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La Progettazione

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LA PROGETTAZIONE DELL’ORTO

L’orto deve essere esposto a Sud in modo da garantire il maggior numero di ore di esposizione solare. Inoltre è conveniente che la sua forma sia regolare,rettangolare o quadrata,in modo da rendere più agevole la rotazione annuale delle colture.
Si procede misurando l’estensione di terreno coltivabile e si traccia uno schema in scala su un foglio. Occorre considerare le specie che si vogliono coltivare, la loro distanza d’impianto, la loro produttività media per il fabbisogno familiare (spesso poi l’orto di famiglia è richiesto anche da amici e parenti),l’eventuale coltivazione  di piccoli frutti (fragole,ribes,ecc.),piante aromatiche (alcune indispensabili in cucina),piante officinali (per es. la camomilla o la malva). Negli ultimi tempi si è andata diffondendo anche la coltivazione di fiori edibili (come la primula,la violetta,ecc.). E’ quindi difficile stabilire a priori quanto deve essere grande l’orto e si tenga presente che almeno all’inizio occorre un minimo di investimento economico. Il frutteto vero e proprio è poi un discorso a parte che richiede un spazio apposito.
Se l'appezzamento di terreno ha una forma irregolare,si ricava all'interno di esso un appezzamento più piccolo ma regolare riempiendo eventualmente gli spazi liberi con altre colture.
Nello schema vanno considerati anche i camminamenti e l’eventuale collocazione del capanno attrezzi e compostiera. Si tenga anche presente che alcuni ortaggi (asparagi, carciofi e fragole) rimangono sullo stesso appezzamento per diversi anni.

Il diserbo e la vangatura del terreno incolto

Se l’orto è di piccole dimensioni il diserbo si esegue durante la vangatura e i residui vegetali si possono interrare(se l’operazione è effettuata in autunno) oppure raccolti e aggiunti nella compostiera. Se l’orto è di grandi dimensioni si effettua la stessa operazione ma con l’utilizzo di una motozappa. L’alternativa è utilizzare un erbicida totale biologico (come l’acido pelargonico) o,con attenzione, il glifosate, che pur non essendo ammesso in agricoltura biologica non lascia residui tossici e consente la semina sul terreno trattato dopo poco tempo. In estate si può anche utilizzare la tecnica della solarizzazione: si ricopre il terreno inerbito con il telo pacciamante nero e il calore che si produce sotto l’azione del sole fa bruciare le malerbe.
La prima operazione di vangatura consente di asportare le pietre e le grosse radici dal terreno. Si affonda la vanga per 30-40 cm e si rivolta la zolla.Le successive vangature vanno invece effettuate con la forca-vanga: si infila nel terreno e la si muove avanti e indietro senza rivoltare la zolla. In questo modo la parte fertile del terreno rimane in superficie e a disposizione degli ortaggi.  
Lo schema da seguire per la lavorazione del terreno con la vangatura tradizionale si può così descrivere:
La lavorazione con la Forca-Vanga segue semplicemente lo schema 1 senza dover scavare e spostare zolle. Se si utilizza la motozappa o il motocoltivatore, la si regola la prima volta per scavare in profondità e poi,negli anni a seguire,meno profondamente. La vangatura si esegue più efficacemente in autunno lasciando il terreno dissodato e non spianato;in questo modo l’azione del gelo invernale renderà la terra più friabile.

L’analisi del terreno:due sono le condizioni richieste dalla maggior parte degli ortaggi in fatto di terreno:
1) deve essere costituito in proporzioni adeguate da terra comune, sabbia e humus. L’aggiunta di sabbia (meglio di fiume e non di cava e senza esagerare) rende il terreno più friabile e permeabile all’acqua e all’aria, in particolare per gli ortaggi da radice e tubero (carote,cipolle, patate,ecc). L’humus viene fornito fertilizzando con letame maturo o compost. Se il terreno è molto argilloso (quando bagnato si plasma come la creta) può essere corretto con calce (agricola e non da edilizia e mai insieme al letame).2) Il terreno deve avere reazione neutra o poco acida (fanno eccezioni i piccoli frutti che spesso richiedono terreno piuttosto acido). E’ possibile valutare l’acidità o basicità tramite appositi strumenti in commercio ; essi misurano un parametro detto pH: se il pH è minore di 7 il terreno è acido, se maggiore di 7 è basico, se uguale a 7 è neutro. I valori di pH vanno da 0 a 14 e quindi se il valore misurato è 6,5, il terreno è poco acido e ideale per la coltivazione; se invece è 5 o 8 il terreno è troppo acido e basico rispettivamente. Per correggere un terreno troppo acido si utilizza la calce ; per correggere un terreno troppo basico si utilizza la torba o il gesso.

Importante sarebbe anche una analisi più approfondita per valutare il quantitativo di specifici elementi nutritivi nel terreno. Questo permette di effettuare adeguate concimazioni. Per l’analisi si utilizzano degli strumenti piuttosto professionali e dal costo più o meno elevato denominati fotometri.


La concimazione di fondo:si effettua in autunno con letame maturo e/o compost.

Il livellamento,le Prode e le strutture dell'orto


Il livellamento del terreno:in primavera, dopo la vangatura autunnale e concimazione, si procede a spianare il terreno con un rastrello. Viene così preparato il letto di semina. Si presti attenzione al fatto di livellare bene la terra senza che si creino avvallamenti che comporterebbero un accumulo d’acqua o un dilavamento.
Il motocoltivatore, rispetto alla motozappa, permette di livellare la terra oltre che a scavarla.

