiammatorie, antimicotiche e agiscono sulla stimolazione del sistema immunitario.
Le Avversità


Ciononostante i relativi pochi insetti dannosi sono elencati nelle
raffigurazioni a lato.




Ancora più raramente le piante aromatiche sono soggette ad
attacchi fungini,batterici e da virus.Questo grazie alle proprietà antimicrobiche degli oli essenziali in esse contenuti.Ciononostante le possibili avversità da microrganismi sono elencate nelle raffigurazioni a lato.In particolare sono soprattutto da temere gli attacchi fungini che portano le radici a marcescenza ma in genere ciò avviene solo in presenza di suoli compatti e con ristagni idrici.
Tra le patologie fungine si possono citare l'alternariosi (da Alternaria solani),la fusariosi (da Fusarium tabacinum),la
muffa grigia (da Botrytis cinerea),la peronospora (da Phytophthora nicotianae,P. drechsleri,P.cryptogea,P. tentaculata e Peronospora lamii),l'oidio (da Erysiphe polygoni),la ruggine (da Puccinia menthae).I funghi che infestano le radici sono rappresentati da Rhizoctonia solani,Sclerotinia sclerotiorum, Phoma multirostrata,Thielaviopsis basicola e Cylindrocarpon destructans.








L’Origano è noto sin dal tempo dei Romani.

L'Origano contiene un olio essenziale con terpinene, carvacrolo, timolo, mircene, cariofillene, cineolo.Ha proprietà antisettica e disinfettante,revulsiva, antispastica, digestiva, espettorante e sudorifera.

Origanum majorana (Maggiorana) - si distingue per fusto pubescente e foglie picciolate ristrette alla base.
Origanum onites (Origano siciliano) - si distingue per fusti con peli fitti e setole patenti, foglie sessili
ovate, brattee ovali-rombiche cigliate sul bordo e corolla bianca.
Origanum hirtum - Ha un portamento strisciante di crescita, e produce foglie molto aromatiche, di colore verde scuro. I fiori bianchi appaiono in spighette terminali o ascellari nel mese di luglio.
Origanum dictamus (Dittamo di Creta) - Le foglie grigio-verdi sono opposte, ovali e ricoperte da una peluria bianca che gli dà una consistenza vellutata. I fiori sono di color rosa pallido tendenti al viola, formano grappoli allungati e fioriscono nei mesi estivi.Ha un gusto molto più delicato rispetto all’Origano officinale.



L'Origano richiede un terreno gessoso e ben drenato.Esposizione in pieno sole.

Concimare poco con letame maturo,stallatico o compost.


La semina si effettua in marzo-aprile, oppure per talea o radice in autunno.Quando le piante hanno tre o quattro foglioline, si possono distanziare.

Con gli ortaggi, l'Origano e la Maggiorana si possono consociare con carote, cipolle, barbabietole e cetrioli.

Il terreno va mantenuto umido, ma senza eccessi idrici.

Pacciamatura con paglia.

Si raccolgono le foglie e le sommità fiorite secondo il bisogno. Per l'essiccazione,raccogliere mazzetti di fiori e foglie a metà estate tagliando i fusti alla base e lasciarli capovolti in ambiente asciutto e poco illuminato per 5 giorni.
L'aroma si intensifica con l'essiccazione.L'Origano si può anche congelare.

un ottimo aperitivo.
La Maggiorana si presta per gli stessi utilizzi.


L'Origano può essere danneggiato da afidi,cicaline e alcuni lepidotteri.
Tra le malattie crittogamiche si può citare l'Oidio






l'arrivo dei primi freddi, la Santoreggia montana invece va riparata dal gelo nelle regioni in cui è più intenso e persistente.
Gli antichi Egizi e i Greci ritenevano che la santoreggia avesse proprietà afrodisiache e per questo nel Medioevo era vietato coltivarla nei chiostri dei monasteri.I Greci usavano la santoreggia per uccidere larve di zanzara.

La Santoreggia contiene acidi fenolici liberi, soprattutto acido rosmarinico e un olio essenziale con carvacrolo, p-cimene, timolo, terpinene.Possiede proprietà antisettiche, toniche, stimolanti, antiossidanti,antireumatiche, carminative, digestive ed espettoranti.

La Satureja hortensis e montana sono le Santoregge più comuni,ma esistono molte altre specie annuali o perenni,tra cui:
Satureja douglasii - pianta annuale che produce lunghi steli rampicanti. Necessita di una esposizione in mezzombra e atmosfera umida. Ha un sapore delicatamente mentolato.
Satureja spicigera - pianta perenne tappezzante. Necessita di un terreno calcareo ben drenato.Ha un aroma più pungente.
Satureja thymbra - pianta perennante con portamento strisciante.Necessita di un terreno calcareo ben drenato.Ha un aroma molto pungente.


particolarmente fertile.Esposizione in pieno sole.Resiste bene al caldo intenso.

La Santoreggia non necessita di fertilizzazioni ma può essere concimata una volta ogni 4 mesi con poco fertilizzante contenente azoto e potassio.La concimazione può anche essere compiuta prima della semina, utilizzando del letame maturo o compost.


Per la Santoreggia montana la divisione dei cespi va compiuta nel periodo compreso tra marzo ed aprile estraendo il pane di terra e dividendo il cespo in più parti.La propagazione per talea si ottiene con rami lunghi circa 10 cm ed erbacei prelevati in primavera o semilegnosi, dopo agosto. La radicazione avviene velocemente e le nuove piante possono essere trapiantate nell’annata successiva.Si può anche procedere per propaggine.


Con gli ortaggi, la Santoreggia si può consociare con fagioli,cipolle,bieta,barbabietola e lattuga. Svantaggiosa è invece la consociazione con le piante del genere Artemisia come il Dragoncello e l'Abrotano.

La Santoreggia sopporta bene la siccità, tuttavia nel corso della stagione estiva è è sufficiente un’irrigazione molto abbondante ogni 3 settimane. Prima di procedere con le annaffiature si deve controllare che il terreno sia completamente asciutto.
Evitare assolutamente i ristagni idrici che danneggiano molto la pianta per la comparsa di marciumi radicali.


Le foglie della Santoreggia si raccolgono in estate e autunno se utilizzate fresche, mentre se si
vogliono essiccare vanno raccolte in primavera prima che avvenga la fioritura.
La Santoreggia si risemina naturalmente.


La Santoreggia è poco soggetta all’attacco da parte di insetti.
Se coltivata in un ambiente particolarmente umido, può essere infestata da funghi come l’oidio che si manifesta con delle macchie di colore bianco farinoso che appaiono soprattutto sulle foglie e sui germogli. Inoltre, un’eccessiva irrigazione può causare marciume radicale che può anche portare alla morte della pianta.Un'altra malattia crittogamica è la Peronospora.




Il Timo è una pianta perenne suffrutice, alta 10-60 cm, con fusti eretti,ramosi,che tendono a lignificare formando cespugli. Le radici sono fascicolate.Le foglie sono lanceolate-lineari, opposte, sessili o brevemente picciolate, di colore grigio-verde, più chiaro nella pagina inferiore per la presenza di peli.L' infiorescenza è una spiga allungata con fiori roseo-biancastri bilabiati.Il frutto è un tetrachenio.
Gli antichi Egizi utilizzavano il Timo per imbalsamare i defunti. Gli antichi Greci lo bruciavano come incenso aromatico. I soldati Romani facevano un bagno di Timo prima di entrare in guerra. I Romani cominciarono ad introdurre il timo in cucina.

Il Timo contiene un olio essenziale i cui componenti principali sono il timolo, il p-cimene , il carvacrolo, il gamma-terpinene, il borneolo e il linalolo.
I rami,le foglie e i fiori possono essere impiegati in infusione per calmare la tosse, le irritazioni
dell'apparato respiratorio e il raffreddore e anche per migliorare la digestione. Ha proprietà antispasmodiche, stomachiche,antisettiche.






particolarmente fertile.Esposizione in pieno sole.Resiste bene al caldo intenso,poco al gelo.

Concimare poco con letame maturo,stallatico o compost.


molto ricco di sabbia, coprendo appena il seme. Le piantine verranno trapiantate a gruppi di 2 o 3 in singoli vasi e quando saranno ben cresciute e irrobustite verranno poste in terreno.
La propagazione avviene anche per talee apicali estive o propaggini.

Con gli ortaggi, il Timo si può consociare con carote,cavoli,lattuga e patate.

Il Timo sopporta bene la siccità, tuttavia nel corso della stagione estiva è è sufficiente un’irrigazione molto abbondante ogni 3 settimane. Prima di procedere con le annaffiature si deve controllare che il terreno sia completamente asciutto.
Evitare assolutamente i ristagni idrici che danneggiano molto la pianta per la comparsa di marciumi radicali.

Potare moderatanente per aiutare la pianta a ricacciare e prolungare la durata.

aerato e all’ombra. Le foglie vengono poi separate dai ramoscelli secchi e conservate in recipienti di
vetro o porcellana.

Il Timo viene utilizzato per aromatizzare brodi, ripieni, minestre,il pesce, verdure,pollo.


Il Timo può essere danneggiato da afidi e alcuni lepidotteri.
Tra le malattie crittogamiche si può citare l'Alternariosi.





E' una pianta originaria delle coste del Mediterraneo.

Dalle foglie del Rosmarino si estrae un olio essenziale incolore o giallognolo,contenente pinene, canfene, cineolo, eucaliptolo, canfora e borneolo.
Le foglie possiedono proprietà aromatiche, stimolanti l'appetito e le funzioni digestive, stomachici, carminativi, utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie, tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea.I fiori hanno proprietà simili alle foglie.







Concimare con letame maturo,stallatico o compost.


1-2 piante di Rosmarino sono più che sufficienti per il fabbisogno familiare.


Con gli ortaggi, il Rosmarino si può consociare con carote, fagioli e barbabietole.
Vantaggiosa è anche a consociazione con la Salvia.


Potatura - Piante ben sviluppate di Rosmarino possono essere utilizzate e leggermente potate per creare siepi.

Le foglie fresche si raccolgono tutto l'anno a seconda delle necessità. Per l'essiccazione si tagliano foglie,
ramoscelli e fiori in aprile-giugno e si appendono in ambiente asciutto,areato e poco illuminato.

Le foglie appena raccolte profumano la carne cotta,le grigliate,il pesce,ecc.


Il Rosmarino può essere danneggiato da cicaline,cocciniglie e alcuni lepidotteri coleotteri.
Tra le malattie crittogamiche si possono citare la il Marciume radicale,l'Alternariosi,laPeronospora, la Botrite.





Le foglie, di forma oblunga sono semplici, opposte,picciolate, persistenti, ricoperte da una leggera peluria.
Le infiorescenze sono spighe terminali di fiori ermafroditi,di color blu -violetto.Il frutto è un tetrachenio ovoidale con semi piccolissimi di colore marrone scuro.
La Salvia è originaria delle zone mediterranee e utilizzata già dagli antichi Romani e dai Greci per le sue proprietà curative e considerata sacra.Un tempo si credeva che avesse proprietà afrodisiache.

L' olio essenziale della Salvia officinalis contiene tujone, cineolo, borneolo, linalolo, β-terpineolo e β-cariofillene con proprietà antisettiche. Nella Salvia sono anche presenti principi amari come la salvina e la picrosalvina che agiscono sull'apparato gastro-intestinale; l'acido carnosico antiossidante ed anti-infiammatorio;triterpeni come amirina, betulina, acido crategolico; acidi fenolici quali acido caffeico, acido rosmarinico, acido clorogenico ed acido ferulico che stimolano la cistifellea;flavonoidi come luteolina, salvigenina, genkwanina, cirsimaritina ed ispidulina, con azione antiossidante ed estrogenica. La proprietà estrogenica conferisce inibizione della sudorazione e della secrezione di latte materno. La Salvia possiede anche attività diuretica,balsamica ed ipoglicemica.


Le varietà differiscono per il colore delle foglie.






1-2 piante di Salvia sono più che sufficienti per il fabbisogno familiare.



Con gli ortaggi, la Salvia si può consociare con carote, fagioli, cavoli,piselli, e finocchi. Svantaggiosa è invece la consociazione con cetriolo e lattuga.



Evitare assolutamente i ristagni idrici che danneggiano molto la pianta per la comparsa di marciumi radicali.
Più precisamente,l'apporto idrico si può stimare tramite bilancio sapendo che Kc assume i valori descritti in tabella oppure ci si riferisce al volume di adacquamento massimo in base alla tessitura del suolo.

- Eliminazione delle malerbe.
- Eventuale paccianatura con paglia.

La Salvia viene raccolta all’inizio della fioritura,preferibilmente nel pomeriggio per una migliore qualità dell’essenza. Le foglie vengono essiccate,preferibilmente in un essiccatoio alla temperatura di 50° C.

Le foglie di Salvia sono utilizzate per piatti a base di carni e formaggi,minestre,ripieni e sughi.Le foglie sono ottime fritte in pastella.


La Salvia può essere danneggiata da afidi,cicaline,cocciniglie,psille, alcuni coleotteri e diversi lepidotteri .
Tra le malattie crittogamiche si possono citare la Peronospora e l'Oidio.







giallastre picciolate, cuoriformi con orli dentellati e arrotondati, opposte.Le infiorescenze sono racemi con fiori bilabiati, ermafroditi,di colore giallastro che diventa bianco-rosato dopo la fecondazione.I frutti sono tetracheni contenenti piccoli semi bruni.
Originaria del sud dell'Europa o dell'Asia occidentale, questa pianta è giunta in Europa tramite gli Arabi.Le sue virtù erano già note nella Grecia antica.Il naturalista romano Plinio il Vecchio, la raccomandava per arrestare le emorragie.I
medici arabi raccomandavano la Melissa per le sindromi nervose ed ansiose. Cominciò ad essere coltivata negli orti dei conventi con l’arrivo del Medioevo. Divenne l’aroma principale per la produzione di molti liquori ed elisir di lunga vita.
Famosa è l’acqua di melissa dei Carmelitani Scalzi,un alcolato a cui si ricorre per mal di denti, crisi nervose,
insonnia, ecc.

L' olio essenziale di Melissa contiene citrale, citronellale e cariofillene. Nella Melissa sono anche presenti triterpeni come acido caffeico, acido rosmarinico e vari flavonoidi come luteolina, quercetina, apigenina, campferolo.Melissa officinalis possiede proprietà sedative negli stati d'ansia ed anche azione spasmolitica curativa dell'emicrania.
Viene controindicata per i soggetti affetti da glaucoma e che soffrono di ipotiroidismo.


La Melissa tipica è la specie officinalis con foglie verde chiaro e molto vigorosa.Ne esistono poi una dorata gialle e portamento strisciante ed una varietà screziata con foglie appunto screziate e meno invasiva.
La varietà altissima ha un gradevole aroma di arancia.




La concimazione può anche essere compiuta utilizzando del letame maturo o compost.


La Melissa si può coltivare in vaso, rinvasando ogni 2-3 anni, e mantenendo umido il terriccio.
1-2 piante di Melissa a distanza di 50-100 cm e messe a dimora all'inizio dell'autunno o in primavera sono più che sufficienti per il fabbisogno familiare.

Con gli ortaggi, la Melissa si può consociare con pomodori .

La Melissa non necessita di grandi quantità d'acqua,ma occorre irrigare con regolari moderate quantità d'acqua per mantere umido il terreno evitando i ristagni idrici.

Cimatura - numerose cimature consentono di ottenere piante ben accestite.


La Melissa si conserva congelandola oppure essiccata.L'essiccazione deve avvenire all’ombra, in un’area poco umida e ben ventilata.

finocchi,pollame,funghi,pesce e carni bianche.La Melissa viene utilizzata anche in pasticceria.
Le foglie possono essere utilizzate al posto del limone, nella preparazione di amari, di minestre, frittate,salse,macedonie.
L’aroma emanato dalla Melissa allontana le zanzare.


Tra le malattie crittogamiche si possono citare la Septoriosi e l'Oidio.





La Menta è utilizzata come aroma fin dai tempi antichi.Fu introdotta in Gran Bretagna dai Romani e poi introdotta in
Americhe dai conquistatori.Nel Medioevo i medici utilizzavano mazzetti di menta per proteggersi dalle epidemie di peste e bruciavano i fusti nei luoghi infestati dalle pulci.Nei tempi antichi era considerata afrodisiaca.

L'olio essenziale di Menta contiene mentolo,mentone,mentofurano, monoterpeni, sesquiterpeni, tannini, sostanze amare, flavonoidi,acido ursolico acido oleanolico ed azuleni.
La Menta possiede proprietà digestive, stimolanti delle funzioni gastriche, antisettiche ed antispasmodiche, tonificanti.Per uso interno si utilizza nel trattamento della delle eccessive fermentazioni intestinali, della nausea, del mal di testa e dei dolori intestinali.Per uso
esterno si utilizza come aromatizzante, rinfrescante, analgesico, antipruriginoso e per infiammazioni
delle mucose, l'alito cattivo, dolori nevralgici e i dolori reumatici.Presenta controindicazioni come il reflusso gastroesofageo e l'ulcera gastrica.
L'olio essenziale di Mentha pulegium non deve mai essere ingerito poiché è fortemente tossico e potenzialmente letale anche a piccole dosi per il suo contenuto in mentofurano. Inoltre,le sue proprietà abortive hanno procurato in passato diversi casi infausti sia per il nascituro sia per la donna in gravidanza.

Molte sono le varietà di Menta che differiscono per la specie di appartenenza:
- Mentha spicata - Alta 30-100 cm e molto aromatica.
- Mentha x piperita - E' un ibrido fra Mentha spicata e Mentha aquatica.Ha foglie color verde intenso, con sfumature porpora lungo il fusto, e per questo si distingue in menta bianca o menta nera.Essendo un ibrido sterile,invece propagata per talea.
- Mentha suaveolens - Alta di 50– 90 cm, con un forte odore e sapore simile a quello dell'ananas e con notevole tendenza a diventare infestante.
- Mentha aquatica - Alta di 15 – 50 cm,fortemente aromatica e che cresce lungo le sponde dei fiumi, prati umidi e acquitrini.
- Mentha pulegium - Conosciuta come menta romana è alta 15-60 centimetri e con fusto di colore rossastro e ricoperto da una fine peluria
- Mentha x gracilis - E' un ibrido tra Mentha arvensis e Mentha spicata (menta nativa). Presenta un aroma con sentori di zenzero.Essendo un ibrido sterile,invece propagata per talea.
- Mentha arvensis - Alta 10 – 60 cm,fortemente aromatica e foglie larghe.
- Mentha longifolia - Alta 30 - 120 cm con profumo simile a quello della Mentha x piperita.
- Mentha requienii - Conosciuta anche come menta della Corsica presenta foglie minuscole e tappezzanti, molto profumate.
- Mentha cervina - Cresce in zone umide e paludi. Le foglie sono usate in erboristeria per le loro proprietà antisettiche.
- Mentha gattefossei - Conosciuta come Menta francese.È una piccola menta che può essere coltivata in terriccio umido e leggero.
- Mentha x rotundifolia - Conosciuta come Menta glaciale e alta fino a 80 cm con foglie rotondeggianti senza peluria, color verde intenso e molto profumata.
Alcune di queste specie presentano poi varietà che possono differire per l'aroma e il colore delle foglie.