Le prode: l’orto viene suddiviso in parcelle regolari dette prode. In ciascuna proda viene coltivato un ortaggio. In genere la larghezza della proda è di 150-200 cm in modo da poter agevolmente
lavorare intorno ad essa. La lunghezza non è importante poiché la si può suddividere a piacere. La forma della proda può essere rettangolare e piana oppure arrotondata (in questo caso si chiama “baulatura”). In ogni caso, lo scopo è quello di creare parcelle di terreno sopraelevate per favorire il
drenaggio dell’acqua.Nel caso delle classiche prode,a volte si suddividono ulteriormente in filari rialzati o ribassati. Nel primo caso si tende a coltivare gli ortaggi da bulbo e tubero, nel secondo gli ortaggi che necessitano di un terreno mantenuto umido più a lungo. I filari consentono anche l’irrigazione per infiltrazione laterale, cioè senza bagnare direttamente le piante.  
I camminamenti: intorno alle prode si allestiscono i camminamenti scavando  in modo tale che le prode siano rialzate rispetto al camminamento. La larghezza dei camminamenti principali deve consentire il passaggio della carriola o della motozappa e in genere è di 50 cm o poco più. I camminamenti secondari che separano gli ortaggi sulla stessa proda possono essere molto meno larghi (si possono per es. collocare assi di legno).

Per evitare di imbrattarsi con il fango e per impedire la crescita di malerbe, i camminamenti dovrebbero essere ricoperti di paglia,segatura,corteccia,   sabbia,ghiaia o meglio ancora utilizzare quadrotti di cemento (lastre in graniglia o simili)in vendita presso negozi di bricolage a prezzi contenuti (per impedire la crescita di malerbe tra le fughe inserire al di sotto una striscia di cellophane).  

Delimitazione delle prode : le prode andrebbero delimitate con assi di legno (da sostituire quando marciscono) o materiale edile (mattoni,blocchi di tufo, muretto basso). Anche queste delimitazioni vanno considerate per lo spazio a disposizione.
                    
                      
Piccoli frutti e aromatiche : in genere si coltivano lungo il perimetro dell’orto.

L’approvvigionamento d’acqua:l’orto richiede costantemente di essere irrigato. Se le dimensioni dell’orto sono significative, l’uso di acqua potabile sarebbe dispendioso e comunque proibito in molti paesi. Occorre quindi utilizzare l’acqua piovana. L’ideale è avere a disposizione una abitazione con già allestita una cisterna interrata per le acque di sgrondo. Ad ogni modo è possibile acquistarne una esterna munita di pompa che raccolga l’acqua dalle grondaie dell’abitazione o al limite dal capanno attrezzi (che va però munito appunto di grondaia e di allacciamento elettrico per il funzionamento della pompa).

L’orto sul balcone e per chi ha poco spazio:diversi ortaggi si possono coltivare in cassoni (forati sul fondo) o direttamente sui sacchi di terriccio. Inoltre particolari consociazioni permettono di risparmiare spazio (per es., tra i pomodori che si impiantano a una certa distanza si possono collocare cespi di lattuga).


Le strutture protettive

Sebbene non strettamente necessario,l’orto andrebbe protetto dalle intemperie e da altri fattori ambientali.Una forte improvvisa grandinata è in grado di compromettere seriamente le coltivazioni vanificando tutto il lavoro svolto.
Grandine e acquazzoni : occorre allestire sulla proda un telaio di legno o archi tubulari sopra i quali stendere una rete antigrandine.
E’ bene che la rete non sia fissata in modo permanente ma che si possa sganciare durante l’inverno poiché non
reggerebbe sotto il peso della neve.
In alternativa, per una protezione davvero totale, anche per piogge troppo frequenti, al  posto della rete antigrandine si possono utilizzare pannelli di lamiera od ondulati di plastica ( ma in questo caso un impianto di irrigazione è obbligatorio poiché la pioggia non è disponibile).

Vento:per proteggere l’orto dai forti venti che potrebbero abbattere gli ortaggi che crescono in altezza,è opportuno costruire uno staccionata di legno lungo il perimetro dell’orto che ha funzione anche decorativa (l’orto è infatti un cantiere sempre aperto). Eventualmente la staccionata può anche essere corredata con una siepe bassa, per es. di bosso e di lavanda;quest’ultima ha anche azione repellente contro gli insetti (gli afidi in particolare).  
Salsedine : nelle località costiere il vento trasporta anche salsedine che brucia la piante. Anche in questo caso è utile uno steccato con siepe o una recinzione con rete frangivento.

Irraggiamento solare:sebbene l’esposizione al sole sia fondamentale per la crescita degli ortaggi,alcuni, in particolare quelli da foglia come lattuga,cicoria e spinaci, necessitano di una lieve ombreggiatura durante i mesi estivi. A tal scopo si utilizzano delle reti ombreggianti da posizionare sopra la rete antigrandine.




Basse temperature,neve e gelo:per gli ortaggi invernali è bene proteggere con tunnel di plastica o montare una serra. Un modo più semplice ma meno efficace consiste nel coprire la coltura con tessuto-non-tessuto (TnT).

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