La concimazione può essere compiuta utilizzando del letame maturo o compost.Più precisamente i quantitativi di azoto,fosforo e potassio in base alle tonnellate prodotte,sono elencate in tabella. L'azoto deve essere frazionato in almeno due interventi a partire dalla ripresa vegetativa primaverile.Il fosforo ed il potassio, se necessari, vanno somministrati in corrispondenza della preparazione del terreno.


La Menta può anche essere coltivata in un grosso vaso.

Con gli ortaggi, la Menta si può consociare con pomodori,patate,cavoli,lattuga e fragole.



Più precisamente,l'apporto idrico si può stimare tramite bilancio sapendo che Kc assume i valori descritti in tabella oppure ci si riferisce al volume di adacquamento massimo in base alla tessitura del suolo.


Col passare del tempo la menta perde il suo aroma ed è quindi consigliabile piantare nuove piante ogni 3-4 anni.
La Menta ha la forte tendenza a diventare infestante. E' bene quindi impedire l'auto-disseminazione eliminando i fiori e contenendo l'apparato radicale entro una buca con pareti rivestite di un materiale resistente come tavolette di legno o quadrotti in cemento.

Fusti,fiori e foglie si raccolgono in tarda estate. Le piante cresciute in posizione più soleggiata presentano una maggiore quantità di olio essenziale.
La Menta si può conservare essiccandola.

La Menta si usa anche per salse, gelati,ghiaccioli, liquori, sciroppi.


La Menta può essere danneggiata da afidi,cicaline ,cocciniglie,psille, cocciniglie,alcuni coleotteri e diversi lepidotteri .
Tra le malattie crittogamiche si può citare l'Oidio.





molto aromatica. Le foglie sono opposte,piccole,oblunghe e strette.L'infiorescenza è una spiga di fiori piccoli, bluastri ed ermafroditi.Il frutto è un tetrachenio molto piccolo, che contiene un solo seme nero e rugoso.
L’Issopo è originario dell'Europa del sud e dell'Asia occidentale.Secondo l’Antico Testamento
veniva utilizzata dal re Salomone, per fumigazioni,in modo da purificare l’aria e prevenire la lebbra.Nel Medioevo si pensava avesse proprietà magiche.

L'issopo contiene un olio essenziale flavonoidi, tannini e sostanze amare come la marrubina.
Ha proprietà balsamiche,espettoranti,digestive,diuretiche e antisettiche per le vie urinarie.
L'Issopo contiene anche una piccola quantità di tujone e quindi non si deve usare in dosi eccessive.




E' sufficiente concimare con compost o letame.


La semina si esegue in primavera in contenitori e trapianto in giugno-luglio. Oppure si può moltiplicare per divisione di cespi o per talea semi-legnosa dei rametti durante la primavera.


Con gli ortaggi, l'Issopo si può consociare con pomodori, melanzane,zucche.cavoli,zucchine e broccoli. Svantaggiosa è invece la consociazione con i ravanelli.

L’Issopo deve essere irrigato solo a seguito di siccità prolungata.

L’Issopo deve essere potato ogni anno tagliando i fusti a 10 cm da terra.

La raccolta di rami e fiori si effettua a giugno durante la fioritura,non appena schiudono. I rami si tagliano nel punto in cui finisce la parte legnosa.Le foglie si raccolgono tutto l'anno.
Rami,foglie e fiori possono essere essiccati.

E' anche un ingrediente del liquore Chartreuse e di alcuni tipi di assenzio.





è presente una brattea cartacea. I fiori sono ermafroditi e il frutto è una capsula con tre logge ognuna contenente uno-due semi.
L’Erba cipollina è nota fin dal tempo dei Romani e dei Greci.Presso i popoli germanici si riteneva allontanasse gli incantesimi.È tipica della cucina francese.

Le foglie dell'erba cipollina contengono sali minerali (zolfo, calcio,fosforo,magnesio, ferro e potassio), vitamine (gruppo B, PP, A e C), flavonoidi,carboidrati,fibre, proteine, grassi, composti organici solforati quali alliina e alliacina.
Ha proprietà antiossidanti, antisettiche,battericide,antielmintiche,diuretiche, vasodilatatrici, ipotensive, antiossidanti,antiscorbutiche, espettoranti, cardiotoniche, cicatrizzanti, digestive e lassative.


L'Erba cipollina coltivata può appartenere a cultivar che differiscono solo per la lunghezza e diametro delle foglie,il colore verde più o meno marcato e il sapore più o meno accentuato.
Esistono anche varietà a fiore bianco.
Simili all'Erba cipollina sono l'Allium moschatum con foglie sono più strette,filiformi e infiorescenza lassa;Allium lineare con infiorescenza globosa; Allium roseum con foglie piane.



Resiste fino alla temperatura di -20°C

L'Erba cipollina richiede scarsa concimazione con stallatico,compost e farina d'ossa per l'apporto di calcio.


L'Erba cipollina è generalmente coltivata nelle bordure.La semina si effettua da marzo a inizio estate,in file distanti 20 centimetri una dall'altra. La germinazione dei semi avviene in 10 giorni.E' possibile coltivarla in vaso.



Con gli ortaggi, l'Erba cipollina si può consociare con carote, sedano, pomodori e cetrioli. Svantaggiosa è invece la consociazione con aglio, scalogno,cipolla, legumi e crucifere.
Svantaggiosa è anche a consociazione con le piante del genere Artemisia come il Dragoncello e l'Abrotano.

L'umidità del suolo deve essere mantenuta costante senza creare ristagni idrici.

- Moltiplicazione : in genere per divisione dei cespi estirpando la pianta
e separando i bulbilli da ripiantare subito.
- Eliminazione degli scapi fiorali.

Le foglie vanno tagliate con un coltello a qualche centimetro da terra e poi ricacciano.L'Erba cipollina si usa preferibilmente fresca.
Essicazione all’aria
Si confezionano dei mazzetti con dello spago e si appendono a testa in giù in un posto aerato, fresco e possibilmente buio. In seguito si possono tagliare e mettere in un barattolo ermetico
Congelamento
Si possono confezionare dei piccoli cubetti utilizzando le apposite vaschette. Si riempiono con l’erba cipollina tagliata ed acqua. Quando si saranno solidificati potranno essere sformati e messi in sacchetti per il congelamento.



L’Erba cipollina è molto resistente a parassiti e malattie,ma può essere infestata dagli afidi neri e mosche minatrici. Utilizzare un macerato d'aglio e peperoncino oppure piretro naturale.
Le malattie crittogamiche più comuni sono rappresentate da Moria delle piantine,Radice rosa e Peronospora.





E' stato importato in Europa dai Romani dal Medio Oriente e nel Medioevo era utilizzato anche come pianta medicinale.

Il Cerfoglio è ricco di vitamina C,ferro,magnesio e carotene. Ha proprietà emollienti, stimola la digestione,protegge il fegato e migliora la circolazione sanguigna.


Anthriscus cerefolium var. crispum - Presenta foglie arricciate


La temperatura minima e massima di sopravvivenza è compresa tra -15 e 35 °C
Esposizione in mezzombra.

Concimare con letame maturo,compost o praticare il sovescio.


Poichè il Cerfoglio si consuma fresco è preferibile praticare una semina scalare ogni tre settimane per avere giovani piantine sempre a disposizione.Il Cerfoglio si può coltivare anche in vaso.

Con gli ortaggi, il Cerfoglio si può consociare con lattuga,pomodori e cetrioli.

Le irrigazioni devono essere regolari senza creare ristagni idrici.

- Il Cerfoglio richiede un’esposizione ben illuminata ma non il sole diretto e quindi in estate si possono impiegare reti ombreggianti.
- Eliminazione delle malerbe.
- Eventuale pacciamatura con paglia.
- Cimare le infiorescenze.
- In inverno proteggere sotto tunnel.

L'aroma si perde con l'essiccazione,un pò meno con la surgelazione.







In Inghilterra è coltivato fin dal XVI secolo
L' Aneto è originario dell’Asia sud-occidentale e gli antichi Romani lo utilizzavano per accrescere la forza fisica

L' Aneto ha proprietà digestive,carminative, antispasmodiche, diuretiche e anti-infiammatorie. I semi, in infusione, sono utili contro il singhiozzo, il mal di testa e la tosse.



Le temperature ottimali di crescita sono comprese tra i 15 e i 25 °C.Non resiste al gelo invernale.

Concimare con letame maturo,stallatico o compost.La farina d'ossa è utile per l'apporto di calcio.


L' Aneto si può coltivare anche in vaso.



Questa aromatica può essere abbinata a cetrioli e fave, che giovano di questa vicinanza risultando più protette dagli attacchi di afidi.
Può essere consociato anche con le crucifere come broccoli, cavolfiori,cavoletti di Bruxelles oppure alla lattuga, alle cipolle, ai cetrioli ed al coriandolo.
È importante distanziarlo dal finocchio selvatico, perché si corre il rischio di ibridazione tra le due specie affini.

Mantenere umido il terreno,aumentando la frequenza d'irrigazione in caso di siccità.

- Pacciamare con paglia, foglie secche, o erba per mantenere umido il terreno ed impedire la crescita delle malerbe.
- Cimare le infiorescenze.
- L’Aneto va potato a 20 cm dalla superficie del terreno.

Le foglie si possono raccogliere durante tutto il periodo vegetativo.
L’Aneto tende a riseminarsi autonomamente diventando anche infestante.Consigliabile raccogliere i semi per l’anno seguente.La congelazione delle foglie di aneto fa perdere molte delle proprietà della pianta.



L’Aneto è poco soggetto ad attacchi dei parassiti,ma può essere
attaccato da afidi,mosche e larve di alcuni coleotteri che si nutrono delle foglie.
Le lumache possono attaccare le giovani piantine.
Tra le malattie crittogamiche si possono citare la Moria delle piantine, la Ticchiolatura,la Ruggine e la Cercosporiosi.





Coltivato da oltre 3.000 anni, come pianta aromatica e medicinale.Nel Medioevo il profumo dei semi era utilizzato nella preparazione di filtri d’amore.Dai semi rivestiti di zucchero prendono nome i coriandoli di Carnevale.

Il Coriandolo contiene oli essenziali come linalolo,limonene e geraniolo.Possiede proprietà carminative, antispasmodiche e digestive.




Il terreno deve essere fertile e ben drenato e un'esposizione in pieno sole o mezzombra.

Concimare con letame maturo,stallatico o compost


L' Aneto si può coltivare anche in vaso.


Con gli ortaggi, il Coriandolo si può consociare con pomodori,bieta,cetrioli, cavoli,lattuga e cicoria.
Vantaggiosa è anche a consociazione con Anice,Aneto e Cerfoglio.

Mantenere umido il terreno,aumentando la frequenza d'irrigazione in caso di siccità.

- Pacciamare con paglia, foglie secche, o erba per mantenere umido il terreno ed impedire la crescita delle malerbe.
- Cimare le infiorescenze.

La raccolta dei semi si effettua a settembre quando i frutti sono diventati grigi.Si taglia la pianta e la si lascia seccare per due giorni al sole. Si raccolgono quindi i semi da conservare in un recipiente chiuso ermeticamente. Le foglie si possono raccogliere in qualunque momento dell'anno.

Le foglie fresche del Coriandolo sono utilizzate come il prezzemolo, per insaporire insalate e minestre,carne e pesce. I semi essiccati sono dolci con un lieve sapore di limone e sono utilizzati per aromatizzare torte e biscotti.


Il Coriandolo può essere soggetto ad attacchi di afidi e ragnetto rosso.
Tra le malattie crittogamiche si possono citare la Peronospora, la Fusariosi,il Mal dello sclerozio e la Septoriosi.





Il Levistico era molto usato nella cucina dell'antica Roma e anche apprezzato dai monaci benedettini che, nel Medioevo, lo diffusero negli orti.

Il Levistico contiene tannini,zuccheri, vitamina C,oli essenziali e soprattutto quercetina.Ha proprietà diuretiche,antireumatiche,deodoranti,antisettiche,toniche e digestive.Combatte le infiammazioni renali e la ritenzione idrica.




Concimare con letame maturo,stallatico o compost.



Il Levistico si può consociare con Salvia,Timo e Rosmarino.

Mantenere umido il terreno,aumentando la frequenza d'irrigazione in caso di siccità.

- Pacciamare con paglia, foglie secche, o erba per mantenere umido il terreno ed impedire la crescita delle malerbe.
- Cimare le infiorescenze.

Si raccolgono le foglie da usare fresche

Le foglie hanno un sapore che ricorda quello del sedano ma più intenso.Si usano in risotti,brodi vegetali o per insaporire piatti a base di carne,pollo, o pesce.
I semi sono utilizzati anche nei liquori e nelle insalate.

Tra le malattie crittogamiche si può citare la Septoriosi.





Le foglie sono verdi, alternate,larghe, lobate,reniformi e arrotondate quelle basali mentre quelle alla sommità hanno un picciolo più piccolo e una lamina fogliare più lineare.L'infiorescenza è una ombrella terminale di piccoli fiori bianchi-giallicci ermafroditi.Il frutto è un diachenio piriforme,verde-grigio, ricoperto di peli con semi profumati, ovali e pelosi, striati, prima di colore grigio-verde e in seguito rossastri.
L'Anice è originario dell'Asia, Grecia e Medio-Oriente.Greci e Romani la utilizzavano per le sue proprietà benefiche e curative.L'Anice era anche utilizzato per aromatizzare cibi e bevande.

L'olio essenziale di Anice contiene anetolo,estrapolo e terpeni.
L'Anice possiede proprietà digestive,aromatizzanti,carminative,antispasmodiche, balsamiche,diuretiche, emmenagoghe,antinfiammatorie,antifungine,disinfettanti.
Masticare semi di anice favorisce la digestione e profuma l’alito.
Un consumo eccessivo può causare intossicazioni da anetolo.




L'Anice richiede terreno sabbioso,leggero,asciutto e con calcio.Esposizione in
pieno sole, ma riparato dai venti.Non resiste al gelo.

Concimare con letame maturo,stallatico o compost.


La semina (in realtà si tratta dei frutti) si effettua direttamente a dimora a fine primavera in file o a spaglio,oppure in contenitori alveolari per poi trapiantare le piantine distanziandole fra loro di 30-40 cm.
La sua coltivazione in vaso non è possibile.

Con gli ortaggi, l'Anice si può consociare con carote

Irrigare soprattutto subito dopo la semina, ma anche durante la coltivazione

Appena i semi sono maturi,eliminare le infiorescenze poichè l'Anice tende ad autodisseminarsi divenendo invasiva.

Le infiorescenze si raccolgono in agosto e settembre quando i semi cominciano a diventare rossastri.Si lasciano poi seccare al sole appendendole capovolte.
Le foglie fresche si possono raccogliere tutto l’anno.
I semi di Anice,oltre per scopi officinali, sono utilizzati come aromatizzante in pasticceria e nella preparazione di alcuni liquori aperitivi e digestivi. Fra i liquori si ricordano l'anisetta, l'ouzo greco, il rakı turco e la sambuca.
Le foglie fresche sono adatte ad insaporire le insalate,ricotta, burro e minestre.






L’Abrotano era coltivato negli orti sia dai Romani sia dai Greci e utilizzato per le sue proprietà antisettiche e antitarmiche e in cucina.Nel Medioevo si riteneva che proteggesse le case dagli spiriti maligni e che avesse proprietà afrodisiache.

Le foglie contengono oli eterei,lattoni sesquiterpenici,Tujone. Hanno proprietà antibatteriche, stimolanti,diuretiche e toniche. Hanno anche proprietà repellenti contro gli gli insetti.
Tutte le parti aeree dell' Abrotano contengono sostanze che possono essere tossiche per l'uomo.



L’Abrotano richiede un terreno argilloso-calcareo,con buona dotazione di sostanza organica e pH neutro,.L’esposizione deve essere in pieno sole.Sopravvive tra -10 e 40°C


Piantare con sesto di 50 cm tra le piante.

Con gli ortaggi, l'Abrotano si può consociare con cavoli,broccoli,cavolfiori e le brassicacee in generale.

Concimare con letame maturo,stallatico o compost.La farina d'ossa è utile per l'apporto di calcio.

L'irrigazione deve essere scarsa.

- Eliminare le infiorescenze.
- Eliminazione delle malerbe.
- Eventuale paccianatura con paglia.

Si possono raccogliere i rami e farli essiccare in un luogo fresco e ombroso, stendendoli in strati sottili o appendendoli a mazzetti. Conservarli al riparo da luce e umidità.

Dai rami della pianta si può estrarre un colorante giallo, da utilizzare con la lana.
L’ Abrotano può essere soggetto ad attacchi di cocciniglia.





Il Dragoncello è originario dell’Asia centrale e della Russia Meridionale e venne introdotto in Europa verso la fine del XV secolo.La pianta era considerata un antidoto contro i morsi di serpenti.

Tutta la pianta contiene un olio essenziale, composto di estragolo,cimene,cumarina, idrossicumarina, tannini, acidi organici.
Presenta azione aperitiva, digestiva e carminativa, Esercita un’azione antisettica e vermifuga.
Il Dragoncello può esercitare una forte azione eccitante sul sistema nervoso e non deve essere consumato
durante la gravidanza, poiché agisce sull’utero stimolandone le contrazioni.



Artemisia dracunculus (Dragoncello francese)- E' considerato superiore per qualità e sapore.Deve essere protetto dal freddo invernale.
Artemisia dracunculoides (Dragoncello russo) - Resiste ai climi freddi o caldi,ma ha un aroma molto meno raffinato


Il Dragoncello richiede un terreno leggero,umido e un’esposizione in pieno sole.

All’inizio della primavera somministrare compost o letame,entrambi maturi.


Il Dragoncello francese produce raramente semi fertili e quindi si può riprodurre solo per divisione dei cespi o per talea che si mettono a dimora tra aprile e maggio.
Il Dragoncello è una pianta che si adatta bene alla coltivazione in vaso.


Con gli ortaggi, il Dragoncello si può consociare con piselli,fagioli,lattuga,spinaci e cetrioli. Vantaggiosa è anche la consociazione con il Levistico.

Il Dragoncello richiede un terreno umido,ma l’umidità eccessiva fa deperire rapidamente le piante.
L'irrigazione è importante nelle prime fasi di crescita.

- Pacciamatura con paglia nella stagione invernale.
- Se non si vogliono produrre i semi eliminare i fiori.
- Ripulire dalle parti secche, lasciando le foglie basali.
- Nel caso di esposizione molto soleggiata, meglio prevedere una struttura di ombreggiamento.

Le foglie e le sommità fiorite si raccolgono in qualsiasi stagione,preferibilmente in estate.
Le foglie si possono disporre in strati sottili e messi a seccare all’ombra.Conservare in barattoli di vetro o porcellana.Le foglie essiccate o congelate di dragoncello perdono parte del caratteristico sapore.

Le foglie di Dragoncello si utilizzano per insaporire il pesce, il pollo, le zuppe, le uova, le salse e l'insalata.E'
impiegato anche per aromatizzare l’aceto, la salsa tartara,i sottaceti e le mostarde.Le foglie congelate in cubetti di ghiaccio servono ad aromatizzare bevande fredde.






In Messico vengono utilizzate in occasione della commemorazione dei Defunti mentre in alcuni paesi asiatici,i fiori vengono impiegati durante i matrimoni.




Durante la fioritura fornire un concime N-P-K,mentre in seguito somministare fosfato monopotassico per via fogliare.


Tagetes filifolia si semina in primavera o in estate.E' possibile anche la moltiplicazione
per talea in estate.Si può coltivare anche in vaso.

Con gli ortaggi, Tagetes filifolia si può consociare con pomodori e patate.

Durante la semina irrigare regolarmente. In seguito irrigare una volta alla settimana evitando i ristagni idrici che causano marciume delle radici.

Per una produzione continua di fiori per tutto il periodo estivo, potare i fiori appassiti.

Si prepara anche un liquore: bastano pochi rametti per dare all’alcol un forte aroma. Questo liquore si sposa bene con i dolci.


Il Tagete può essere danneggiato dall'Oziorrinco e dalle Lumache.
Tra le malattie crittogamiche si possono citare la Botrite,l'Oidio e l'Alternariosi.





L'infiorescenza è una ombrella apicale di piccoli fiori colore giallo-verdino. Il frutto è un achenio di colore verde scuro e con scanalature longitudinali.
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche.

Il Finocchietto contiene un olio essenziale con anetolo,fencone,chetone anisico, dipinene, canfene, fellandrene, dipentene e acido metilcavicolo. Possiede proprietà carminative ,galattofore,emmenagoghe, diuretiche, antiemetiche, antispasmodiche,antinfiammatorie. I principi attivi nell'olio essenziale estratto dai semi, a dosi molto elevate possono avere effetti allucinogeni.




Concimare con letame maturo,stallatico o compost.


La semina si esegue in Marzo-Aprile distanziando le piante di almeno 20cm (meglio 40cm).La temperatura d germinazione dei semi è di 15 – 20 °C ed il tempo di germinazione è di 7–14giorni.


Con gli ortaggi,il Finocchietto si può consociare con basilico,lattuga e cetrioli. Svantaggiosa è invece la consociazione con fagioli,pomodori e cavolo rapa.

Il Finocchietto selvatico richiede frequenti e abbondanti irrigazioni.

Raccogliere prontamente i semi poichè la pianta si autosemina facilmente divenendo invasiva.

La raccolta principale si effettua da Luglio a Settembre. Si possono raccogliere i fiori freschi da essiccare all'aperto e alla luce, ma non al sole diretto. I diacheni si raccolgono all'inizio dell'autunno,mentre le foglie e i teneri germogli si possono cogliere dalla primavera all'autunno inoltrato.






La Balsamita o Erba di San Pietro è anch'essa una pianta erbacea perenne alta fino a 120 cm. Presenta foglie semplici, ovali, verdi con profumo simile alla menta.L'infiorescenza è un corimbo di molti capolini con fiori gialli.Il frutto è un achenio liscio.
Il Tanaceto e soprattutto la Balsamita sono note dall'antichità per le proprietà aromatiche e officinali. L'origine della balsamite è orientale e i coloni la portarono in America.

Nei fiori del Tanaceto è presente una sostanza amara chiamata “tanacetina”; nelle foglie sono presenti glucosidi, acido gallico, flavonoidi e un olio essenziale con canfora,tujone e eteri vari.
Possiede proprietà amare,toniche,digestive,vermifughe,astringenti,febbrifughe e vulnerarie
Se consumato in grande quantità.per la presenza di tujone,è tossico provocando allucinazioni, spasmi, convulsioni, ed anche morte.



La Balsamita invece gradisce i terreni freschi e fertili.

Per avere una buona fioritura, somministrare un fertilizzante granulare NPK sul terreno prima della ripresa vegetativa, ossia alla fine dell’inverno.
La Balsamita si concima con stallatico e/o compost.

La semina si esegue in primavera con sesto d'impianto di 50 cm tra le piante. Sia il Tanaceto sia la Balsamita si possono anche propagare per talea o divisione dei cespi.

Il Tanaceto deve essere irrigato abbondantemente quando il terreno diventa asciutto

Asportare gli steli fiorali.
Contenere le piante poichè diventano invasive.

La raccolta avviene subito prima della fioritura ma anche durante il resto dell'anno da marzo a ottobre. Le foglie basali sono più tenere e aromatiche.


Le foglie di Balsamita,finemente tritate, si utilizzzano per minestre,frittate e per aromatizzare la carne.
Il tanaceto è un antiparassitario naturale contro mosche e formiche.






L'elicriso come pianta officinale era già conosciuta e apprezzata in epoca greco-romana.

La pianta fiorita ha odore caratteristico molto aromatico poichè contiene un olio essenziale, acido caffeico, acido ursolico, resine, mucillagini e sostanze coloranti che nell'insieme prendono il nome di elicrisina. L'Elicriso possiede proprietà lenitive benefiche per l'apparato respiratorio,le malattie reumatiche e allergiche e le malattie epatiche.



L'Elicriso necessita di terreno povero,sabbioso,ben drenato.Esposizione in pieno sole.Tollera una temperatura minima di -5°C se l'apparato radicale viene protetto durante l'inverno.

Concimare poco con letame maturo,stallatico o compost.

L'Elicriso si semina in primavera con sesto d'impianto di 40 cm tra le piante.La propagazione può avvenire anche tramite talea in estate o per divisione dei cespi durante la primavera.

L'irrigazione deve essere molto moderata in modo da evitare dannosi ristagni idrici.Solo le piante giovani necessitano di terreno umido.

Eliminare le infiorescenze e le parti secche, permettendo una regolare crescita di tutta la pianta.

Le sommità fiorite dell’Elicriso si raccolgono in estate, tagliando i primi 10cm ed evitando la parte inferiore più legnosa.Il raccolto viene essiccato a basse temperature.


L'Elicriso può essere danneggiato da afidi.
Tra le malattie crittogamiche si può citare la Ruggine e la Verticillosi.





I frutti sono tetracheni marrone chiaro di forma ovale, molto duri che contengono diversi semi di piccole dimensioni.
Gli antichi romani la utilizzavano,aggiunta al vino, per curare la depressione.Gli antichi Greci la usavano per curare il mal di testa da sbronza.

La Borragine contiene mucillagini, tannini, flavonoidi, saponine,calcio e potassio, acido palmitico e acidi grassi essenziali Omega-6.Ha proprietà diuretiche, sudorifere, antinfiammatorie, antipiretiche.
L'uso terapeutico della Borragine è attualmente sconsigliato per la presenza nelle parti aeree della pianta di alcaloidi pirrolizidinici, con attività epatotossica, genotossica e carcinogenica.


La Borragine ha fiori azzurro-blu ma ne esistono anche a fiori bianchi.



Preferisce un terreno sabbioso e calcareo. L’esposizione deve essere in pieno sole.

Concimare con letame maturo,stallatico o compost.La farina d'ossa è utile per l'apporto di calcio.


Le piante vanno spaziate tra loro di 40 cm. La coltivazione in vaso è possibile se il contenitore è sufficientemente grande.

Con gli ortaggi, la Borragine si può consociare con lattuga,fagiolini, piselli,patate e fragole.

- Pacciamare con paglia, foglie secche, o erba per impedire la crescita delle malerbe.
- Cimare le infiorescenze.

Le foglie e i fiori della Borragine si raccolgono in primavera fino alla comparsa delle prime gelate. Con l’essiccazione vengono perse le proprietà nutritive.
Sopravvive all'inverno in ambiente chiuso.

Le giovani foglie e i fiori sapore simili al cetriolo,sono ottimi in insalata, in frittate e in minestre e come farcitura per i ravioli.La cottura elimina la peluria che copre le foglie.fiori sono usati canditi in pasticceria,messi a macerare nell'aceto bianco lo tingono d'azzurro


La Borragine può essere infestata da afidi.
Tra le malattie crittogamiche si può citare l'Oidio.





Il Crescione e' originario dell’Asia Minore e dell’Africa settentrionale. Presso i Romani questa pianta era giudicata corroborante e afrodisiaca;nel Medioevo veniva utilizzata come insalata.

Il Crescione e' ricco di vitamina C,B2, PP ed E, e sali minerali, tra cui ferro, fosforo, manganese, zinco, rame, iodio,zolfo e calcio. Possiede proprietà digestive, disintossicanti, diuretiche, ipotensive.



Il Crescione necessita di terreno ben lavorato,di medio impasto,umido,fertile e ricco di sostanza organica. Esposizione in luoghi freschi e semiombreggiati in quanto teme il caldo e i raggi diretti del sole.La temperatura ideale di crescita è di 15-20°C.

Concimare poco con letame maturo,stallatico o compost.



Il Crescione si semina in primavera a dimora e a spaglio. Tuttavia,poichè si consuma molto tenero,si è soliti coltivarlo in contenitori.


Con gli ortaggi, il Crerscione si può consociare con carote,pomodori, fragole,ravanelli e spinaci. Svantaggiosa è invece la consociazione con la lattuga.

Le irrigazioni devono essere costanti e regolari per tutto il periodo vegetativo per garantire il giusto grado di umidità.

- Eliminazione delle malerbe.
- Eventuale paccianatura con paglia.

Del crescione si utilizzano sia i fiori che le foglie. Entrambi vanno raccolti quando la pianta è in piena
fioritura,da maggio a luglio. Il prodotto deve essere adoperato fresco poiché con l’essiccazione
perde molte delle sue proprietà.




Il Crescione può essere danneggiato da cocciniglie, alcuni coleotteri e lepidotteri .
Tra le malattie crittogamiche si possono citare la Peronospora,l'Ernia e la Moria delle piantine. E' soggetta anche a batteriosi da Xanthomonas.





La Ruta è originaria dell’Europa meridionale e gli antichi Greci la usavano contro l’indigestione,mentre i Romani la consideravano una pianta sacra.Nel Medioevo la Ruta veniva usata per allontanare la peste.

La Ruta contiene un olio essenziale con undecan-2-one (46,8%) e nonan-2-one,serie di furanoacridoni e due alcaloidi acridonici (arborinina e evoxantina); contiene anche cumarine e furocumarine quali bergaptene,psoraleni,xantoxantine, xantotoxina, isopimpinellina,rutamarina.
L'impiego della ruta è sconsigliato per via della sua tossicità e si utilizza quindi il suo principale principio attivo, la rutina.Possiede proprietà emmenagoghe, stimolanti sulla muscolatura dell'utero, vasculoprotettiva, digestive e revulsive.
Gli estratti di Ruta sono mutageni,epatotossici,dannosi ai reni e causa di fotodermatiti; a grandi dosi possono causare violento dolore gastrico, vomito, ed anche la morte. Possiede anche effetto abortivo e quindi non può essere assunta dalle donne in gravidanza.

Ruta graveolens 'Variegata' è una perenne, fogliame variegato glauco e crema e fiori gialli.



Concimare in autunno con concime organico.


Si riproduce per seme, per talea di rametti semilegnosi, o per divisione dei cespi.Può essere coltivata sia in vaso sis in pieno campo.


Con gli ortaggi, la Ruta si può consociare con i porri.
Svantaggiosa è invece la consociazione con pomodori e basilico.

Irrigare saltuariamente da aprile a ottobre.

Rincalzare alla base per proteggere la Ruta dal freddo.
Potare i rami all'inizio della stagione vegetativa per stimolare la formazione di nuovi getti.

Le foglie si raccolgono prima che i fiori siano sbocciati e si usano sia fresche che essiccate.

La Ruta ha un aroma piacevole e non troppo intenso. Le foglie fresche possono essere utilizzate con moderazione e in piccole quantità per insaporire insalate, carni, pesci, oli e aceti aromatici,ma l'impiego più comune consiste nell'aromatizzare grappa e liquori per migliorare i processi digestivi.

La Ruta può essere danneggiata da alcune mosche e lepidotteri .





Nella mitologia greco-romana l'alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria e nel Medioevo agli studenti che ottenevano la laurea veniva offerta una corona di alloro,da cui deriva
il termine “laureato”.

L'Alloro contiene un olio essenziale con 1,8-cineolo, linalolo, eugenolo, terpineolo, alfa e beta pinene, geraniolo e fellandrene. Contiene inoltre costunolide,flavonoidi, proantocianidine e catechine.
L'Alloro possiede proprietà digestiva,antisudorale e balsamica.
Dalle bacche si ricava un olio aromatico, l'olio laurino con proprietà medicinali, ingrediente del sapone di Aleppo.
L'Alloro viene a volte denominato Lauro,ma quest'ultima rappresenta il Lauroceraso (Prunus laurocerasus), una pianta tossica.



L'Alloro necessita terreni profondi e fertili. Clima caldo-umido e sopporta bene il freddo ma non lunghe gelate.

Concimare nella buca d'impianto con letame maturo,stallatico o compost.


L'Alloro si può riprodurre per seme è una pianta rustica, ma in genere si utilizzano le talee o i polloni.

Sotto la chioma dell'Alloro si possono coltivare le fragole.

L'Alloro non richiede generalmente una regolare irrigazione ma è consigliato bagnare la pianta quando il terreno diventa asciutto, soprattutto durante il periodo primaverile ed estivo.
In inverno l'annaffiatura può invece essere sospesa, soprattutto quando le temperature diventano più rigide.
È importante prestare particolare attenzione alla formazione dei ristagni idrici che, portando a marciume radicale, rappresentano la principale causa di morte dell'Alloro.

- Eliminazione delle malerbe.
- Eventuale paccianatura con paglia.

Le foglie si raccolgono tutto l’anno,preferibilmente in luglio-agosto.I frutti vengono raccolti a maturazione nei mesi di ottobre-novembre.

Le foglie di Alloro si usano come condimento per diversi piatti, e anche per preparare tisane e liquori


Tra le malattie crittogamiche si possono citare l'Oidio e la Cercosporiosi.





La Citronella è originaria della Malesia ed era già conosciuta e apprezzata ai tempi dei Greci e dei Romani.

La Citronella contiene un olio essenziale con limonene,citrale, cumarine, flavonoidi, acidi organici.
Possiede proprietà carminative,digestive,sedative,toniche, antisettiche.

Cymbopogon citratus
Cymbopogon flexuosus - utilizzato dall’industria alimentare come aromatizzante nei gelati,prodotti da forno, oli, caramelle, ecc.
Cymbopogon winterianus - utilizzato principalmente nell’industria della profumeria e come repellante per zanzare.
Cymbopongon nardus - utilizzato principalmente come repellante per zanzare.
Cymbopongon martinii - conosciuto con il nome comune Palmarosa poiché ha un profumo simile alla rosa. È utilizzato per profumi e cosmetici all'odore di rosa, per respingere le zanzare e per l'aromaterapia


La Citronella necessita di terreno sabbioso e clima molto caldi e assolato.

Concimare con letame maturo,stallatico o compost.


Si riproduce per semina, oppure per divisione dei bulbi.

Con gli ortaggi, la Citronella si può consociare con pomodori e peperoni.

Irrigazione modestissima solo a seguito di siccità prolungata.

- Eliminazione delle malerbe.
- Eventuale paccianatura con paglia.

Il raccolto si esegue ogni tre-quattro mesi, a incominciare dal sesto mese di coltivazione. Le foglie vengono fatte leggermente essiccare all’ombra,tagliate in sottili strisce e conservate in recipienti di vetro.

La Citronella s’impiega nelle minestre o per accompagnare il pesce, i molluschi, il pollo e il maiale.
in cucina, in particolare per il lechon e il pollo arrosto.
Le foglie essiccate possono essere infuse in un tè che ricorda il succo di limone.

Tra le malattie crittogamiche si può citare la Ruggine.





È originaria dell'America del sud e venne introdotta in Europa nel 1600 dai conquistadores.

Le foglie contengono un olio essenziale con geraniolo,citrale e limonene.Contiene anche melatonina.
Possiede proprietà digestive, carminative e antispasmodiche e blandamente sedative.
L'uso prolungato può causare gastriti.



La Limoncina viene generalmente coltivata in vaso con terriccio per aromatiche ben drenante. Esposizione in mezzombra.Nel Sud Italia è possibile la coltivazione in pieno campo,ma sotto gli 0°C deve essere protetta poichè non resiste al gelo.La temperatura ideale di crescita è di 16 °C.

La concimazione si effettua da marzo a settembre con compost e/stallatico oppure con concime ternario N-P-K a basso titolo di N. Richiede anche Magnesio e Ferro.
La Limoncina si riproduce per semina, eseguita a 15 °C oppure per talea.

L'irrigazione deve essere regolare,frequente e in modo tale da mantenere umido il terreno. Evitare scrupolosamente i ristagni idrici.

Il raccolto di foglie e sommità fiorite si effettua in tarda primavera e inizio autunno.

Si usa in cucina per fare liquori, marmellate, macedonie.

La Limoncina può essere danneggiata da cocciniglie e ragnetto rosso.
Tra le malattie crittogamiche si può citare l'Oidio.
LE PIANTE OFFICINALI

Occorre precisare che le piante officinali più che essere coltivate vengono assai più spesso ricercate nei campi incolti,ma in quest'ultimo caso occorre avere una buona esperienza nel saperle identificare per non confonderle con piante dannose o anche potenzialmente letali.Anche le piante officinali di uso comune possono avere controindicazioni e interferire con medicine tradizionali. Per questo in alcuni casi è importante farsi assistere da un medico.
Le parti utilizzate (Droga)
In fitoterapia le parti di pianta utilizzate come rimedio curativo costituiscono ciò che viene definita droga (che non ha quindi sempre un significato negativo) e può essere rappresentata da:
- Foglie
- Frutti
- Semi
- Fiori
- Boccioli fiorali
- Radici
- Corteccia
- Legno
Il Tempo Balsamico
Il Tempo balsamico è il momento migliore per la raccolta delle piante officinali in quanto i principi attivi sono maggiormente contenuti negli organi della pianta.
Le erbe officinali annuali devono essere raccolte a sviluppo completo, mentre le biennali al secondo anno di vita. Nelle piante perenni, il contenuto in principi attivi aumenta con l'età. Le piante rizomatose o con organi sotterranei che costituiscono la droga vanno raccolte in autunno. Il tempo balsamico delle parti aeree delle piante erbacee coincide spesso con la fioritura e i fiori vanno raccolti poco prima della completa schiusura.
E' inoltre importante raccogliere le erbe medicinali in giornate asciutte e al mattino.
I Preparati Erboristici e le Tecniche di Produzione
La tisana è una bevanda calda ottenuta da parti di pianta triturate ed essiccate. Possiamo ottenerla tramite infusione, versando acqua bollente sul materiale vegetale secco, oppure con decotto, quando il materiale vegetale viene messo in acqua fredda e portato a ebollizione.
L'essiccazione delle piante officinali mediante sole, ventilazione o calore è uno dei metodi più diffusi e antichi per conservarle.
L’olio essenziale è un miscuglio oleoso ottenuto per spremitura o distillazione da un’unica specie vegetale, che ne mantiene alcune caratteristiche organolettiche.
La tintura madre è un’estrazione idroalcolica utilizzata in fitoterapia ottenuta estraendo le sostanze utili con alcool e per questo consente di ottenere un’alta concentrazione di principi attivi. La tintura viene definita “madre” perché è punto di partenza per molti derivati.
Gli idroliti sono estrazioni di sostanze dalle piante officinali effettuate con acqua, si ottengono quindi in questo modo solo sostanze idrosolubili.
Gli oleoliti sono estrazioni che impiegano l’olio, mentre gli acetoliti impiegano l’aceto.
Lo sciroppo è una soluzione di acqua e zucchero, per conservare le proprietà di diverse piante in una forma utile a realizzare bevande, tramite la diluizione in una maggior quantità d’acqua.
Le pomate sono preparazioni cosmetiche o farmaceutiche semisolide,utilizzate per uso esterno nella cosmesi e nella cura di malattie della pelle. Le pomate comprendono gli unguenti, le creme, i gel, le paste.
Coltivazione generale
Suolo e Fattori Climatici - le piante officinali prediligono in genere un terreno sabbioso e pH alcalino e possono essere coltivate anche in vaso.La maggior parte di esse richiede una buona esposizione al sole e un suolo ben drenato.
Concimazione - un eccesso di azoto può portare ad un eccessivo sviluppo della parte aerea rispetto a quella sotterranea e può ridurre il contenuto in princìpi attivi e di oli essenziali .
Semina - una semina troppo fitta o troppo rada danneggia la resa delle erbe officinali ed il contenuto in principi attivi.
Di seguito alcune Piante officinali di uso comune, prive o quasi di effetti collaterali e utilizzabili per tisane, decotti o per consumo gastronomico.


Parte utilizzata (Droga) - Capolini essiccati.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Uso interno:trattamento di disturbi digestivi come dispepsia, gonfiore epigastrico, digestione difficoltosa e flatulenza. Le infusioni dei fiori di camomilla vengono usate per il trattamento dell’irrequietezza e nei casi d’insonnia.
Uso esterno:infiammazione e irritazione della pelle e delle mucose.Viene anche usata per alleviare l’affaticamento degli occhi.
Precauzioni ed effetti indesiderati - La Camomilla è controindicata nei pazienti con nota sensibilità o allergia alle Asteracee. La presenza di lattoni può causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili e sono stati descritti casi di dermatite da contatto.

Avversità - Afidi.



Descrizione - Pianta erbacea perenne, alta 30–90 cm, con odore aromatico e con numerosi piccoli peli verde grigiastro; stelo angolato. Foglie verdi o verde-grigiastre, leggermente pubescenti sulla pagina superiore e più pubescenti sulla superficie inferiore, divisi pinnatamente con lobi lineari e a punta biancastra finemente appuntita, alternata, raggruppata alla base del gambo.Capolini in un corimbo a sommità piatta (3–5 cm di diametro),
piccolo, peduncolato, di colore variabile dal bianco al rosa, magenta erosso; brattee involucrali in poche file, quella esterna un po' più corta della
interna. 5 cimette esterne in ciascun capolino femmina ,con ligula più o menodentata, patente; fiori interni ermafroditi, 5 lobi, con tubo corolla compresso e un ricettacolo alla base. Frutto adachenio compresso, oblungo o obovato, senza pappo
Parte utilizzata (Droga) - sommità fiorite e parte aerea essiccate


Altri importanti costituenti sono il pinene,cariofillene, canfora,sabinene,1,8-cineolo,linalolo.Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Per via orale per perdita di appetito, raffreddore comune, disturbi dispeptici,come coleretico e per il trattamento della febbre. Esternamente per infiammazioni della pelle e feritePrecauzioni ed effetti indesiderati - Dermatite allergica da contatto, reazioni di ipersensibilità della pelle o dellemucose, come eruzioni cutanee, formazione di vescicole e prurito

Alla semina a dimora, fornire 50/80 gr per mq di un concime granulare;in vaso fornirne 6/10 gr Per le piante sviluppate utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore.L'Achillea sopporta periodi di siccità,ma durante la crescita innaffiare evitando ristagni idrici.
Avversità - L’Achillea può essere attaccata da cocciniglie, afidi, acari e funghi quali oidio, peronospora, ruggine e ticchiolatura

Preparazioni erboristiche e dosaggi - Per uso interno: infuso: 1–2 g in 150 ml di acqua bollita per 10–15 minuti, tre volte al giorno tra i pasti. Per uso esterno:100 g per 20 litri di acqua tiepida o calda


tubolari. Frutti, da neri a marroni, a cinque coste, con un ciuffo di peli
Parte utilizzata (Droga) - Capolini secchi.Conservare lontano da luce e umidità


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento del dolore e dell'infiammazione che derivano da lievi ferite, tra cui contusioni, ecchimosi, ematomi e petecchie, punture di insetti e flebiti superficiali
Precauzioni ed effetti indesiderati - Solo per uso esterno ma non applicare su ferite aperte. Applicazioni esterne croniche e frequenti possono indurre dermatite di origine tossica o allergica con prurito, formazione di vesciche, ulcere.
Se ingeriti,i capolini sono irritanti per le mucose con gastroenterite, paralisi muscolare (volontaria e cardiaca), un
aumento o diminuzione della frequenza cardiaca, palpitazioni cardiache, mancanza di respiro e morte.
E’ stato segnalato un caso mortale di avvelenamento in seguito all'ingestione di 70,0 g di capolini.
Non indicata a donne incinte




Parte utilizzata (Droga) - foglioline terminali ed estremità fiorite,raccolte da luglio a settembre.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Tonico stomachico, coleretico e colagogo.vermifugo.
Precauzioni ed effetti indesiderati - L'Assenzio contiene tujone che è potenzialmente neurotossico e causa di attacchi epilettici, convulsioni, insufficienza renale e scompenso cardiaco.

L' Assenzio beneficia di una potatura adeguata, in particolare all'inizio e alla fine della primavera, rimuovendo i fusti morti.



Le foglie basali: sono picciolate a lamina ovata o cuoriforme, glabre nella parte superiore e biancastre inferiormente. Le foglie cauline: sono a disposizione alterna, sessili e a forma lanceolata.L'infiorescenza è costituita da diversi capolini sferici riuniti in corimbi che si formano solamente sui rami superiori. La struttura dei capolini è costituita da un peduncolo che sorregge un involucro composto da diverse brattee, verdi e sub-glabre disposte su più serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi (da 40 e più) ermafroditi,. Il frutto è un achenio di 6-7 millimetri. Il colore è bruno-grigio chiazzato di scuro. Il pappo presenta delle brevi setole.
Parte utilizzata (Droga) - foglie fresche, raccolte in primavera da una pianta di un anno e ridotte in succo, e le radici raccolte durante il riposo autunnale.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - antiflogistica, purificante del sangue, depurativa , ipoglicemica, diaforetica, stomachica, lassativa e diuretica.
Precauzioni ed effetti indesiderati - Nessun effetto collaterale

Preferisce umidità moderata e annaffiature settimanali costanti. Si semina da aprile a giugno con sesto d'impianto di 40 cm tra le file e 40 cm sulla fila.



Parte utilizzata (Droga) - Fiori ligulati ed infiorescenze essiccati. L’infuso si utilizza per uso topico; gli estratti acquoso o alcoolici, le tinture e gli unguenti per uso esterno. Conservare in un recipiente chiuso e impermeabile alla luce


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento esterno di tagli superficiali, lievi infiammazioni della pelle e delle mucose del cavo orale e delle ulcerazioni alle gambe
Precauzioni ed effetti indesiderati - Controindicata nei casi di allergia alle Asteracee. Sono stati riportati casi di lieve sensibilizzazione della pelle

Avversità - La Calendula può essere soggetta a cocciniglie, afidi, acari e a malattie fungine quali oidio, peronospora, ruggine e ticchiolatura



Parte utilizzata (Droga) - Frutti maturi essiccati e liberati dal pappo per i decotti. Conservare in contenitore ben chiuso, al riparo dalla luce


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento di supporto delle epatiti acute e croniche e delle cirrosi, dei disturbi dispeptici e dei calcoli biliari
Precauzioni ed effetti indesiderati - Controindicato nel caso di allergia alle Asteracee. Non deve essere somministrato durante la gravidanza né ai bambini senza il controllo del medico. E' stato riportato un lieve effetto lassativo




Parte utilizzata (Droga) - Parte aerea fresca o essiccata,radice polverizzata


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - La parte aerea e le radice vengono somministrate per via orale come terapia di supporto del raffreddore e delle infezioni delle vie aeree superiori e del tratto urinario. Gli effetti benefici vengono attribuiti alla stimolazione della risposta immunitaria. L’uso esterno riguarda la riparazione delle ferite e il trattamento di malattie infiammatorie della pelle .
Precauzioni ed effetti indesiderati - La droga non deve essere usata in presenza di malattie quali la tubercolosi, la leucocitosi, la sclerosi multipla, l’AIDS e le malattie autoimmuni. Non deve essere somministrata a persone con accertata allergia alle Asteraceae




Parte utilizzata (Droga) - foglie seccate


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - dolcificante
Precauzioni ed effetti indesiderati - Evitare di assumere il prodotto in gravidanza




Parte utilizzata (Droga) - Estremità fiorite essiccate per decotti, droga polverizzata o estratti in capsule, compresse, tinture e gocce. Conservare in contenitori ben chiusi e al riparo della luce


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento sintomatico degli episodi depressivi di lieve e moderata gravità. La comparsa degli effetti terapeutici può richiedere 2-4 settimane.
Precauzioni ed effetti indesiderati - Evitare i trattamenti con raggi ultravioletti e le prolungate esposizioni dirette alla luce del sole, perché può verificarsi fotosensibilizzazione negli individui sensibili alla luce. La combinazione di Iperico con altri antidepressivi non è raccomandabile se non sotto supervisione del medico. Gli effetti collaterali della pianta sono rari e moderati e includono lievi irritazioni gastrointestinali, reazioni allergiche, stanchezza e irrequietezza. L'Iperico non deve essere impiegato in gravidanza, o nei bambini senza la supervisione del medico.




Descrizione - Arbusto aromatico, alto 1-2 m. Rami da grigio-marrone a marrone scuro con lunghi germogli fioriti e foglie corte, corteccia che si sfoglia longitudinalmente.Foglie ampiamente distanziate su germogli fioriti; picciolo molto breve; lamina da lineare-lanceolata a lineare, lunga 17 mm, larga 2 mm su germogli fogliari, lunghi 2–6 cm, larghi 3–6 mm su germogli fioriti;grigio stellato tomentoso, base attenuata, margine intero, revoluto, apice ottuso.Infiorescenza a spiga fitta, interrotta o quasi continua, lunga 2–8 cm; verticillastri numerosi, con 6-10 fiori, quelli superiori densamente affollati; peduncolo circa tre volte più lungo della spiga; brattee cartacee,rombico-ovato, lungo 3–8 mm, color ruggine una volta asciutto; bratteole assenti o lungo fino a 2,5 mm, peduncolo lungo 1,0–1,5 mm; calice lungo 4–7 mm, tomentoso stellato densamente grigio all'esterno, con 13 coste longitudinali,labbro superiore intero, appendice obcordata, labbro inferiore quattrodentato; corolla lunga 10–12 mm, blu
Parte utilizzata (Droga) - infiorescenze essiccate.Conservare in un contenitore ben chiuso, in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento sintomatico dell'irrequietezza, dell'insonnia e come carminativo e antispasmodico per disturbi gastrointestinali di origine nervosa
Precauzioni ed effetti indesiderati - Controindicata nei casi di allergia nota alla pianta. Non usare durante la gravidanza

Avversità - La Lavanda non soffre di particolari malattie, ma può comunque essere soggetta a cocciniglie, afidi, acari e malattie fungine quali l' oidio

Esternamente come aggiunta all’acqua del bagno, 20–100 g di fiori secchi per 20 l d'acqua


Parte utilizzata (Droga) - fiori e foglie raccolti prima della completa fioritura della pianta.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Protettiva della mucosa dell’apparato digerente,lassativa,emolliente e sfiammante delle vie respiratorie
Precauzioni ed effetti indesiderati - Priva di tossicità

Fornire mensilmente di fertilizzanti bilanciati durante la crescita. La semina si esegue in marzo e in aprile, sotterrando leggermente i piccoli semi e mantenendo una distanza di almeno 25 cm tra ogni piantina. Se si dispone di un semenzaio caldo, si può seminare in autunno e in inverno, per ottenere piante già grandi da trapiantare in primavera. Potare la Malva all'inizio della primavera fino a tarda primavera, rimuovendo un terzo della sua altezza



Descrizione - Erba perenne con fusto eretto, legnoso, alto da 60 a 120 cm. Foglie alterne, da ovate a leggermente cordate, seghettate, vellutate, grandi, occasionalmente trilobate. Fiori rosa pallido, ascellari, ciascun calice sormontato da un calicetto a 6-9 divisioni. Frutto: un insieme di acheni uniti a formare un anello .
Parte utilizzata (Droga) - Radici essiccate decorticate o non decorticate, spezzettate, triturate o polverizzate. Conservare in recipienti ben chiusi e tenuti al riparo dalla luce


Principi attivi - Il contenuto in mucillagine consiste in una miscela di galatturonoramnani acidi, di glucani neutri e di arabinogalattani neutri
Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento della irritazione da tosse secca, delle irritazioni della mucose del cavo orale e della faringe e come emolliente nelle ferite e nella pelle secca.
Precauzioni ed effetti indesiderati - L'Altea può ritardare l’assorbimento di altri farmaci. Non deve essere somministrata durante la gravidanza o ai bambini senza la supervisione del medico.

Avversità - L'Altea può essere soggetto a problemi causati da cocciniglie, afidi, acari e
olio di neem (mosche bianche, afidi, lepidotteri, …)ò anche subire attacchi da malattie fungine quali oidio, peronospora, ruggine e ticchiolatura

Preparazioni erboristiche e dosaggi - Per la tosse secca e le irritazioni del cavo orale o della faringe: 0,5-3,0 g di droga come macerato acquoso a freddo oppure 2-8 mL di sciroppo che possono essere ripetuti fino ad una dose giornaliera complessiva corrispondente a 15 g della droga. Per l’irritazione gastrica: 3-5 g di droga come macerato acquoso a freddo fino a tre volte al giorno


Il frutto (detto impropriamente seme) è largo, di forma ellittica, quasi quadrato, appiattito e di colore verde-biancastro o verde chiaro, e alato. La pianta è glabra, ad eccezione dell’infiorescenza.
Parte utilizzata (Droga) - Radici essiccate raccolte quando la pianta ha 2 anni.Conservare in ambienti asciutti
.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - spasmolitica, carminativa, procinetica, eupeptica, colagogha e amaricante. E' in grado di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, favorire il transito intestinale, stimolare la produzione della bile e allo stesso tempo favorirne l'escrezione.
Precauzioni ed effetti indesiderati - la pianta contiene furanocumarine fotosensibilizzanti, che possono provocare l'insorgenza d'infiammazioni cutanee ed eritemi solari. Pertanto, si sconsiglia l'esposizione ai raggi solari e ai raggi UV.L'utilizzo è controindicato in gravidanza e se si assumono anticoagulanti.

L'Angelica beneficia della potatura all'inizio e alla fine della primavera, tagliando gli steli morti o danneggiati e le teste fiorite sfiorite.

Preparazioni erboristiche e dosaggi - infuso: 2-4 g di radici in 150 ml di acqua bollente, filtrare e bere una tazza di infuso tiepido mezz'ora prima dei pasti


Parte utilizzata (Droga) - Strobili essiccati.Conservare in un contenitore ermeticamente chiuso lontano da fonti di calore e luce.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Come sedativo per il trattamento della tensione nervosa e dell'insonnia. Trattamento di dispepsia e mancanza di appetito
Precauzioni ed effetti indesiderati - Può causare sonnolenza ed è controindicato nei casi di allergia nota alla pianta

Avversità - soggetto all’attacco di malattie fungine come la Peronospora o l’Oidio. In estate
può essere danneggiato seriamente da Ragnetto Rosso, e Popillia Japonica.



Parte utilizzata (Droga) - frutti, seccati e sminuzzati.I cinorrodi si raccolgono in agosto-settembre togliendo gli acheni (semi) e la peluria che è al loro interno.


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Vitaminizzante,antiossidante , astringente intestinale, antidiarroico, vasoprotettore e antinfiammatorio,
Precauzioni ed effetti indesiderati - pianta priva di effetti collaterali






Principi attivi -I principali componenti dell’olio essenziale sono il bornile acetato e il bornile isovalerato. Tra gli altri costituenti più significativi sono compresi il β-cariofillene, il valeranone, il valerenale, l’acido valerenico ed altri sesquiterpenoidi e monoterpeni. Un secondo gruppo importante di costituenti è formato da una serie di esteri epossidici monoterpenici di iridoidi biciclici non glicosilati, i cosiddetti valepotriati. I principali sono il valtrato e l’isovaltrato.
Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Come blando sedativo e come induttore del sonno
Precauzioni ed effetti indesiderati - la Valeriana non va usata durante la gravidanza e l’allattamento. All’uso cronico di Valeriana sono stati associati alcuni lievi effetti collaterali, quali cefalea, eccitabilità, irritabilità ed insonnia. Dosi molto elevate possono provocare bradicardia ed aritmie, oltre che rallentare la motilità intestinale




Parte utilizzata (Droga) - Radici e rizomi essiccati. Conservare in contenitori ben chiusi, al riparo dalla luce e dall’umidità


Proprietà ed Indicazioni terapeutiche - Trattamento sintomatico delle malattie delle basse vie urinarie. Diuretica.
Precauzioni ed effetti indesiderati - Controindicata nei casi di allergia nota alle piante della famiglia delle Urticaceae. A causa dei suoi effetti sul metabolismo degli androgeni e degli estrogeni, è controindicata durante la gravidanza, l’allattamento e nei bambini sotto i 12 anni. Sono stati riportati alcuni casi di effetti collaterali gastrointestinali minori e transitori, come diarrea, dolore gastrico e nausea e reazioni allergiche cutanee

